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Autore: Black_Neko    23/12/2011    2 recensioni
...Vi siete mai chiesti che cosa ha pensato L nei 40 secondi prima di morire? Che pensieri si possono avere, al ritmo di un cuore che batte in modo irregolare? Proprio quando si capisce che il proprio unico amico è anche colui che ti sta uccidendo??
...Prima fic su L&Light che scrivo... ^.-
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fibrillazione
Fibrillazione









Fic su L&Light.... :) Dedicata a M-kun, fan di Death Note... che però credo non si sia mai chiesto che cosa ha pensato L in quei fatidici 40 secondi prima di morire....

****

Tutum-tutum... Tumtum-tumtum... ... ...tumtumtum... 1,2....

Il mio cuore perde un battito, strano, poi accelera e lo recupera, è come se una morsa l'abbia imprigionato... sento una strana sensazione nel petto..

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 3,4...

Aritmia. Tachicardia. Fibrillazione.
Incredibile.... Sento i miei muscoli irrigidirsi per il timore.... d'altronde per quanto sia alto il quoziente intellettivo di n individuo, la paura dell'aldilà rimane sempre e comunque, essa è così radicata nell'animo umano che non basta la razionalità per scacciarla.
Anzi, si potrebbe dire che tra intelligenza e paura della morte vi è un rapporto di proporzionalità diretta.
Più intelligenza, più paura.
Infatti, più una persona è razionale, più non può credere a cose... stupide, irreali, prive di fondamento e di basi scientifiche come la fede... il paradiso...
Però poterci credere sarebbe un'autentica benedizione... potrei chiudere gli occhi, sorridere, sopportare l'agonia e attendere che le braccia immense di Dio mi cingano e mi cullino per l'eternità...

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 5, 6...

Invece io che cos'ho? Un freddo cervello, e basta.
Non avrò nessuno che mi abbraccerà e mi cullerà quando chiuderò gli occhi per sempre, come non ho avuto nessuno che mi ha abbracciato e cullato in questa vita.
Ma chi è causa dei suoi mali pianga sè stesso.... è colpa della mia scarsa capacità di relazionarmi e del mio QI anormale, se le persone che ho incontrato mi sono scivolate addosso come goccioline d'acqua, se non sono riuscito a suscitare in loro un sentimento d'amore o d'amicizia, ma solo una sorta di timore mischiato a rispetto....
La stessa sensazione di quando si osserva un possente leone.... bello, forte, potente, ma... lontano, e assolutamente inavvicinabile....
Da isolare....
L'unica persona che consideravo amica è probabilmente quella che mi sta uccidendo.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 7,8...

Ricordo la prima volta che l'ho visto. Era immortalato in una fotografia, infilata in una pila di scartoffie. Era la piglia di documenti e fascicoli riguardanti i componenti del corpo di polizia.
Signor Yagami. Sposato. Due figli.
Ed eccolo lì.... Raito, studente, brillante, eccezionale, intelligentissimo.... e per di più atletico, e anche figo. Forse proprio per queste ultime due caratteristiche all'inizio avevo sottovalutato la sua intelligenza.
Poi mi sono dovuto ricredere. Cazzo, se ho dovuto!!
Una vera bomba, un vulcano di idee, una logica spiazzante quasi quanto la mia.... o forse più della mia, visto che ora io sto morendo e lui è ancora vivo e impunito...

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 9,10...

Raito.... così perfetto, ma anche così tremendamente orgoglioso, freddo, spietato, desideroso di primeggiare sempre e comunque... Quegli occhi color castagna, capaci di incantare qualsiasi ragazza, e anche qualche ragazzo, capaci di sorridere e trasmettere un'assoluta sensazione di fiducia.... li ho visti più volte mutare in mia presenza e diventare come ghiaccio.
Duri come pietre, facevano paura.
Sì, ora posso anche ammetterlo, tu mi hai fatto paura, Raito.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 11, 12...

La prima occhiata di questo tipo me la scoccasti quel giorno all'università.... il giorno del discorso...
Eri seduto, tutto impettito, avvolto nel tuo completo elegante nuovo, forte del fatto che credevi di essere stato migliore all'esame di ammissione, e tutti ti guardavano.... Tu facevi finta di nulla, ma godevi dei loro sguardi pieni d'ammirazione, io lo sapevo.
-Yagami Raito!- ti chiamò il preside, e tu ti alzasti, dritto come un soldatino, per andare a declamare il tuo discorso.
-Ryuzaki!-.
Mi alzai anche io, con la mia postura strana e molto storta, buffa, con addosso una maglia almeno tre taglie più grandi della mia e i pantaloni della tuta, scalzo.
Tu mi fissasti, dapprima sorpreso.
Ma come? Qualcuno era stato bravo come te?
Poi il tuo sguardo mutò in odio. Ero diventato il tuo rivale, dovevi superarmi, essere più intelligente di me, più bravo di me... uno così trasandato non poteva certo essere superiore a uno perfettino come te.
Il tuo discorso era bellissimo, ovviamente. Il mio consisteva in due parole biascicate.
Non sono mai stato bravo a parlare in pubblico, e mi rendevo conto che eravamo come giorno e notte lì affiancati sul palco di legno.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 13, 14...

