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Autore: Kitsune_92    20/12/2011    2 recensioni
Potrebbe nascere qualcosa fra maestro ed allievo? Per Akatsuki Kain e Thoga Yagari sembrerebbe di sì,ma cosa ne penserà il geloso cugino Aidou?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akatsuki Kain
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora tocca alla coppia KainxYagari... sfortunatamente qui manca il lieto fine (cosa insolita da parte mia in effetti ^^') ma spero gradirete comunque!! =3

Era una mattina come tante altre nell'Accademia Cross: soleggiata,rumorosa e piena di fervore. Infatti,era arrivato
il momento per gli studenti della Night Class di uscire dal cancello e tutte le ragazze della Day Class,semplici
umane,si radunavano lì intorno per ammirare quelli che a loro parevano magnifici dei. Non immaginavano neppure
che,in realtà,coloro che amavano erano creature della notte: vampiri. Camminavano tutti come modelli su di una
passerella,guardando appena le loro fan,tenute a bada in maniera ottima da Zero,che svolgeva ancora il lavoro di
Guardian perchè ormai sapeva come calmarle. Solamente Aidou era entusiasta dell'attenzione che gli dedicavano
e si intratteneva con loro fino a che non arrivava Kain,suo cugino,ad afferrarlo per un braccio e a portarlo via
con la forza.
-Perchè devi sempre negarmi il divertimento?- protestò il biondo vampiro,divincolandosi.
-Perchè sono geloso: tu sei solo mio!-
Kain aprofittò dello smarrimento del cugino per stampargli un bacio sulle labbra.
-M-ma che...?!- balbettò Aidou mentre l'altro rideva con gusto: tra le cose che più adorava al mondo rientrava
prenderlo in giro,ed ogni occasione era buona.
-Smettila di prenderti gioco di me!-
-E' troppo divertente,Aidou,non riesco a trattenermi.-
Il biondino sbuffò,fingendo di essersi offeso,mentre lo guardava sottecchi: era un ragazzo alto,parecchio
affascinante e dal carattere misterioso. Aidou lo conosceva sin da piccolo,ma non era immune al suo fascino,e di
ciò se n'era accorto soprattutto ultimamente. Kain si accorse che lo stava fissando e,scompigliandogli i
capelli con una carezza,ne chiese il motivo.
-Il piccoletto si è innamorato del suo cugino serioso.- esclamò alle spalle dei due una vampira dai lunghi e
mossi capelli castani.
-Te ne esci sempre con delle frasi assurde,Ruka.- ribattè Kain,-non è vero,cugino?-
-S-sì,infatti.-
Il vampiro,a capo chino e con lo sguardo basso,aumentò il passo senza più dire una sola parola,tra lo stupore di
tutti i presenti. Kain non ci diede molto peso,pensando che si trattasse di uno stato d'animo passeggero. Più
tardi andò a giocare a basket con altri ragazzi,non solo perchè amava quello sport,ma anche perchè teneva molto
alla propria forma fisica. Dopo di che,si presentò a ben 4 appuntamenti con ragazze diverse,tra cui anche
semplici umane. Scesa la notte,si recò in classe insieme agli altri vampiri per assistere alla lezione di etica
tenuta dal professor Thoga Yagari. L'uomo,che in realtà era un cacciatore di vampiri,nonchè maestro di Zero,era
al centro delle attenzioni di tutti gli studenti a causa della propria bellezza e dell'aura scostante e di
mistero che lo circondava. A contribuire notevolmente vi era anche la benda che gli copriva l'occhio sinistro,
perso a causa di un triste incidente alcuni anni prima. Quando entrò in classe,silenzioso e calmo,trovò tutti i
vampiri presenti ed iniziò la lezione. C'erano quelli che prestavano sempre attenzione alla lezione,quelli che
ci provavano ma ogni tanto si distraevano e quelli che non si sforzavano neppure perchè si disinteressavano
completamente. Uno di questi ultimi,l'esempio che più spiccava,era Kain. Per quanto il professore lo richiamava,
il risultato non cambiava e perciò decise che era il caso d'intervenire. La lezione finì e gli studenti
uscirono uno dopo l'altro,in una fila ordinata e composta,e Kain uscì per ultimo. O almeno,era questa
l'intenzione,ma Thoga chiuse la porta e si mise di fronte al ragazzo,che sembrava alquanto contrariato.
