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Autore: The Mad Tinhatter    22/12/2011    1 recensioni
"Una scia argentata attraversa il cielo scuro, una piccola e rara stella cadente."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jun Matsumoto, Kazunari Ninomiya , Masaki Aiba, Satoshi Ohno, Sho Sakurai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nagareboshi

È la notte di Natale, e sto guardando fuori dalla finestra della camera da letto. Dovrebbe essere tutto più magico, in questo periodo, e invece il paesaggio mi sembra sempre lo stesso... quando ero piccola aspettavo con ansia il 25 Dicembre, ora invece sorrido nel vedere il mio cuginetto fare lo stesso.
Sto osservando le stelle, e proprio nel momento in cui decido che forse sarebbe meglio andare a dormire, qualcosa attira la mia attenzione.
Una scia argentata attraversa il cielo scuro, una piccola e rara stella cadente.
Non succede tutti i giorni di vederne una, no? E non è nemmeno la notte di San Lorenzo.
Improvvisamente mi sento molto fortunata. La magia del Natale non può essere svanita del tutto, no? Anche se ormai sono cresciuta, almeno una briciola deve per forza esserne rimasta.
Così, mi ritrovo ad esprimere un desiderio. Mi rendo conto che è una cosa molto difficile; so di avere già tutto quello che mi serve, e molto di più: non posso certo lamentarmi della mia vita.
Ma una stella speciale merita un desiderio speciale, e all'improvviso un pensiero attraversa la mia mente.
Sì, decido che quello sarà il mio desiderio, per quanto assurdo ed impossibile: passare un Natale con loro.
È ovviamente solo una stupida fantasia da fangirl, e so che chiunque mi prenderebbe in giro per il fatto di averlo solo immaginato, ma il pensiero mi fa sorridere.
- Cuginetta, andiamo a nanna?
Mi allontano dalla finestra per rintanarmi sotto le coperte assieme a mia mamma e a mio cugino. Ecco una cosa bella del Natale che non è mai cambiata: nonostante ci si voglia bene tutto l'anno, in qualche modo ci si sente comunque più vicini.

