Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: visbs88    21/12/2011    3 recensioni
[…]Inuyasha non abbassa gli occhi. Continua a tenere la testa alta, quasi per sfidarlo, ma tenta ancora di allontanarsi.
- Stupido – sussurra Sesshomaru – Sei odioso. E stupido. Avere una possibilità e fare di tutto per lasciarsela sfuggire così è da cretini, per parlare come te.
- Non sono l’unico cretino qui – risponde Inuyasha. È rosso in viso.
- No, hai ragione. Non sei l’unico cretino qui.
[…]
Due fratelli, soli a festeggiare il Capodanno insieme. Ma nemmeno gli oggetti dovrebbero conoscere il loro segreto.
[!Linguaggio colorito presente in modo molto lieve, !Incest]
[Scritta per la Gift Boxes Challenge, prompt Capodanno, "...e l'ultimo dell'anno con chi vuoi".]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Inuyasha, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

THE SECRET HURTS

 
Iniziativa: Gift Boxes Challenge (Fanworld.it).
Prompt: Capodanno, “… e la fine dell’anno con chi vuoi”.
Titolo: The secret hurts.
Introduzione: […]Inuyasha non abbassa gli occhi. Continua a tenere la testa alta, quasi per sfidarlo, ma tenta ancora di allontanarsi.
- Stupido – sussurra Sesshomaru – Sei odioso. E stupido. Avere una possibilità e fare di tutto per lasciarsela sfuggire così è da cretini, per parlare come te.
- Non sono l’unico cretino qui – risponde Inuyasha. È rosso in viso.
- No, hai ragione. Non sei l’unico cretino qui.[…]
Due fratelli, soli a festeggiare il Capodanno insieme. Ma nemmeno gli oggetti dovrebbero conoscere il loro segreto.
Personaggi: Inuyasha, Sesshomaru.
Rating: Giallo/14+ (per il tema trattato più che altro).
Generi: Malinconico, Introspettivo (?), Triste.
Avvertimenti: AU, Incesto, lieve presenza di linguaggio colorito, One-shot, Shonen-ai.
Pairing: Inuyasha/Sesshomaru.
Numero parole (Contatore Word): 830.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, ma dell’autrice del manga Rumiko Takahashi. Non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento personale. Occorre il mio permesso per citare pezzi della storia, tradurla, riprodurla altrove o trarne ispirazione.
 

Buona lettura.
 
- Io vado a letto.
Sesshomaru guarda suo fratello.
- Idiota – dice serio – Mancano dieci minuti a mezzanotte. Aspetta.
Inuyasha, dopo aver esitato, si abbandona di nuovo sul divano con uno sbuffo. Sesshomaru, in fondo, lo capisce. Non ricorderà mai quel Capodanno come allegro, o divertente, o piacevole. Gli tornerà alla mente solo come una serata lunga e noiosa in attesa della mezzanotte. E giunta questa, pensa Sesshomaru, anche lui andrà a letto senza fare nient’altro.
 
- Non si diceva qualcosa come… “e la fine dell’anno con chi vuoi?” – aveva sibilato Inuyasha, fulminando con lo sguardo i genitori e subito dopo il fratello, che era rimasto impassibile. Impassibile, serio, sì. Anche se aveva sofferto per quella frase.
- Non sempre è possibile, Inuyasha.
 
- Non avere un cazzo di nessuno con cui uscire… mi sento un dannatissimo sfigato…
- Sta’ attento a come parli, pulce – aveva mormorato Sesshomaru. Nemmeno lui aveva persone con cui uscire.
- Perché dobbiamo venire qui in queste fottute montagne in questo preciso fottutissimo posto mentre tutti se ne vanno da altre parti in gruppo?
- Perché abbiamo una casa.
- Vorrei non averla.
- Per poter andare via con Kagome?
Sesshomaru non era stato beffardo o ironico, ma Inuyasha era arrossito e aveva messo il broncio a quelle parole. I genitori non si erano sforzati di capire il vero motivo di quel comportamento.
 