-Ti costa molto prestare attenzione alle mie spiegazioni?-
-Professor Yagari,senza offesa,ma io ho di meglio a cui pensare.-
-A cosa,per esempio?-
-Lo sport,le ragazze,gli amici...-
-Questo tipo d'interessi sarebbe accettabile e del tutto ragionevole se tu non frequentassi questa scuola,ma,
purtroppo per te,sei qui ed io non ti permetterò di fare quello che ti pare.-
-Mi sembra che stia prendendo questa faccenda un pò troppo seriamente,non le pare?- disse Kain,facendo per
andarsene,ma Thoga tirò fuori due pistole e gliele puntò contro. Lo sguardo del vampiro s'indurì e fissò l'altro
in modo ostile.
-Ora.- cominciò il professore,-ti siedi al banco e,che tu lo voglia o no,ti darò ripetizioni in maniera che,nella
prossima verifica,tu possa prendere il tuo primo 6.-
-Lei non è affatto sano di mente! Non può obbligare...-
Senza più parlare,Thoga appoggiò un dito sul grilletto delle pistole.
-Va bene,va bene,ma si calmi!- si affrettò ad obbedire il vampiro. Quando tornò nella propria camera,condivisa
con Aidou,più tardi del solito,il cugino gli chiese il motivo di tale ritardo.
-Quel pazzo di Yagari mi ha costretto a fare lezioni supplementari con lui.-
-Oh...e per quanto andrà avanti questa storia?-
-Magari lo sapessi! Ti consiglio di non aspettarmi sveglio...-
Aidou annuì,pensoso: stava ancora riflettendo sull'episodio di quella mattina,ma non riusciva a venirne a capo.
Perchè l'aveva baciato? Era arrivato il momento di saperlo.
-S-senti,Kain...questa mattina perchè tu...?-
Il vampiro lo guardava senza capire a cosa si riferisse,così Aidou raccolse le proprie forze per formulare la
fatidica domanda: -Perchè mi hai baciato questa mattina? Non l'avevi mai fatto...-
-Ah,quello...mi sembrava una cosa carina da fare.-
Lo vide diventare rosso e fece una breve risata: -Lo so,avresti preferito che l'avesse fatto una tua fan!-
Aidou si avvicinò a lui e,sollevandosi sulle punte dei piedi,appoggiò le proprie labbra su quelle del cugino.
-O forse no?-
-S-scusa,Kain! Non so perchè l'ho fatto!-
-La prossima volta,se vuoi baciarmi fallo bene. Così,per esempio.-
Kain mise una mano dietro il capo del biondo,attirandolo verso sè e baciandolo con una passione inaudita nella
quale Aidou si perse,totalmente inebriato. Una volta che si furono staccati,nel vedere che l'altro gli sorrideva,
Aidou si scostò da lui,dandogli le spalle: -Finiscila di scherzare!-
-Aidou...che ti prende?-
Il biondo lo scostò con forza,gridando con le lacrime agli occhi: -Non capisci nulla,sei un insensibile!-
Lo tempestò di pugni sul petto,frustrato,mentre Kain cercava invano di calmarlo.
-Perchè fai così? Se mi spiegassi...-
-Sono anni e anni che siamo insieme in questa scuola,mi conosci sin da quando eravamo bambini e non ti sei
accorto di nulla!-
Il vampiro afferrò il biondo per le spalle,guardandolo con fermezza negli occhi,azzurri come il cielo: -Se sono
così stupido da non capire,dimmelo tu: di cosa non mi sono accorto?-
-Per quanto sia umiliante...devo ammettere che,benchè tu sia mio cugino,mi piaci.- sussurrò Aidou,distogliendo
lo sguardo,troppo imbarazzato. Kain rimase a fissarlo,sconcertato,per lungo tempo,senza parlare.
-Scusami,Aidou. Non potevo immaginare...-
-Fa niente,va bene così.-
-Lasciami finire. Dicevo,non potevo immaginare di provare lo stesso per te.-
Il ragazzo assunse un'espressione incredula e si fece ancora più titubante quando il cugino gli si avvicinò.