Io ovviamente ero interessato a te perchè eri un sospettato.... dovevo avvicinarmi a te per scoprire qual'era la tua morale, quanto erano vaste le tue conoscenze, come la pensavi su certi argomenti, e ovviamente, dovevo cercare in te atteggiamenti sospetti.
Tu eri cordiale, coerentemente all'immagine di te che presentavi in pubblico, ma nei tuoi atteggiamenti nei miei confronti vi era una certa aggressività. Ovviamente non mi sopportavi.
Io dovevo per forza essere invadente e tu non lo sopportavi.
Però, più scoprivo più mi rendevo conto che eri una persona assolutamente sospetta, capace di compiere azioni malvagie, senza scrupoli... ma una parte di me si rifiutava di crederlo, perchè vedevo in te una persona affine a me.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 15, 16...

Non so esattamente quando sia mutato il mio atteggiamento, ma improvvisamente mi sono reso conto che più che indizi della tua colpevolezza cercavo prove per dimostrare la tua estraneità al caso kira.
Avevamo schemi di pensiero così simili... e chiacchierare con qualcuno che riusciva a capirmi talvolta meglio di quanto non riuscissi io stesso era estremamente piacevole.
Ci incontravamo sempre più spesso al bar della facoltà, e i nostri discorsi, con il passare dei giorni, si allontanavano sempre più dalle indagini, dalla scuola, dalle lezioni, per avvicinarsi ad ambiti più personali.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 17, 18...

Anche tu sembravi sinceramente divertito, in certi momenti...
Prendevi una tazza di caffè con il latte e un cornetto alla crema. Prima bevevi, poi mangiavi. Una volta lo zucchero a velo sulla brioche ti si posò sopra le labbra, formando i "baffi", e io ridacchiai, vedendoti così...
Eri buffo, e ti guardavi attorno, confuso dal mio sorriso, non capivi perché fossi così divertito.
Sembravi così umano, mentre guardavi a destra e a sinistra, e i capelli lisci e ben pettinati ti finivano davanti agli occhi, il volto atteggiato in un'espressione di pura confusione, e i baffetti bianchi di zucchero polveroso ancora sopra le labbra.
Più ti conoscevo e più perdevi i connotati della "statua di marmo", ti ammorbidivi e diventavi umano, sempre più simile a me,.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 19, 20...

Anche in questi miei ultimi secondi, sono fermamente convinto che in certi momenti tu non stessi fingendo.... la freddezza non può spingersi così oltre. E credo anche che io sia arrivato a conoscerti molto meglio che chiunque altro sulla Terra.
Anche perchè più la mia percentuale di convinzione della tua colpevolezza aumentava, più io cercavo espedienti per discolparti, fino ad arrivare al punto di legarti a me nel senso letterale del termine, ammanettandoti e legandoti a me.
Ovviamente non l'avrei mai ammesso, ma ti consideravo un amico! Per chi altro si può fare una cosa del genere?
In quel periodo siamo stati vicini come non mai... Qualche bocca maliziosa e malevola potrebbe addirittura sussurrare "convivenza", e in effetti è stato così.... è stata una convivenza forzata.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 21, 22...

Ovviamente all'inizio tu urlasti e protestasti, ma poi accettasti.
Confesso che fu difficile, dovevamo fare tutto insieme, ma non sempre era possibile, e dovevamo organizzarci bene. La prima volta che dovemmo fare la doccia fu terribilmente imbarazzante, per esempio.
Fissammo per almeno mezz'ora la vasca da bagno, imbarazzati, rossi fino alle punte dei capelli, per poi deciderci a fissare una tenda e a lavarci a turno. Soluzione abbastanza scomoda.
Per non parlare della prima notte... era chiaro che dovevamo dormire insieme, nella stessa camera e nello stesso letto, la catena era troppo corta per poterci permettere di dormire in due letti singoli.
Appena lo venne a sapere Misa per poco non mi picchiò. Urlò, si scompigliò i lunghi capelli biondi, e per tutta la notte continuò a chiamarti, Raito, ogni 10 minuti per sapere se io ti avessi violentato.
Tutt'ora credo che quella ragazza sia completamente fuori di testa.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 23, 24...