Mancano cinque minuti alla mezzanotte. Inuyasha non sta fermo un secondo, e Sesshomaru ha l’impressione che stia cercando la posizione più scomoda di tutte per non addormentarsi. Forse, però, si sbaglia. Inuyasha ha sbuffato, brontolato, malmenato i cuscini per tutta la sera. È andato in camera ed è tornato in salotto otto volte, stufandosi della compagnia silenziosa del fratello e poi pentendosi di averlo lasciato completamente solo in quella serata che rimaneva un po’ speciale. O almeno, quella sarebbe stata la scusa che avrebbe potuto usare per giustificare quell’andirivieni continuo.
Scocca la mezzanotte.
- Auguri – mormorano i due in coro, senza nemmeno guardarsi. Inuyasha scatta in piedi e si dirige verso le camere, stavolta probabilmente con l’intenzione di rimanerci. Sesshomaru spegne la tv prima di seguirlo. Lo raggiunge e lo prende per un braccio.
Inuyasha si gira a guardarlo, e nei suoi occhi pieni di arroganza Sesshomaru vede anche qualcosa che assomiglia molto alla paura. Vorrebbe dirgli di non averne, ma decide di non farlo, perché sarebbe un ipocrita ed è troppo egoista per non pensare ad altro se non che alla propria delusione. Perché lui è infelice. Il suo volto è impassibile come sempre, ma la malinconia vela il suo sguardo.
- Cosa vuoi? – domanda Inuyasha, provando a liberarsi dalla sua presa. Sesshomaru si avvicina di più.
- Volevo qualcosa di diverso.
Inuyasha non abbassa gli occhi. Continua a tenere la testa alta, quasi per sfidarlo, ma tenta ancora di allontanarsi.
- Stupido – sussurra Sesshomaru – Sei odioso. E stupido. Avere una possibilità e fare di tutto per lasciarsela sfuggire così è da cretini, per parlare come te.
- Non sono l’unico cretino qui – risponde Inuyasha. È rosso in viso.
- No, hai ragione. Non sei l’unico cretino qui.
Fuori scoppia qualche petardo. Ma i fuochi d’artificio non sono nulla…
- Mi lasci andare a dormire? – borbotta Inuyasha, divincolandosi.
- Quanto ti piace Kagome, Inuyasha?
Sesshomaru ha visto più volte Inuyasha infuriarsi con i suoi amici a domande simili. Ma ora Inuyasha non fa altro che incupirsi, interrompendo i suoi tentativi di liberarsi.
- Penso… quanto basta per fingere che mi piaccia.
- Va bene così. È molto meglio così.
Sesshomaru è tornato a sussurrare. Sono soli ma parlano piano. Nemmeno le pareti della casa, nemmeno i personaggi dei quadri che sembrano guardarli dovrebbero sapere.
- Vuoi rovinare tutto adesso? – domanda Inuyasha, quasi implorante – Dopo tutta la fatica che ho fatto stasera…
- Avrei dovuto… e… voluto… rovinare tutto molto prima, Inuyasha.
Si fissano negli occhi.
- Ti odio, Sesshomaru – mormora Inuyasha, ma è arrossito ancora di più.
- Ti odio molto anche io, pulce – è la risposta mormorata ad un soffio dalle sue labbra.
Il bacio è lieve. Quel segreto è troppo grande anche solo per permettere loro di cedere alla passione. Sono solo le labbra ad appoggiarsi le une sulle altre. Non c’è un abbraccio, gli occhi sono socchiusi.
- Ci tenevo a farti meglio gli auguri. Buonanotte.
Sesshomaru sente il cuore fargli male mentre pronuncia quelle parole. Avrebbero potuto dimenticare per una sera di essere fratelli. Avrebbero potuto convincersi finalmente di non fare nulla di sbagliato –non era contro nessuna legge, in fondo. Era solo contro i loro genitori, contro alla moralità e contro i pregiudizi delle persone. Avrebbero potuto scordarsi del fatto che essere due maschi peggiorava le cose. Avrebbero potuto semplicemente amarsi davvero per una sera, festeggiare felici il Capodanno con chi desideravano davvero, ma la paura aveva vinto.
Anche Inuyasha augura la buonanotte. Si dividono, entrano ognuno nella propria stanza.
Il segreto li schiaccia, preme sul loro petto. E loro, soli l’uno senza l’abbraccio dell’altro, soffrono.
 
 
 

Spazio autrice:
Beh, wow. Sto sperimentando tanti di quei nuovi pairing che mi sento sconvolta davvero nel profondo. Penso che questa sia la prima volta in cui affronto l’incesto in modo approfondito e serio. Per inciso, non è considerato reato in Giappone, semplicemente è immorale e viene disprezzato, se le mie fonti sono corrette. Il pregiudizio è dappertutto, purtroppo .-. non ho molta voglia di chiacchierare perché scrivere questa storia mi ha messo un po’ di malinconia addosso.
Spero che vi sia piaciuta e che vogliate commentare.
Un bacio, visbs88.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: visbs88