-O-ok,ma...siamo parenti,non possiamo...-
-E chi ce lo impedisce? Non lo saprà nessuno...-
Aidou continuava,balbettando ed arrossendo maggiormente,a parlare ed inventare scuse per prendere tempo,fino a
che Kain non lo zittì con un bacio. La sua lingua s'intrufolò prepotentemente fra le labbra dell'altro,che
inizialmente tentò di respingerlo,ma poi si vide costretto a lasciarlo fare,tanto era irruente. Si abbandonò
lentamente,riconoscendo di essere totalmente nelle sue mani,l'ingenua preda dello spietato cacciatore.
Sentiva il proprio cuore palpitare velocemente,gocce di sudore imperlargli il corpo ed il respiro diventare
più affannoso. Per impedirgli di urlare,Kain appoggiò una mano sulla sua bocca,ma senza smettere di baciarlo,
almeno finchè non decise di morderlo. Il morso,per i vampiri il massimo dell'eccitazione e del piacere che
potessero concedere,ebbe un grande effetto su Aidou,a cui scappò un grido. Per evitare che qualcuno sentisse
qualcosa Kain si fermò,permettendogli di riprendere fiato. Il biondino ansimò ancora per qualche minuto,quindi
l'altro gli si sdraiò accanto e,sostenendosi con un braccio,si limitò ad osservarlo in silenzio. Pensava che,
conoscendolo da innumerevole tempo,avrebbe provato per lui qualcosa di più che semplice affetto fraterno e che
grazie a lui,che quando voleva sapeva essere puro e semplice,forse avrebbe imparato ad amare. Tutti i
componenti della Night Class avevano assaporato,almeno una volta,e vissuto quel sentimento,ma lui era sempre
stato restio nel farsi coinvolgere: non voleva essere ferito da nessuno,per questo motivo era lui a svolgere
quel ruolo. Ormai aveva capito,e si era arreso all'idea,che l'amore non faceva per lui,quindi tanto valeva
divertirsi.
-Ti ho fatto male?- chiese al cugino.
-No,no. E'tutto a posto,grazie.-
Kain gli sorrise,provando grande tenerezza per il biondo vampiro. Non l'avrebbe sfruttato,non lui. Gli voleva
davvero bene e sapeva che,per quanto potesse essere bastardo con gli altri,nei confronti di Aidou non lo
sarebbe stato. Forse la cosa giusta da fare era stare con lui.

I giorni passarono e Kain si comportava in modo naturale,come al solito. Quella sera si recò in classe per
l'ultima lezione supplementare e trovò il professor Yagari già lì ad aspettarlo.
-Sei in ritardo,Akatsuki.-
-Non mi ero reso conto dell'orario.-
Tohga lo squadrò: era sudato ed ansante,mentre finiva di allacciarsi la camicia,e non ci voleva molto a capire
come mai fosse ridotto così.
-E'un peccato che non ti applichi così tanto nello studio come nel sesso. Saresti già laureato.-
Kain lo guardò,impassibile,anche se dentro fremeva dalla rabbia. Come si permetteva di giudicarlo?
-Non solo mi applico molto,ma anche bene.-
-Questo non potrei dirlo,non ho mai provato personalmente.-
Il vampiro inarcò le sopracciglia: che cosa intendeva dire con quell'affermazione,che avrebbe voluto sperimentarlo?
Si accorse che l'occhio dell'uomo brillò di una strana luce e l'intera espressione del viso cambiò,facendosi
ancora più maliziosa. Gli si avvicinò lentamente,fino a sfiorargli le labbra con le proprie. Lo baciò per alcuni
secondi,poi si allontanò e lo baciò nuovamente. Si staccò ancora una volta,rimanendo ad un soffio da lui,e fu
Kain a baciarlo,per molto più tempo. Tohga gli accarezzò il collo con la lingua,mentre con una mano iniziava a
slacciargli la camicia,ma in quell'istante qualcuno bussò alla porta. Dopo essersi dati entrambi una sistemata,
lo fecero entrare. Era il direttore,che voleva parlare urgentemente con il professore,e il vampiro pensò bene
di andarsene. Quando tornò in camera Aidou lo accolse sorridente,mentre era impegnato a svestirsi per
indossare abiti più comodi.
-Io vado a caccia. Vuoi venire con me?- gli chiese.
