23/12/2011
1 recensioniSo this is Christmas
Afferrò il telecomando dal tavolino accanto al divano su cui era seduto e spense con decisione il televisore, mentre sbuffava tutta l’indignazione che portava dentro di sé ormai da un po’.
Guerre, discriminazioni, assassini.
E’ già Natale, sta per iniziare il nuovo anno. E cosa è cambiato?, pensava.
Niente, e non cambierà mai niente.
La gente è troppo egoista e strafottente per pensare a ciò che non la riguarda.
Intanto il mondo va a rotoli e nessuno muove un dito; anzi, nessuno sta proprio a guardare.
Si dice che il Natale sia la festa della nascita di Gesù, no? Che sia un giorno di pace, giusto?
Io però non credo che tutti, tutti quelli seduti attorno ad una tavola imbandita a dovere e con sopra un bel tacchino arrosto fumante, ecco, io non credo proprio che tutti questi si ricordino della gente che soffre.
La religione mi ha causato non pochi problemi in passato, è vero, ma diamine!, io queste cose le penso.
Io penso alle discriminazioni nei confronti dei neri e dei gialli.
Io penso agli avidi e infelici ricchi menefreghisti e ai poveri che non sanno come sarà l’indomani ma che intanto sorridono e godono del presente.
Io non mi limito a guardare dei vecchi film natalizi o a stringere la mano ad un Babbo Natale per strada, al Times Square; e non lo faccio perché so che il senso di questa così tanto pubblicizzata festa non è questo, non è quello che cercano a tutti i costi di farci credere.
Mimi insisteva così tanto quando ero piccolo che alla fine l’ho capito anche io.
Il Natale è l’unico giorno in tutto l’anno in cui il mondo deve riposarsi, e perché no? Riflettere anche.
E’ l’unico giorno in cui devono esserci solo sorrisi, niente lacrime.
L’unico giorno in cui un bianco può e deve stringere la mano ad un giallo, o baciare sulla guancia un nero.
L’unico giorno in cui un ricco può fare del bene per un povero.
Un giorno in cui la speranza deve essere massima, in cui possiamo credere di poter davvero fare qualcosa per il mondo.
La speranza. Cosa siamo noi, senza la speranza? Niente, assolutamente niente, il nulla più assoluto.
Ed io? Io che sto pensando tutto questo mucchio di cose fantastiche, che posso fare per farmi ascoltare dal mondo intero, senza esclusioni e distinzioni per razza e fede? Che posso fare per diffondere la speranza?
Dopo un veloce istante di riflessione, John Winston Ono Lennon balzò in piedi, trionfante.
«So cosa fare! Yoko, Yoko! Un foglio e una penna, presto! Io vado a preparare il nastro!», esclamò mentre correva verso il piccolo studio del suo appartamento.
Jingle Bells, Jinglle Bells, Jingle Bells Rock... :D
Buon pomeriggio, bella gente, come state? :)
Io credo che non potrei essere più gasata di così *__*
Ma non sto qui per questo.
L'idea mi è venuta la scorsa notte, poco prima di addormentarmi, ma diciamo che è come se l'avessi scritta di getto poco fa.
Non so nemmeno io cosa sia esattamente, anche perchè mentre scrivevo mi sono accorta del fatto di poter rispecchiare una parte del mondo di oggi, non trovate?
Ad ogni modo, penso che la canzone di John sia la migliore canzone natalizia di sempre <3
Ed è ringranziandovi per essere passati e augurandovi delle buone feste che vi lascio...
A presto! <3
Alan