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Autore: PsYkO_Me    21/12/2011    1 recensioni
Aveva ancora fame, il suo corpo glielo stava urlando violento e pungente nel cervello. E più passavano i secondi, più il tormento aumentava. La voce del vampiro che era in lui lo aggrediva dall’interno e lo distruggeva.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il corpo di Zero si accasciò a terra a peso morto. Il rumore riecheggiò nelle piccole quattro mura della stanza vuota e buia. Il pavimento di cristallo era gelido ma gli importava poco, anzi per niente. Socchiuse appena gli occhi, rossi di fame, e guardò la sua immagine riflessa. Si disprezzò. Era un mostro. Quale uomo avrebbe potuto sopportare quell’agonia? Perché continuava a vivere in quel modo? Quella non era vita. Quella era una crudele e spietata punizione divina. Respirò l’aria gelata di quella camera lasciando che un piccolo alone umido si formasse sul pavimento. Ormai era inutile ribellarsi contro qualcosa che non poteva essere fermato. Il sangue che gli colava dalla bocca e che gli lambiva il collo ne era la prova. Ne raccolse qualche goccia con un dito e l’assaporò avido. Aveva ancora fame, il suo corpo glielo stava urlando violento e pungente nel cervello. E più passavano i secondi, più il tormento aumentava. La voce del vampiro che era in lui lo aggrediva dall’interno e lo distruggeva. Zero si portò le mani alle tempie cercando di riprendere il controllo delle sue azioni ma la voce era brutale e riusciva a non farsi sottomettere. Il suo corpo ormai era in preda dal desiderio di tuffarsi nuovamente su una giovane e succulenta preda.
«Basta!» Urlò con una voce soffocata dal dolore.
Non poteva sopportarlo di nuovo. Aveva già ceduto, aveva provato a dargli ascolto per tener a freno quell’orribile voglia. Non voleva ripetere la cosa perché non voleva essere comeloro. Non voleva togliere nuovamente la vita a qualcuno che non lo meritava. Perché? Perché continuava ad avere sete? Avrebbe dovuto vivere in quel modo allora? Avrebbe dovuto bere per tutta la sua vita insaziabile e indomabile?
Preferiva morire piuttosto.
La Bloody Rose era a terra accanto a lui. Bastava prenderla e sparare un colpo diretto alla nuca. Non avrebbe sentito niente, la sua fame sarebbe stata interrotta e lui avrebbe ritrovato la sua umanità. Ma era più facile a dirsi che a farsi... Il suo corpo ormai stava raggiungendo il limite, la sua gola secca richiedeva sangue fresco. Non riusciva a muoversi dato il tormento ingiusto del suo corpo. Tutto quello che riusciva a fare era dimenarsi nel vano tentativo di soggiogare la sete. Anche il suo respiro si stava facendo roco e affannato, mentre la mente vigile lo stava abbandonando.
«No...» Sussurrò afono.
Le unghie grattarono il pavimento come se cercassero di trattenersi in quella realtà. Non voleva essere nuovamente sopraffatto. Era troppo. Si leccò la pelle con ancora il sangue delle vittima precedente sperando che quell’incubo terminasse ma non servì a niente.
Poi un rumore sordo accese i suoi sensi. La porta della stanza fu aperta.
No, non tu! Vattene, pensò sentendo per la prima volta un timore nascere dal profondo. La figura lo osservava con un misto di paura e compassione. Scappa!
Fu un attimo. Si trovò sopra di questa e a saziarsi dal suo morbido collo senza rendersene conto. Il suo mostruoso istinto aveva ancora vinto. Cercò di staccarsi ma il suo corpo non ne voleva sapere di muoversi di un solo millimetro. Il sangue scorreva  giù per la sua gola come acqua pura e appagante.
Ribellati!, pensò di nuovo ma non si era accorto che aveva fra le sue braccia un corpo ormai senza sensi.
Era terribile. In quel momento provò un mare di emozioni: tristezza, amarezza, debolezza, disprezzo, paura. Stava davvero spegnendo la sua vita. Non poteva essere! Non poteva permetterlo! Ma era solo un debole perché quella maledetta voglia riusciva a prendere le redini della sua vita. Mentre succhiava il sangue prepotente, non poté che lasciar che i suoi occhi piangessero. Aveva toccato il fondo.
Quando finalmente si sentì sazio, fra le braccia stringeva un cadavere. Si sentì orrido. Con quale diritto gli aveva tolto la vita? Per quale motivo tra tutte le persone doveva capitare... Appoggiò il suo corpo sul pavimento con delicatezza e si guardò le mani. Erano piene di sangue, quel sangue che lui aveva bramato e rubato. Le sue pupille, ormai tornate al loro vero colore, presero a tremare spiritate. Era atroce, non poteva trattenersi. Di botto squarciò l’aria con un grido straziante. Quel tipo di grido che esce più dalla gola che dai polmoni. Assordante e pieno di dolore. Era completamente impazzito, prese la Bloody Rose e quel che ne seguì fu solo il suono potente dello sparo. 



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Dedicata a te che mi rompi sempre le ***** con Zero! xD
Credo che non scriverò più storie su sto qua perché fa venire voglia di impiccarsi xD
   
 
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