-No,rimarrò qui.-
-Come vuoi. Starò via per un pò,ho intenzione di divertirmi parecchio.-
-D'accordo.-
L'altro lo salutò con una mano e uscì con agilità dalla finestra della stanza. Kain si sdraiò sul letto supino,
con le braccia dietro il capo,pensando a ciò che sarebbe potuto accadere poco prima. Non si sarebbe mai
aspettato da Yagari quel genere di gesti,soprattutto con lui. E cosa gli era preso,poi? Ricambiare il suo bacio
e lasciarlo fare senza contrastarlo minimamente? Per quanto considerasse avvenente il professore,non aveva mai
recitato la parte dell'aggredito,e ciò lo innervosiva ed incuriosiva allo stesso tempo. Alla fine decise che,
semmai si fosse ripresentata l'occasione,non l'avrebbe mancata.

Il giorno seguente Kain dormì fino a tardi,e rimase nella propria camera,tanto era svogliato. Non gli andava di
vedere o parlare con nessuno,tantomeno le facce di sempre. La sera saltò anche le lezioni e,quando reputò che
fosse l'orario giusto,si diresse verso la camera del professor Yagari. Bussò. Aveva intenzione di provocarlo,
solo per divertirsi un pò. Tohga aprì la porta,annoiato,e non mutò espressione nemmeno quando si trovò davanti
il vampiro,facendosi da parte per farlo entrare.
-Non sei venuto a lezione,stasera.- disse con tono piatto.
"Non mi domanda il perchè?" pensò Kain: -Già,non ne avevo nessuna voglia.-
-Lo immaginavo. Sei alquanto prevedibile,sai?-
Il vampiro lo fissò con attenzione: il suo viso non esprimeva alcuna emozione e la traccia di malizia del giorno
prima era completamente sparita. Pazienza,voleva dire che,con qualche sforzo in più,avrebbe riacceso la scintilla,
sperando di farne scaturire un grande fuoco.
-Allora,professore,non desidera più provarmi?- chiese con voce sensuale.
Tohga gli sorrise appena,come se la proposta non lo tentasse minimamente: -Mi dispiace,ho già perso interesse per
te.-
Kain gli fu subito vicino in un battito di ciglia,afferrò la mano dell'uomo e con i canini appuntiti gli bucò
leggermente un dito,leccandone il sangue che ne fuoriusciva. Solo quel piccolo gesto,apparentemente semplice,
bastò a far scorrere un brivido di piacere lungo la schiena di Yagari.
-E'ancora della stessa idea?-
Per tutta risposta,il professore scosse la testa,sorridendo: -Perchè fai tutto ciò? Mi viene da credere che,se
isisti così,sei tu che mi vuoi a tutti i costi.-
-E anche se fosse come dice lei?-
-Non ripeterlo due volte,ragazzino. Potrei prenderti sul serio.-
-Lo faccia pure,se vuole. O forse ha paura che ci sappia fare meglio di lei?-
La provocazione raggiunse perfettamente lo scopo desiderato: Tohga si accigliò e,senza troppi complimenti,lo
spinse sul letto e si mise a cavalcioni sopra lui.
-Ti avevo avvertito,ragazzo.-
Yagari non ci pensò su due volte: strappò la maglietta dell'altro e prese a baciargli il collo ed il petto,
carezzando con estrema sensualità ogni muscolo,che si contraeva sotto il suo caldo tocco. Mentre faceva ciò,fu
la volta di Kain spogliarlo,divertendosi a stuzzicargli le orecchie. Esplorarono l'uno il corpo dell'altro,
almeno fino a che il vampiro avvertì una fitta improvvisa: il professore lo aveva penetrato e manteneva un ritmo
costante,ma veloce. Kain,che non aveva mai provato sensazioni così forti,si aggrappò a lui,serrando quanto più
poteva le labbra per non farvi uscire alcun suono. Non ci riuscì,ma udì Tohga fare lo stesso nel medesimo istante,
e si rassicurò. Una volta che si fu abituato,il vampiro invertì le posizioni,per essere più comodo nel morderlo.
Yagari,per quanto esperto poteva essere,non aveva mai provato una sensazione tale,che lo mandò letteralmente
in estasi.
La mattina Kain aprì gli occhi,svegliato dal rumoroso cinguettio degli uccellini posati sui ciliegi. Nel letto,
ancora disfatto ed impregnato di odori,era rimasto solo,ma gli bastò voltare appena il capo per trovarlo: Tohga
era in piedi accanto alla finestra,con indosso solo un paio di boxer blu. Era di profilo,rivolto verso l'esterno
della stanza,che dava sul cortile della scuola. Teneva fra le labbra una Camel ed i lunghi e ricci capelli neri,
agitati dal vento,danzavano intorno al proprio volto. Notò che il professore aveva dei graffi sulla schiena,e li
riconobbe come i segni delle proprie unghie. Finalmente Yagari si accorse che il vampiro lo stava fissando.