Ovviamente in una così stretta convivenza obbligata non potevano mancare tensioni, portate all'estremo per colpa del doverci sopportare a vicenda 24 ore su 24.
Essendo tutti e due tipi impulsivi ed emotivi -anche se nessuno dei due lo ammetterà mai- passavamo facilmente alle mani. Come quella volta che litigammo per un'inezia, un programma televisivo, credo.
Tu mi afferrasti per il colletto, io mi liberai tirandoti silenziosamente un calcio alla gamba. Ti spostasti all'indietro, trascinandomi inevitabilmente con te, e poi mi assestasti un pugno sulla guancia, al quale risposi prontamente con un calcio nello stomaco.
Anche se sembro magro e fragile sono abbastanza forte.
Ci guardammo, entrambi ansimanti. Io mi lanciai nuovamente all'attacco, sferrandoti un calcio tra le costole, e tu mi spingesti via dandomi un colpo al collo.
Cademmo, strattonandoci le braccia e facendo rumore. Solo in quel momento accorsero per separarci: eravamo entrambi malconci, e nei giorni successivi comparvero dei lividi violacei sui corpi di entrambi.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 25, 26...

Fortunatamente i brutti momenti non erano frequenti, e le nostre giornate trascorrevano tranquillamente. Facevamo cose.... normali. Guardavamo film, mangiucchiavamo patatine, snack, dolcetti, passavamo ore sul tappeto a giocare a majiong, a carte e a giochi di logica, leggevamo fumetti, giornali, libri.
Certamente ci occupavamo anche del caso Kira, ma io cercavo, in tutta sincerità, di pensarci il meno possibile. Forse perchè quando non lavoravo, quando la mia unica preoccupazione era il riuscire a far stare più zollette di zucchero che potevo nella tazza del the o che cosa avrei potuto fare dopo, mi sentivo un ragazzo qualsiasi, mi sentivo normale.
Era bello poter dedicare intere mezzore, allietate da scoppi di risa, a scegliere quale torta ordinare.

 Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 27, 28...

Eccolo, è giunto anche il dolore, i battiti saltano e riprendono...
Non credevo che la fine fosse così.... di certo non credevo che avrei rivisto tutta la mia vita... però...
Boh, a dir la verità non mi ero mai immaginato come sarebbe stato pochi secondi prima di morire... c'è forse qualcuno che ci pensa?

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 29, 30...

Lo so, sono convinto che tu sia stato sincero con me, almeno ogni tanto, m aputroppo ora, ovviamente troppo tardi, mi sono reso conto che la tua vera natura non è quella morbida e umana, ma quella della "statua".... non perfetta, non di marmo, ma di fredda e nera ossidiana, incapace di trasmettere calore e di essere penetrata dalla luce.

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 31, 32...

Respiro affannosamente, e mi viene quasi da piangere... Non voglio... no, non ora, almeno.... ci sono ancora tante cose cose che devo fare che devo dire.... ai miei collaboratori, a te, caro Raito!
Ma che sto facendo? Mi sto facendo prendere dall'angoscia? Proprio io?
No!

Tumtumtum-tumtumtum.... tu-tumtumtum.... ....  ...tumtum-tumtumtumtum... 33, 34...

Ora lo so.... tu sei spietato... il mio cuore cerca di lottare, si contorce, batte forte... è un processo naturale chiamato fibrillazione, è il più animalesco tentativo di aggrapparsi alla vita...
Ma non so come, so che sei stato tu a causarlo.

Tumtumtum ... tumtumtum.... tu-tumtumtum.... tumtum-tumtumtumtum... 35, 36...

Forse un pezzetto della colpa è anche mia. All'ultimo ero convinto al 99,9% che tu fossi Kira, ma ancora speravo che non fossi tu, o che almeno.... avresti smesso di uccidere, o che.... mi avresti risparmiato.
Ma perchè avresti dovuto?

Tum...tumtum-tumtumtum.... tutum-tumtumtum.... ... ...tumtum-tumtumtumtum... 37, 38...

 'fanculo alla razionalità!
In questo caso non era coinvolto solo il mio cuore, ma anche i miei fottuti sentimenti....

Tumtumtumtutmtutm...... tutmtutmtutmtum .... tumtum.... .... ............  39, 40...

-Raito?-
-Si?-
-Sei il mio unico amico...-

****

E pensare che volevo scrivere una storia non introspettiva, con passaggi investigativi e una certa dose di azione!!

Neko
   
 
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