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Autore: scatty    21/12/2011    1 recensioni
Tony e Ziva, dopo l'ennesimo caso risolto, restano chiusi nell'edificio la notte della Vigilia. " Voleva sprofondare in quegli occhi neri. Vedere il suo passato e cancellarlo. Non farla soffrire. Ma non si poteva fare. Poteva solo rendere il suo presente migliore " 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la sera della vigilia di Natale e “loro”, la famosa squadra dell’NCIS guidata dal capo Leroy Jethro Gibbs, erano appena tornati dall’ennesimo caso.
Il sottotenente Alice Wollas era inseguita da uomini che volevano rapire il bambino che portava in grembo, ma fortunatamente la squadra era riuscita a salvare sia lei che il nascituro.
Mentre tornavano alla base Gibbs accompagnò la donna in ospedale e McGee andò a cena da Abby. Restarono solo Tony e Ziva in tutto il palazzo.
<< Fuori si sta cominciando una tempesta di neve. Ci conviene restare qui fin quando non si placa >> disse il ragazzo guardando fuori.
Calò il silenzio interrotto solo dal vento che sbatteva sui vetri dell’edificio. Erano seduti ognuno alla propria scrivania,  evitavano di guardarsi e cercavano qualcosa al computer, fino a quando non ci fu un blackout che li costrinse a comunicare tra di loro.
<< Sai..è la prima volta che restiamo soli dall’ “affare Parigi” >>  lo disse piano ma il ragazzo udì lo stesso la frase. Lei non voleva dirlo. Quella cosa era argomento tabù.
Era stata solo una notte, molto simile a questa. C’era freddo e loro erano sotto copertura in un caso in Francia. Dovevano essere una coppia quindi l’albergo aveva dato loro una stanza singola, ma loro, ovviamente, non dovevano dormire insieme. Doveva andare così, ma non accadde. Lei si era appropriata del letto usando la frase “io sono donna e io dormo a letto. Per te c’è il divano” ma durante la notte fece un incubo e si svegliò piangendo. Tony la fissò e si avvicinò a lei << che è successo? Che hai sognato? >> disse preoccupato << nulla..solo un incubo…capita spesso dopo tutto quello che visto >> rispose la donna. Non chiese altro. L’abbracciò e lei gli diede un leggero bacio a fior di labbra. Era stata dura per lui trattenersi dall’approfondire il bacio ma non era il momento giusto per farlo. E si addormentarono così, abbracciati.
Il giorno dopo fecero finta di niente e inventarono una scusa solida con il resto del team per evitare l’imbarazzo.
Ma quella sera erano soli. Di nuovo.
Lui deglutì sonoramente e la guardò negli occhi. Voleva capire cosa voleva lei da lui. Voleva sprofondare in quegli occhi neri. Vedere il suo passato e cancellarlo. Non farla soffrire. Ma non si poteva fare. Poteva solo rendere il suo presente migliore.
*avvicinarsi o no?* pensò *affrontare tutto o accontentarsi di quello che c’è?* No non poteva accontentarsi più di niente. Doveva affrontare tutto ora e mettere in chiaro la loro situazione.
<< non so cosa vuoi sentirti dire… >> disse avvicinandosi a lei << …non sono mai stato bravo con le parole… >> sempre più vicino << ma devo dirti una cosa.. >> i loro visi erano ad una vicinanza pericolosa ma lui non parlò più. La baciò. Un bacio intenso, passionale, che sapeva di attesa, desiderio, amore, passione…di tutto. Tutto quello che lui in tutti quegli anni non aveva mai avuto o che ha dovuto sopprimere dentro. Lei ricambiò il bacio. Era sbagliato quello che facevano ma Ziva non desiderava altro e per una volta anche lei si lasciò andare.
Il mattino dopo si svegliarono e si resero conto di cosa era accaduto.
Si erano addormentati abbracciati. Di nuovo.
Avevano passato la notte insieme. Di nuovo.
Ma questa volta non avrebbero nascosto più quello che provavano. Avrebbero vissuto la storia che avevano scelto.
Si erano appena rivestiti quando Gibbs entrò, li vide e disse << Buon Natale >> e sorrise.
 

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<< Ecco ragazzi miei come i vostri genitori si sono confessati il loro amore >> disse un anziano Jethro ad una coppia di gemelli.
<< Gibbs! >> disse una voce maschile, quella di Tony, che proveniva dalla cucina, si sedette sul divano accanto al suo “ex-capo”, sulla destra <> << Vero Gibbs! >> aggiunse una donna, Ziva, sedendosi alla sinistra dell’anziano << come hai fatto a saperlo? >>
Lui posò i bambini a terra, guardò la coppia con un sorriso, e diede loro uno scappellotto dicendo: << eravate sottocopertura! Era ovvio che vi controllavo! E cmq nell’edificio ci sono le telecamere >>
Tony: << Ma c’era stato il blackout!! >>
Gibbs: << Le telecamere funzionano lo stesso! Mi chiedo ancora come ho fatto a permetterti di prendere il mio posto! >>
Ziva: << Ti abbiamo fatto battezzare i nostri figli! Era il minimo che potessi fare >>
 

•~~~~~•

 

Fine

  
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