-Ben svegliato,Akatsuki.- lo salutò,espirando una boccata di fumo.
-Si è alzato di buon'ora,professore.-
-Non dormo mai molto.-
-Avrebbe una sigaretta anche per me? Mi ha fatto venire voglia di fumarne una.-
Tohga inspirò una boccata di fumo,poi si avvicinò al vampiro e,appoggiando la propria bocca sulla sua,fece
uscire il fumo,che Kain espirò a sua volta.
-Hai troppi vizi peccaminosi,ragazzo.- disse il professore,porgendogli una Camel.
-Oh sì,non immagina neppure quanti...- rispose lui,sorridendo malizioso,mentre s'infilava la sigaretta fra le
labbra e l'accendeva con un solo schiocco delle dita.
-Ha constatato lei stesso come mi applico. E dunque?-
-Sì,non te la cavi così male.- rispose Tohga con aria distratta. Kain non riusciva a credere alle proprie orecchie:
come poteva dargli un giudizio talmente basso? Eppure gli era sembrato di essere andato più che bene!
-Credo che tu debba fare ripetizioni. Non sei d'accordo?- disse Yagari,sorridendo. Ora che il vampiro aveva
compreso le sue intenzioni,ricambiò il sorriso: -Ha pienamente ragione.-
Solo in quel momento Kain notò l'orologio appeso alla parete,che segnava le 10,e si vestì in fretta e furia,
sperando che Aidou non fosse tornato.
-Devi scappare,eh? Un altro dei tuoi torbidi segreti...-
-Esatto,devo proprio andare!- rispose,correndo fuori dalla stanza. Arrivò nella propria,un pò affannato,ma ad
attenderlo non vi era nessuno. Sollevato,ne aprofittò per fare una lunga doccia calda. L'acqua scorreva rapida sul
corpo e sul viso,lasciandogli una magnifica sensazione di freschezza,che gli ricordò le inebrianti emozioni della
sera prima. Scosse la testa,lasciando che le gocce d'acqua gli attraversassero il volto,copiose. Quando uscì,
coperto solo da una piccola asciugamano in vita,trovò il cugino ad aspettarlo,accomodatosi sul letto.
-Ciao Kain!- lo salutò,dapprima raggiante e poi,nel vederlo così svestito,i muscoli bagnati messi ben in evidenza,
arrossì violentemente. Kain gli appoggiò una mano sul capo,accarezzandogli i biondi capelli: -Sei così carino
quando arrossisci...-
Aidou sorrise,gli cinse il collo con le braccia e lo baciò a lungo. Dopo un pò,sospettando che non volesse
limitarsi solo ad un bacio,Kain si vide costretto ad allontanarlo.
-Perdonami,ma sono davvero stanco.- sospirò,lasciandosi cadere sul letto.
-Non preoccuparti,farò tutto io.-
-Aidou...-
-Senti,Kain,anch'io voglio...darti piacere. Vorrei che m'insegnassi,ti va?-
Il vampiro lo guardò,incerto su cosa rispondere: gli occhi azzurri dell'altro erano limpidi e sinceri,segno che
stava parlando seriamente. Acconsentì. Aidou,seguendo i suoi suggerimenti,riuscì nel proprio intento,ma quando
giunse il momento di morderlo,le cose si fecero più complicate. All'inizio,non sapendo come dosare la forza,lo
morse troppo violentemente.
-Ahi...piano,fai piano. Devi essere più delicato,più controllato.- gli sussurrò. Kain serrò i pugni: non aveva
mai permesso a nessuno di morderlo e non pensava che con Aidou avrebbe provato un tale piacere. L'aveva colto
impreparato,e lui odiava essere preso di sorpresa. Il biondo leccò il punto in cui l'aveva morso,in modo che la
ferita si richiudesse.
-Ma cos'hai? Ti vedo assente...- si preoccupò Aidou.
-Niente,sono solo stanco,come ti avevo già detto.-
-Va bene,ti lascio riposare.-
Il vampiro uscì dalla stanza,lasciando Kain da solo. Si coprì gli occhi con un braccio,rimanendo lì a pensare.
