Non sei un peso

La parte che odiava Soul riguardo le missioni era solo una: la riabilitazione. Odiava quando, appena portata a termine una missione, doveva rimanere fermo per un paio di giorni, o anche un paio di mesi, dipendeva dalla gravità delle ferite, e rimanere fermo, passando le giornate tra divano e letto, ogni tanto con qualche intervallo trascorso all'ospedale della Shibusen, tra le mani fredde di Stein, che toccavano le ferite, e i vari aghi che servivano per iniettare antidolorifici, anestesie oppure altro.

Questa era l'idea di Soul sulla riabilitazione, e soprattutto in quel periodo quell'idea non faceva altro che aumentare, che accrescere, il tutto a causa di quella ferita che gli era stata inferta, una ferita che lo avrebbe fermato per un bel pò, ma per capire meglio la situazione, è meglio tornare indietro di qualche giorno.

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Quel giorno Soul si svegliò in un modo diverso dal solito, tutta colpa di quella dannata Blair, erano mesi che non osava più venirlo a svegliarlo con il suo metodo provocante, come faceva i primi giorni di convivenza con lui e Maka, e Soul era vicino al ricordarsi quanto era bello svegliarsi tranquillamente, senza che una gatta magica premesse il suo seno prosperoso sul suo volto, vicino a passare quel trauma che aveva passato quando Blair volle svegliarlo la prima volta. Ma il metodo di sveglia personalizzato di Blair portava inevitabilmente ad un'altra conseguenza: Maka. Se Blair, quel giorno, aveva voluto svegliarlo in memoria dei vecchi tempi, anche Maka, probabilmente anche lei in memoria dei vecchi tempi, invece di bussare alla porta per svegliarlo, quel giorno era entrata in camera sua, un sorriso a trentadue denti che si trasformò subito in un'espressione di ira quando vide la scena che gli si stava presentando davanti, con la sua buki che non sapeva che pesci prendere e Blair che stava importunando il ragazzo. Conseguenza finale, causata dalla successione dei due fatti antecedenti, era un bel viaggio, di sola andata, per la sua fronte contro un'enciclopedia dalle proporzioni discutevoli. Davvero un giorno sfortunato si iniziava a delinearsi all'orizzonte.

Alla Shibusen, dopo aver schivato miracolosamente un numero imprecisato di bisturi lanciati accuratamente dal professor Stein, l'albino e la sua meister, ancora irritata dall'incidente di quella mattina, anche se in modo minore, furono chiamati a raccolta insieme a Black Star e Tsubaki da Shinigami, si trattava di una semplice missione, niente di difficile, due uova di kishin scorrazzavano liberi per le strade di una città vicina, causando scompiglio. Partirono senza perdere tempo, la città non distava neanche due ore di viaggio, sarebbero rimasti lì la notte, per eliminare gli obbiettivi, e poi sarebbero tornati a casa. Per Soul, però, non era giornata, ed infatti la sfortuna continuava a mettergli i bastoni fra le ruote, fin quando non accade il peggio, un'artigliata colpì il ragazzo esattamente dietro il polpaccio, ed il tendine di Achille mandò tutto all'aria non appena venne lacerato.

In seguito, stringendo i denti, i ragazzi riuscirono a completare la missione, ma la stangata arrivò quando Stein finì di controllare la ferita di Soul, freddo come al solito, e rapido nel giungere al nocciolo della questione, osservò Maka, che aspettava speranzosa.
-La ferita a reciso il tendine di Achille... ciò porta ad una tendinite grave...mi dispiace, ma dovrà rimanere fermo per 6 mesi, normalmente la riabilitazione dura meno... ma per farlo tornare in campo nelle missioni 6 mesi è il tempo minimo richiesto...-quelle parole sembravano non aver avuto molto effetto nei riguardi di Maka, che sembrava aver capito la situazione, ma nell'albino l'effetto fu tutt'altro.

E così, ormai, la vita di Soul si era ridotta ad un continuo passaggio tra divano e letto, tra letto e divano, una routine continua, che sarebbe durata per molto, moltissimo tempo ancora, ma la cosa che lo feriva maggiormente non era stato l'errore che aveva compiuto in missione, oppure il fastidio che si andava a creare quando bisognava muoversi per andare alla Shibusen, il problema era altro, e lo vedeva ogni giorno negli occhi verde smeraldo della sua meister, negli occhi di Maka intravedeva quella rassegnazione, quell'impedimento nel non poter andare in missione a causa sua, a causa di quel suo errore, notava quell'espressione accrescere quando Black Star o Kid parlavano di come avevano catturato un altro uovo di Kishin, facendolo sprofondare nel rimorso.

Era passato circa un mese, la ferita era migliorata, adesso Soul era in grado di spostarsi grazie a delle stampelle, ma non poteva fare grandi passeggiate, ed ogni volta Maka doveva essere al suo fianco, per sostenerlo, insomma, non faceva altro che limitare il potere di Maka, doveva staccarsi, lasciarla andare, altrimenti la meister non sarebbe stata in grado di esaudire il suo sogno, decise di parlarne quando erano giunti al parco, dopo una breve pausa Maka era pronta per accompagnarlo, offrendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi, ma l'albino si schiarì la voce
-Maka...ci ho pensato da tempo... ed ho preso una decisione... secondo me, credo sia meglio non essere più partner... il mio incidente ti sta fermando... non sto aiutando nel far esaudire il tuo desiderio...ti sono solo di peso...lasciami...cerca un'altra falce e migliora con lei...ormai io sono inutile...- disse il ragazzo, osservando con serietà la ragazza, ma quella rispose in un modo del tutto imprevisto
-Non mi sei di peso... il tuo incidente è un errore di entrambi...non solo tuo...e ci sarà di lezione per le prossime volte...finché non miglioreremo tanto da non commettere più errori...non pensare che tu sia un peso-
-Sai che andrà avanti così per altri cinque mesi?- la domanda era come per convincere la ragazza a desistere da quello che aveva appena detto, ma questa non ci pensò, e rispose
-Beh, allora avremo cinque mesi da recuperare in futuro...tieniti pronto, Ok?- chiese, sorridendo
-Ok....Grazie, Maka-

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Non è uno capolavoro, ma solo una semplice One-Shot venuta al momento, nient'altro,
spero solo vi piaccia.
Alla prossima
Carcar93