*

Sono in cucina, intenta a finire di preparare il pranzo mentre gli altri apparecchiano. Le mie mani tremano, e ancora non posso credere ai miei occhi.
- è... è... fantastico - dico tra me e me, sistemando in un vassoio dei wurstel.
- La tua espressione è impagabile - mi dice Ohno, mentre apre l'armadietto dei bicchieri. - Dove li devo mettere?
- Sul... sul tavolo, appena stendono la tovaglia.
- Ehi! Aspetta un attimo! È troppo pesante questo mobile! - urla Sho dalla sala da pranzo.
Rido. È incredibile, sono in due assieme a mio padre e lo trova pesante? Siamo in tanti, oggi, ma non esageriamo....
- No, no, no! C'è troppo poco sale in questo sugo! - fa Nino, rivolto verso mia nonna, assaggiando qualcosa da un mestolo.
- Nino-kun, da quand'è che sei diventato un cuoco provetto? - dice Jun, ridendo, prendendo uno scolapasta.
Non riesco a smettere di sorridere. Il mio era stato un semplice pensiero, la speranza di vederlo avverato era praticamente nulla, eppure eccoli tutti qui, in questa casa assieme alla mia famiglia. Sembra una scena da un film.
Sento qualcuno cantare nel soggiorno.
- Rosso e verde è l'agrifoglio, shalalalala... ahi! Ale-chan, smettila!
- Giochi ai Pokemon con me?
- Haaaaai! Piiiikaaaaa-chuuuu!
Rido ancora più forte di prima, scuotendo la testa. Io oggi sono al lavoro in cucina, e mio cugino si è dovuto cercare qualcun altro da strapazz... ehm, con cui giocare, e chi meglio di Aiba può ricoprire questo ruolo?
Mentre finisco di sistemare le verdure, Ohno e Sho terminano di apparecchiare, e finalmente tutto è pronto.
- Ragazzi, a tavola! - urla mia madre.
- Un attimo, finisco qui e arrivo! - le rispondo.
Nino e Ohno passano dietro di me. - Se poi è insipido, che non si dica che è colpa mia! E anche la carne... io l'avrei cotta un pochino di più!
Prendo il vassoio, e mi dirigo verso la sala da pranzo. Li vedo, tutti e cinque, seduti davanti a me, e mi blocco. Sento che c'è qualcosa che dovrei dire, sento di dover rispondere a quei sorrisi, ma non ci riesco, perché l'emozione mi blocca.
Ci sono tante cose che vorrei che loro sapessero: sono stati la mia ancora di salvezza nei momenti in cui tutto sembrava perduto, la luce nell'oscurità, il sole nelle giornate di pioggia. Il solo vederli sorridere mi ha sempre messo di buonumore, in qualunque stato d'animo mi trovassi. Grazie a loro ho conosciuto ed incontrato persone meravigliose che sono poi diventate mie amiche, e condiviso nuovi momenti speciali con chi già avevo accanto. Posso dire con sicurezza che la mia vita è cambiata, dal giorno in cui li ho ascoltati per la prima volta.
Non riesco a spiccicare parola, ma sento gli occhi inumidirsi di lacrime.
- G-grazie... grazie.
È l'unica cosa che riesco a dire, mentre porgo loro il vassoio. Posso immaginare benissimo cosa dirà Nino dopo questa scenetta: “Sta piangendo... ma non c'è nulla da piangere, dai! È Natale, niente piagnistei!”. E, per giunta, mi sono resa ridicola davanti a tutti.
Invece, loro continuano a sorridermi, sinceramente felici di essere qui, come se la mia famiglia fosse la loro.
- Grazie a te - dice Sho, prendendo il vassoio. - Questa roba sembra deliziosa.
- C'è anche il dolce, vero? - domanda Aiba. Io annuisco.
- Non mancherà, di sicuro - dico.
Vado a sedermi al mio posto, e davanti a me trovo una ciotola piena di quelle che sembrano caramelle al lampone.
- Te ne ho messe un po' io, sono molto buone - mi dice Jun, sorridendo. Dal vivo è ancora più bello... è seduto accanto a mio cugino, il quale a sua volta è davanti a me, quindi siamo abbastanza vicini.
Prendo il cucchiaio, e assaggio quella strana pietanza. È dolce, ma in modo particolare: credo di non aver mai assaggiato nulla del genere.
Alzo gli occhi dal piatto, e vedo Jun alzarsi per scambiarsi di posto con mio cugino. Così, pochi secondi dopo, è proprio davanti a me. Mi sta osservando, sempre sorridente, e io mi sento arrossire.
Insomma, credo sia normale, no? È Jun Matsumoto che ti sta guardando, mica il vicino di casa!
- Ti piace? - mi domanda.
- Io... beh... sì! Sì, è molto buono! Oishii!
Poi, lui ride, ed è ancora più fantastico, sul serio, sembra proprio come appena uscito da un sogno....
- Ehi! Ehi! Sveglia, cuginetta! Ci sono i regali!
Apro gli occhi, e scopro di essere circondata dalle coperte. Tutto quello che stava succedendo fino a qualche secondo fa, scomparso. Tutto un sogno.
Salto giù dal letto, e vado nella sala assieme a mio cugino. Lì, sotto l'albero di Natale, un piccolo mucchio di pacchetti ci sta aspettando.
Dovrei essere triste, del resto quel sogno tanto bello era, appunto, solo un sogno, ma non ci riesco. Mentre mio cugino scarta il primo regalo, sorrido.
Grazie, penso, guardando verso l'alto.
Anche se non esattamente nel modo in cui avrei voluto, la stella cadente aveva esaudito il mio desiderio.
   
 
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