Si rendeva perfettamente conto che la situazione in cui era finito era diventata molto complicata,ma aveva
intenzione di uscirne al più presto possibile.

I giorni passarono e Kain attuò in parte il suo piano: fece in modo che le cose con il cugino tornassero normali,
mantenendo un rapporto fraterno com'era sempre stato. Con il professore,invece,stranamente incapace di
allontanarsene,continuò a vedersi. Quella sera era stato Tohga a venire da lui,dicendo che doveva parlargli
urgentemente. Il vampiro,sdraiato sul divano e con una Malboro rossa fra le labbra,aspettò che iniziasse il
discorso.
-Sai bene che ciò che stiamo facendo è sbagliato,e riconosco che gran parte della colpa è mia.-
-La smetta di prendere l'argomento così alla larga,potrei spazientirmi.-
-Sto cercando di dirti che dobbiamo finirla qui.-
-Forse è vero: meglio smettere adesso,prima di affezionarci seriamente.-
Yagari si posizionò sopra il ragazzo,gli tolse la sigaretta dalla bocca e,dopo averla spenta sul divano,gettò
a terra il mozzicone.
-Questa sarà l'ultima volta. Devo ammettere che mi mancherai,ragazzo.- gli sussurrò all'orecchio.
-Eviti di dire certe sdolcinatezze,non sono da lei.-
Risero. Kain lo fissò,cercando d'imprimere nella mente il suo aspetto,il suo odore. Il professore si riflettè nei
suoi cupi occhi castani,percependo l'aura di malinconia che li attorniava. Il vampiro premette le labbra contro
quelle di Yagari,che lui dischiuse,permettendo alla sua lingua d'entrare. Quella notte tutto acquisì un sapore
diverso,perchè sapevano entrambi che tra loro non sarebbe più accaduto nulla di simile.
Kain si svegliò all'alba,ma non ebbe la forza di andare a riposarsi nel proprio letto. Si guardò intorno e non
vide nessuno. Era davvero finita. Gli sembrava così irreale,e qualche volta aveva sperato (e creduto)che la loro
sarebbe potuta diventare una relazione stabile. Socchiuse le palpebre,mentre un pensiero continuava a vorticargli
per la mente: chi aveva usato chi? Probabilmente non l'avrebbe mai saputo. Finalmente si decise ad alzarsi e ad
indossare la divisa scolastica. La sera si presentò puntuale alle lezioni. Incrociò lo sguardo del professor
Yagari,ma si limitò a salutarlo ed a sistemarsi al proprio banco. L'attrazione verso lui era ancora forte,lo
sentiva,ma sapeva anche che prima o poi sarebbe passata,esattamente come tutte le altre. Non versò mai neppure
una lacrima,sebbene a volte si sentisse sovrastare dalla nostalgia. Gli capitava di chiedersi se anche Tohga
provasse lo stesso,ma ovviamente non soddisfò questa sua curiosità. Nei giorni seguenti,quando finì di vivere
nel ricordo di ciò che era stato,tornò alla propria,vecchia,vita quotidiana: riprese ad uscire con gli amici,a
vedersi con più ragazze alla volta,ad allenarsi. Aveva finalmente capito che era inutile continuare a rincorrere
ciò che aveva perduto. Era finita,ed entrambi avrebbero dovuto farsene una ragione.

 

 

 

Dall'altra parte il professore,che si era allontanato da Kain per timore di amarlo troppo,trovava ancora strano
il fatto che si stava davvero interessando a qualcuno,per di più ad un vampiro,cosa che un tempo avrebbe
giudicato inammissibile. Lo guardò per un attimo,constatando che era riuscito a riappropiarsi della sua vita di
prima,e pensò che avrebbe dovuto seguire il suo esempio. Le cose non sarebbero state così facili,lo sapeva,ma
voleva provarci comunque,e non solo per se stesso.
"La sua voce,quelle sensazioni,il suo sorriso...ormai fanno parte di me,non posso dimenticarli." pensò,"E va bene,
se lui ha represso i suoi sentimenti,accogliendoli lo stesso in sè,anch'io li posso accettare."
Essendosi dunque deciso,si avvicinò alla porta e rivolse un ultimo sorriso a Kain,il quale lo ricambiò,ed uscì
dall'aula.
 


 




  
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