Il mio giorno più felice
Seduta su
di uno sgabello, fatto di candido marmo, davanti ad un grosso specchio, del
vetro più levigato, circondata dalle sue damigelle, che le sistemano i capelli,
ci sono io.
Sono
nella mia stanza: la dimora della principessa della Luna.
Sospiro.
- ahi! -
esclamo, guardando una delle mie ancelle che, senza volere, mi ha punto la
testa con un fermaglio.
- mi
scusi, maestà - mi dice, facendomi un breve inchino e tornando a trafficare con
i miei capelli..
Vorrei
vedere quello che mi stanno facendo, ma non posso perchè una di loro
m'impedisce di vedermi riflessa nel mio specchio.
Mi guardo
le mani curate nei minimi dettagli: la pelle è morbida e le unghie sono
perfette contornate da un leggero smalto.
Sento più
luce sul mio volto e mi accorgo che le mie damigelle si sono spostate tutte da
una parte.
- ecco a
voi, Maestà - dicono in coro, inchinandosi.
Io mi
alzò in piedi per riflettermi tutta nel mio specchio.
In testa
ho i capelli raccolti in due trecce, fissati con spille e fiori.
Non
sembro più io, sempre abituata a tenere una pettinatura quasi uguale a quella
di mia madre.
Povera
mamma...
Ha appena
finito di combattere un battaglia ed è molto stanca, ma non lo vuole far
vedere. Io però me ne sono accorta, eccome se me ne sono accorta, lei è mia
madre e non mi può nascondere nulla.
E' stata
una battaglia lunga e difficile, ma alla fine siamo riusciti a vincere e spero
proprio che, d'ora in poi, non si svolgano più altre guerre. Non mi piacciono
le guerre. Non sono come Sailor Uranus che lei, al minimo cenno di una rissa,
lei c'è subito dentro.
Sorrido
al pensiero della mia amica che si azzuffa con i suoi fratelli più grandi e che
la madre incita la sua piccola a distruggerli.
Mi giro e
rigiro su me stessa, ma non riesco a trovarmi in quell'abito e in quell’acconciatura.
Una
gattina nera, seguita da un gatto bianco e un violaceo, si avvicinano a me.
- siete
bellissima, maestà - mi dicono in coro.
Io
sorrido, ma è un falso sorriso: non mi piace quell'abito e Sailor Venus lo sa
bene.
La
principessa di Venere che chiamato tutti i miglior stilisti di tutte le
galassie, ma nessuno dei loro vestiti mi piaceva, nessuno.
Io volevo
indossare l'abito di mia madre...
- grazie
Luna, Artemis e Diana...- rispondo ai miei gattini, dando loro le spalle e
raggiungendo una delle mie grandi finestre.
Mi
affaccio e subito vedo la Terra: il pianeta di cui diventerò regina insieme
alla Luna.
Sospirai.
Qualcosa attirò
la mia attenzione all'interno del giardino e mi misi ad osservare: Sailor
Mercury e Sailor Neptune stavano discutendo di come abbellire il palazzo, come
sempre.
Quelle
due erano sempre le solite.
Sentii
bussare alla porta e mi voltai.
-
scusateci, maestà - dissero entrando nella mia stanza Sailor Saturn e Sailor
Mars.
Io mi
tirai su la lunga gonna e corsi ad abbracciarle: - vi prego...c'è già troppa
gente che mi chiama così, chiamatemi con il mio nome...-
- ma oggi
non possiamo, maestà - disse Sailor Saturn.
- allora non
chiamatemi per niente...- dissi spostandomi da loro.
- siamo
venute a porgerle i nostri auguri, da parte di tutte le Sailor e da parte di
Sailor Pluto, in particolare, che vi manda questi...- disse Sailor Mars,
avvicinandosi a me e porgendomi un mazzo di fiori composto di tulipani rosa, i
mie preferiti.
- più
tardi la ringrazierò - dissi annusando il dolce profumo di quei fiori.
Qualcun'altro
bussò alla porta e Sailor Saturn andò ad aprire: Sailor Jupiter entrò nella mia
stanza con un carrellino pieno zeppo di cose buone da mangiare.
-
Buongiorno a tutti quanti! - disse dirigendosi verso me: - forza Maestà!
Assaggiati i piatti d’oggi e ditemi cosa ne pensate! -
Io la
guardai, sorridendo: - ma oggi tu non dovrai cucinare, ci sono i cuochi e...-
- si, ma
di loro non mi fido! Non voglio che la mia principessa abbia un chissà qual
malore a causa di quegl'imbranati! -
Assaggia
un pò tutto e il mio palato fu colpito dalla delicatezza dei piatti: Sailor
Jupiter era bravissima in cucina, come sua madre del resto.
- è tutto
squisito, grazie - dissi sorridendo.
- bene
perchè deve essere tutto pronto per il giorno più importante della mia
principessa! - esclamò soddisfatta la principessa di Giove.
Io
ascoltai le sue parole: il mio giorno più felice...
