Non so come mi sia venuta questa ff.

Di solito devo rifletterci almeno una settimana prima di partire.

Mi piacerebbe sapere che ne pensate.

Buona lettura!

 

 

Spesso le cose non vanno mai come ci piacerebbe.

Ma che dico?

Ho sbagliato, non spesso, sempre.

 

Perché se così non fosse non mi ritroverei qui, ad affondare il mio dolore in una coppa di gelato cui ho doverosamente aggiunto scaglie di cioccolata.

 

Non riesco ancora a capacitarmene…

Ma come ha potuto essere così…

Così maledettamente e schifosamente bastardo?

Ma bastardo non basta…

 

E come può quel serpente a sonagli continuare a mandare stupidi e inutili sms di scuse?

Insomma, io la credevo diversa.

 

Certo, per fortuna, non era la mia best friend, ma ci era quasi vicina.

Era un’amica speciale… Che evidentemente non gradiva questo ruolo così monotono.

 

Mi sembra di veder lavorare il suo cervellino (cervellino? Che battuta…) “uffa che noia essere amica di questa qua. Non succede mai nulla di divertente! Anzi, perché non…”

 

Grrrrrrrr, non posso continuare a pensare, il gelato può anche andare a farsi fottere.

 

“Beh, che hai da borbottare? E’ inutile che ti fingi muto! Mi credi forse una malata di mente? Giuro che io ti affogo…”

 

Sono proprio ridotta male. Minacciare il proprio pesce rosso non è normale.

 

Soprattutto se minacci di affogarlo.

 

Devo scaricare la tensione. Urge una soluzione.

 

…

 

…

 

Ma perché non arriva? Insomma, ma non potrebbero fare un programma per le idee?

Niente da fare. Neanche Cosmo può aiutarmi.

Il mio cane continua a farmi quel verso che sa tanto di “slap slap”

Che schifo. Magari vuole dirmi che vuole bene. “slap slap anche a te, Ghiro”

 

Non mi aspettavo il conforto di nessuno.

Perché stavolta non c’era nessuno che potesse darmelo.

 

Voglio dire, Angelica è in vacanza, mamma e papà idem, ho la fortuna di avere un fratello dall’altra parte dell’oceano… In questo caso Ghiro è l’unico che mi si cachi.

 

Vogliamo uscire, Ghiro?

Chiedere di uscire a Ghiro. Beh, se non altro è un rappresentante dell’altro sesso.

Peccato che sia un po’ pigro.

Molto pigro.

 

Mi dirigo al bagno strascinando i piedi e capovolgendo i portaritratti con le foto del bastardo e della serpe a sonagli.

Non possono vedermi in questo stato.

E io non voglio vedere loro.

Logica schiacciante!

 

Peggio di quanto credessi.

Molto peggio.

Apro il cassetto e tiro fuori una di quelle salviettine struccanti.

Chissà se a furia di strofinare non mi cancellino tutta la faccia.

Almeno non spaventerei le persone.

 

A quanto pare non funziona.

Il mascara, la matita, l’ombretto, e il fondotinta sono venuti via, ma la mia faccia no.

In fondo non è così male.

Due gocce di collirio dovrebbero schiarire gli occhi rossi.

Dovrebbero perché io non ho il collirio.

Per fortuna hanno inventato gli occhiali da sole.

 

Mi infilo gli occhiali by marocco (ora che ci penso potrei rivendermi il bracciale che avevo comprato al bastardo e comprarmene un paio originali), una comoda tuta adidas, afferro il guinzaglio e dopo molte suppliche Ghiro si convince ad uscire fuori.