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Autore: _G_J_    21/12/2011    5 recensioni
Se non stessi morendo, riderei.
Riderei sul serio, non uno dei miei soliti sghignazzi. No, una risata di
quelle vere, di quelle che ti balla lo stomaco e ti lacrimano gli occhi. Riderei fino a non avere più fiato, fino ad avere i crampi alla faccia –anche se credo che morirei prima-.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gin Ichimaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto morendo.

Sto morendo, curioso, non immaginavo che sarebbe stato così banale.

Sto morendo, nessun romantico flashback, niente luci in fondo al tunnel, nessuna surreale apparizione.

Sto semplicemente morendo.

E non ci sto, decisamente, facendo una bella figura –penso di assomigliare più a uno scarto di macelleria che a un caduto in battaglia-.

Sono accasciato su questa lastra d’asfalto con uno squarcio discretamente ampio che mi attraversa il petto. Credo che con una ferita del genere alcuni dei miei organi interni stiano prendendo il sole.

Mi hai anche infilzato come uno spiedino e strappato il braccio -non ti sembravo abbastanza morente eh, Cap?-.

Non che mi aspettassi pietà da te, ero abbastanza vicino all’ucciderti dopotutto.

Non ci sono riuscito però, che peccato. Ci tenevo molto.

Credo potessi evitarmi almeno il discorso neo-darwiniano però, se non stessi già morendo, potrei davvero morire di noia.

-Ti ho mai detto che sei alquanto logorroico, Cap?-

< Grazie Gin >

Eh? Non credo di aver capito bene.

Non credo di aver capito bene Cap. Do you repeat please?

Hai appena detto "Grazie Gin" per caso? Non sapevo che il veleno di Shinso avesse tali effetti collaterali.

"Grazie Gin" E cosa dovrei risponderti scusa? "Di nulla Cap, sempre felice di farti da puntaspilli!" Guarda che non sono mica Hinamori!

Diamine Cap, mi hai appena aperto come un pesce per il sushi e mi ringrazi per aver tentato di ucciderti. Cap ho sempre immaginato che fossi più sadico di me, ma adesso mi sa che esageri!

"Grazie Gin" Mai sentito niente di più ridicolo, davvero! Se non mi avessi appena aperto i polmoni, riderei.

Riderei sul serio, non uno dei miei soliti sghignazzi. No, una risata di quelle vere, di quelle che ti balla lo stomaco e ti lacrimano gli occhi. Riderei fino a non avere più fiato, fino ad avere i crampi alla faccia –anche se credo che morirei prima-.

Si, mi metterei davvero a ridere.

Ridere di te, Cap, della tua arroganza, delle tue manie di grandezza, della tua smania di diventare Dio -non hai ricevuto abbastanza affetto da bambino?-.

Ridere di Tosen, morto subito dopo aver aperto gli occhi –credo proprio che vedesse meglio da cieco-.

Ridere di tutti gli arrancar, di tutti i potenti espada nati, vissuti e morti per tuo capriccio.

Ridere di tutte quelle sconosciute –inutili- anime del rukongai, sacrificate per la creazione quel tuo esercito.

Ridere di Urahara, l’uomo che ha iniziato tutto, il creatore dell’Hougyokou –non era molto bravo a farsi valere, vero Cap?-.

Ridere dei Vaizard, inconsapevoli cavie da laboratorio.

Ridere di Hirako, troppo –o troppo poco- furbo per capire il tuo gioco.

Ridere di quel terzo seggio, diceva che gli ricordavo suo figlio – credeva fosse uno scherzo-.

Ridere di Hinamori, sciocca, innamorata ragazzina -crede ancora sia uno scherzo-.

Ridere di Kira, quel ragazzino a cui ho insegnato a odiare –non voleva propri fidarsi delle apparenze-.

Ridere di tutti i capitani.

Ridere di tutti gli shinigami.

Ridere di tutta la soul society.

Ridere di tutti i tuoi giocattoli.

...Ridere di me.

Ridere del moccioso del rukongai, del giovane tenente della 5° brigata, del capitano della 3° brigata, del viceré di Las Noches.

Ridere del bambino prodigio, dell’assassino, della volpe, del traditore -del traditore del traditore-.

Ridere di tutti i ruoli che ho recitato in questo tuo teatrino.

Ridere dei cent’anni spesi a cercare un modo per ucciderti, del mio tradimento, della guerra, del mio ultimo –disperato- tentativo di strapparti l’Hougyokou.

Ridere del fatto che non nemmeno la forza di ridere.

Se non stessi morendo, riderei.

Riderei perché, dopo una vita passata nel ruolo del carnefice, fare la vittima è abbastanza ironico.

Riderei perché non sono mai stato una persona seria.

Riderei perché credevo davvero che sarei riuscito a fermarti.

Riderei perché quel tuo "Grazie Gin" non fa altro che sottolineare il mio fallimento.

Riderei perché nemmeno tu sei invincibile e la tua fine sarà anche troppo scontata –scommetto sarà umiliante venire ucciso da quel moccioso Cap, un vero peccato non potergli dare una mano-.

Riderei perché è un vero peccato morire in una giornata così bella.

Riderei perché non c’è niente da ridere.

Perché, dopo tutto quello che ho fatto, Rangiku sta –ancora una volta- correndomi incontro.

Perché le avevo promesso che se fossi diventato shinigami non avrebbe più dovuto piangere.

Perché nell’esatto momento in cui le feci quella promessa, la infransi.

Perché vedo, ancora una volta, le lacrime rigarle il volto.

Perché so che non ha mai smesso e che continuerà.

E piangerei, perché sarà ancora colpa mia.

N.D.A.

Salve, Green Jester è qui per inlustrarvi le note dell'autrice.

Questa one-shot ha, come sapranno quelli che hanno letto I'm dying e Grazie Gin, molti punti in comune con altre fanfiction della pazza, se volete sapere perchè le note di I'm dying spiegano tutto.

P.S. La succitata pazza ha una paura fottuta di essere andata OOC, percui se notate qualcosa ditelo.

 
   
 
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