Mi
allontanai dalle ragazze e andai a sedermi sul mio letto.
Vidi
Sailor Mars dare una gomitata a Sailor Jupiter e Sailor Saturn avvicinarsi a
me.
- ti
senti bene? - mi chiese, preoccupata.
- no, non
mi sento bene...dovrebbe essere il giorno più felice della mia vita e invece
non lo è...Sto per diventare regina della Terra e della Luna, ma non sono
felice...-
Uno
squillo di trombe rimbombò in tutto il palazzo.
Mi alzai
in piedi e subito un'ancella mi mise un velo in testa.
- ragazze
è meglio che andiate...- dissi alle mie guerriere e loro annuirono, lasciando
la mia stanza.
Io mi
posizionai davanti alla porta e due ancelle mi presero la lunga coda, mentre
una terza mi portò un buchè di rose bianche.
Non
volevo sposarmi, ma dovevo farlo...
Sto
percorrendo il gran salone, lentamente, con lo sguardo di tutti addosso.
Davanti a
me, seduti su due troni, c'erano i miei genitori e, sedute intorno a loro, sui
loro troni, le guardiane di mia madre.
In piedi,
ai due lati del tappeto rosso, che stavo percorrendo, c'erano la mie guerriere
divise in inners e outers.
Appena mi
avvicinai a loro, le guardai tutte negl'occhi e poi loro s'inginocchiarono.
Alzai di
più lo sguardo e vidi la custode di vita, pronta a ricevermi, insieme al mio
futuro marito: il principe ereditario del Trono di Zaffiro, il nuovo pianeta
della galassia Nh2.
Lui mi
sorride soddisfatto: certo, sta per diventare il marito della regina della
Luna!
Sono
davanti alla custode di vita, che mi sorride e apre un grosso libro, leggendo
alcune righe per annunciare i nostri nomi.
- sono
qui al cospetto della Luna, del Sole, della Terra, delle Galassie, dei pianeti,
Marte, Mercurio, Giove, Venere, Urano, Nettuno, Plutone e Saturno per unire i
matrimonio codesti sposi e per passare la corona Lunare alla nuova guardiana
del Cristallo D'argento.
Così è
scritto nel libro di vita di codesti ragazzi e se voi, pianeti, avete da che
dire, parlate ora o tacete per sempre....-
Lancio
uno sguardo agl'occhi cristallini di mia madre e lei mi sorride.
Mi ricordo
le sue parole: ...io sarò fiera della mia piccola, soltanto quando lei sarà
felice e allora io condividerò la sua gioia con lei...
Mi volto
e in mezzo al pubblicò che si è riunito per la mia cerimonia c'è una persona in
particolare che mi sta fissando.
- NO! -
urlò tutto dun colpo e subito, nella sala, c'è un sussurrio.
Il mio
futuro marito mi guarda sorpreso.
- mi
dispiace, Zaket, ma non posso sposarti perchè non ti amo...- dico, mentre,
tutti sono sorpresi di quella notizia...tutti tranne le mie amiche e i miei
genitori.
- ti
volevo sposare soltanto perchè ho avuto un violenta lite con una persona molto
speciale con me e volevo fargli un dispetto portando all'altare te e non
lui...- era finalmente il mio cuore che parlava e si stava liberando di tutto e
di tutti.
Corro
velocemente verso mia madre e mio padre i quali mi aspettano a braccia aperte e
mi abbracciano.
Mia madre
mi toglie il velo dalla testa e mi slega i capelli, facendoli tornare come li
volevo io e mi sorride.
Io la
stringo forte a me e al solo contatto il mio abito cambia diventando quello che
volevo io.
La
guardo.
- vai
piccolina mia...vai da lui...questo deve essere il più bel giorno della tua
vita e quindi scegli tu come fare per farlo diventare memorabile. Non ti
preoccupare della gente, loro mormorarono...-
L'abbraccio
ancora di più: lei è l'unica che mi capisce.
- via piccolina
mia...- mi dice mio padre, baciandomi la fronte.
Senza
farmelo ripetere ancora una volta, corro verso la folla che mi guarda stupita.
Vedo che
il mio ex sposo vuole fermarmi, ma, prontamente, Sailor Uranus lo blocca: - tu
carino non vai da nessuna parte! -
Raggiungo
un ragazzo dai capelli argentati, con un corno sulla fronte e l’abbraccio
forte.
-
Chibiusa? - mi dice lui stupito.
Io lo
guardo e gli sorrido: - Helios, perdonami, sono stata una stupida, non dovevo
trattarti così...-
Lui mi
prende il viso e mi bacia appassionatamente.
- non
importa, io ti amo - mi dice.
-
anch'io, Helios, ti amo -
Con la
coda dell'occhio vedo mia madre che si stringe a mio padre e so cosa si stanno
dicendo:
- è
proprio tua figlia, Serenity -
- guarda
che è anche tua figlia, Endimon! -
- lo so,
ma sapere che è bella quanto te, mi rende felice -
- mai
quanto rende me felice vederla finalmente sorridere...-