Tutto dedicato alla mia Roxanne.
 

Mike era terribilmente nervoso, la cravatta gli stringeva il collo e –per la prima volta- si sentiva in imbarazzo davanti a tanta gente.
E se gli avesse detto no? E se non si fosse presentata?
Mike continuava a ripeterlo cercando di capire perché Roxanne non era ancora arrivata. Vide Billie alzarsi dalla prima fila e avvicinarsi a lui.
Poggiò la mano sulla spalla dell’amico e poi gli disse “Ehi tranquillo Mike, la sposa porta sempre un po’ di ritardo.”
Cercava di calmarlo, ma l’unico pensiero di Mike era che la sua Roxanne se n’era andata.
Che poi cos’erano 10 minuti di ritardo di fronte a quello che si sarebbero giurato oggi?
Quando il portone della chiesetta s’aprì ed entrò la sposa, il cuore di Mike perse alcuni battiti. Il primo pensiero che attraversò la mente dello sposo era che la sua Roxanne era bellissima.
Gli occhi chiari accompagnavano perfettamente la carnagione chiara della ragazza e i capelli scuri, raccolti, spiccavano in mezzo al vestito bianco e alla pelle chiara. Non era una di quelle ragazze da toglierti il fiato (oh e Mike se le poteva permettere contando solamente sulla sua fama), ma Mike l’amava per quello per era e per lui era la cosa più importante.
Roxanne avanzò sul tappeto che portava all’altare con il cuore a mille, con le gote rosse e con la felicità di una bambina in un negozio di caramelle. Mike non era da meno, anche il suo cuore andava a mille, anche lui era felice e anche lui era emozionato come non mai.
Il bassista aveva sempre pensato che l’emozione più grande era quella di salire sul suo palco, di sentir urlare il suo nome, di sentire cantare le sue canzoni, ma si ricredette quel giorno pensando che quell’emozione era la migliore, pensando che quella era la miglior cosa che gli potesse accadere.
Roxanne era finalmente davanti a lui e il prete iniziò a parlare. Il bassista vedeva solo lei, si scordò del centinaio di amici e parenti seduti in sala. Sì, se la stava per sposare.
“Sì, lo voglio.”
Pronunciare quelle 3 parole fecero uno strano effetto a Mike, un misto di felicità e paura che non sapeva spiegare. Era sicuro di quel sì, ma in un secondo gli passarono tutti i lati negativi e i problemi che avrebbe portato il matrimonio.
Mike, perché ti fai così tante seghe mentali? Si chiese
“Sì, lo voglio.”
La voce di Roxanne fece rinvenire Mike dallo stato di catalessi in cui era caduto.
“E adesso vi dichiaro marito e moglie. Puòbaciare la sposa.”
E Mike non vedeva l’ora di farlo, sì perché lo voleva fare dal primo momento in cui la vide in abito da sposa. Pensò a quanto fosse bella e poi la baciò fra gli applausi degli invitati.
Finalmente era la sua Roxanne, era sua moglie e lui era suo marito, il suo Mike.
E nessuno gliel’avrebbe tolta, nessuno gliel’avrebbe rubata.
Era sua, sua e basta.