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Autore: Gwen Chan    23/12/2011    4 recensioni
C'era stato un tempo in cui Grecia antica era una bambina allegra e curiosa, colma di domande e in perpetua ricerca delle risposte. Passava le giornate con gli occhi persi nel cielo e si domandava chi avesse acceso il sole.
Da piccina i miti sugli dei, che le avevano raccontato per farla stare buona, l'avevano saziata finché la fame di conoscenza non l'aveva riassalita.
"Da dove viene il mondo?". La ragazza tirò la tunica di Talete.

Breve raccolta sperimentale di drabbles basate su vari aneddoti filosofici, in cui ho cercato di unire due mie passioni: Hetalia e la somma Filo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La F&N production'
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Friedrich Hegel

A volte Prussia assisteva, seduto all’ultimo banco, alle frequentatissime lezioni del filosofo di Stoccarda, pur non ascoltando molto, tranne in rari momenti quando il suo udito si destava.
Quando veniva esaltato come somma manifestazione dell’Assoluto, ad esempio.
E gli studenti dovevano fare uno sforzo per rimanere attenti mentre dalle retrovie proveniva uno sghignazzare sommesso. E di ciò, Gilbert, non poteva che compiacersi. In fondo, dai, stava attento e aveva sempre qualche appunto da fare a Friedrich.
A fine lezione lo prendeva da parte e gli sussurrava.
“A proposito della filosofia come civetta… non trovi che i pulcini sarebbero più adatti?”

Giacomo Leopardi

“Fratellone, perché mi fissi così?”
"Zitto, bastardo.”
Feliciano emise uno squittio spaventato, accompagnato da un balzo per evitare l'oggetto non identificato che il fratello aveva lanciato.
“Lovi, parlia-“
“Zitto, un altro giorno con quello lì e ci rimetto le penne! Perché hai permesso a Centro di mandarlo a Napoli?”
“Sembrava triste... ”
“Non è un buon motivo per farmi venire un esaurimento nervoso. Eccolo che arriva!”
Una figura storta e smunta fece capolino. "Signor Vargas, i suoi cittadini sono ridicolmente allegri. Le chiederei di riportarli sulla via della verità."
Lovino si bloccò, indeciso su dove scatenare la sua rabbia. Feliciano scappò.

Giovanni Gentile

Osserva la propria immagine distorta sulla superficie argentea della pistola.
"È proprio necessario?"
"Certo. Idiota. Soprattutto lui."
Nord Italia sospira. Sarà che non è mai riuscito a uccidere a sangue freddo. Tenta di offrire l'arma a Lovino, ma questi la respinge.
"È compito tuo." spiega.
Si rigira la pistola fra le mani, incapace di alzarsi dal muretto dove si è fermato.
"Pensa a che cosa abbiamo dovuto sopportare. Pensa che lui è la mente."
"Potrebbe salvarsi."
"Ha già avuto la sua occasione."
Era inevitabile, era stato un'onta, la loro era una vigliaccheria.
Giovanni apre la porta, uno sparo, poi nulla.

Baruch Spinoza

Portogallo, David e Olanda erano bloccati in un intreccio di sguardi. Un'accesa discussione li impegnava; il fulcro della suddetta, chino su un bancone, lavorava assorto nei suoi pensieri. “Parlaci tu, David!” lo pregò Portogallo, preoccupata.
“La comunità l'ha escluso. Non è di mia competenza.”
La giovane si rivolse a Olanda, ma prima che aprisse bocca, la nazione aveva già alzato una mano in segno di diniego.
“È inutile, Portogallo. Perché non provi tu?”
La Nazione si strinse nelle spalle.
“Ecco le vostre lenti, signora.”
Baruch interruppe le sue riflessioni. Sebbene l'avesse cacciato, ancora si angosciava per lui.
Stai attento, Spinoza.

Talete

C'era stato un tempo in cui Grecia antica era una bambina allegra e curiosa, colma di domande e in perpetua ricerca delle risposte. Passava le giornate con gli occhi persi nel cielo e si domandava chi avesse acceso il sole.
Da piccina i miti sugli dei, che le avevano raccontato per farla stare buona, l'avevano saziata finché la fame di conoscenza non l'aveva riassalita.
"Da dove viene il mondo?". La ragazza tirò la tunica di Talete.
L'uomo scosse la testa. “Dal caos,”
“Intendo da dove viene veramente.” insisté.
“Non lo so... Ci penserò, piccola.”
E da lì tutto ebbe Inizio.

Charles Darwin

Soppesò il volume fra le mani. Data la mole, un tiro ben assestato avrebbe fatto spuntare un bernoccolo degno di questo nome sulla fronte di una certa rana, che da mezz'ora rideva.
“Fuck, France!” sibilò Arthur. La risata del francese, accompagnata persino dal cliché del pugno sbattuto sul tavolo, risvegliavano i suoi istinti omicidi.
“Scusa, ma è troppo...”
Non riuscì a terminare la frase e fu colto da un nuovo attacco di risa.
“Scimmie...adesso si spiega il motivo di quelle sopracciglia anormali.” proseguì, con le lacrime agli occhi.
Quella sera, Charles dovette fare i conti con un'Inghilterra parecchio incavolato.

Note: è il fatto di essere finalmente in vacanza che mi fa quest’effetto.
Sopportatemi. Non c’è una logica nell’ordine delle drabbles. Anzi c’è: il mio gusto personale. Non che sia pigrizia, ma credo che se mi mettessi a spiegare verrebbero le note d’autore più lunghe delle drabbles, quindi sono qui, disponibile a tutte le vostre domande.
Probabilmente sarà l'inizio di una nuova serie.
Portogallo è una ragazza perché mi baso sugli schizzi di Himaruya.
Un’ultima cosa: David è il nome del mio OC Israele, visto che Baruch Spinoza era ebreo.
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