La sveglia sul comodino suona, segna le sette e dieci, la spengo immediatamente.
Non ho chiuso occhio tutta la notte, le lacrime che mi ragavano il volto non me lo permettevano.
Sento ancora gli occhi gonfi, non so se la causa sia il sonno o tutte le lacrime versate sul cuscino senza alcun motivo valido.
Mi alzo, e un forte mal di testa mi fa barcollare, mi appoggio all'armadio e cerco di riprendermi. 
Sento le forze venirmi meno, sorrido soddisfatta, quasi come se fosse un traguardo, ma purtroppo non perdo i sensi.
Fisso la mia immagine riflessa sullo specchio, sul mio viso si disegna una smorfia di disgusto.
Le occhiai sono sempre più profonde, la pelle sempre più cadaverica. 
Dio sono ridotta propio male.
Sto per afferrare la piastra quando improvvisamente tutto comincia a farsi più offuscato, perdo dinuovo l'equilibrio e cado addosso al lavandino come un peso morto.
- Holly tutto bene li dentro..? - sento dire da mia madre che senza neanche bussare entra dentro nel bagno sollevandomi di peso.
Perchè cazzo non ho chiuso quella fottutissima porta a chiave?
- Ma guardati tesoro, devi mangiare qualcosa altrimenti non hai abbastanza energie per affrontare la giornata.
- Mamma....... non mi sento per niente bene oggi. Forse è meglio se resto a casa. 
- No, tu a scuola vai perchè non devi perdere neanche una lezione sennò non ricuperi più lo sai...
Certo mammina, farò la brava bambina e andrò dritta a scuola come dici tu.
Ma vaffanculo mamma. 
Esco dal bagno senza guardala il viso, predo dei leggins neri dal cassetto un paio di stivali marroni e una felpa grigia.
Afferro la cartella ed esco di casa come un fantasma.
Cammino distratta guardando nel vuoto. 
Arrivo davanti la fottutissima scuola, non guardo nessuno, cammino dritta per la mia strada, come se esistessi solo io in questo corridoio.
- Holly! 
No merda, nono. Quella piattola di Carly.
- Hei Carly.- dico senza entusiamo.
- Hai sentito l'ultima? E' arrivato un nuovo ragazzo. Magari è un figo da paura e con lui riesco a far ingelosire Alex! Che ne dici? 
- Si magari...- dico senza aver ascoltato neanche una sola parola di quello che mi ha appena detto.
- Vabbe, ciao Holly ci vediamo all'uscita.
La saluto con un sorriso sforzato mentre lei se ne va danzando.
Salgo le scale che portano alla mia aula, entro in classe senza salutare nessuno e mi siedo al mio posto, sento le ossa farmi male al contatto con il legno freddo, ma cerco di ignorare quel lieve dolore.
Perfetto, altre sei ore e 'sto inferno finisce.
Alla seconda ora il sonno arretrato comincia a farsi sentire, sento le palpebre pesanti come macigni.
La testa mi cade letteralmente sul banco. Sento addosso lo sguardo proccupato della mia compagna di banco.
- Holly, secondo me dovresti scendere giù in infermeria, non hai un bell'aspetto......
Sai secondo me dovresti farti un pacco di cazzi tuoi e stare zitta.
Sento che è a disagio. Perciò mi limito ad annuire, e chiedo alla prof se posso scendere, ovviamente mi risponde di si, così mi volto verso Veronica, la mia compagna di banco, e noto che mi sta fissando il polso sinistro, abbasso lo sguardo anchio e solo ora li vedo. I tagli.
Li copro velocemente con la manica della pelpa, me ne ero completamente dimenticata cazzo!
Evito di guardarla in volto e mi dirigo lentamente verso la porta della classe.
I miei occhi mi giocano brutti scherzi, comincio a vedere tutto a puntini bianchi, vado a sbattere contro lo spigolo di un banco ma mi riprendo subito.
Scendo la prima rampa di scale, ma sento le forze venirmi sempre meno, la seconda...... perchè cazzo devo stare propio al terzo piano? 
Sento gli occhi rotearmi all'indietro, improvvisamete mi ritrovo il pavimento freddo sotto la guancia. Provo a riaprire gli occhi inutilemente, e cado sempre più giù, nel fondo......


- Hei....si brava così, apri gli occhi. Tutto ok?
Fisso l'angelo sfocato davanti a me, e sorrido consapevole. 
- Finalmente...- sospiro senza smettere di sorridere.
- Finalmente cosa?- L'angelo davanti a me sbotta a ridere guardandomi con occhi dolci.
- Non mi avevano mai detto che in paradiso ci fossero angeli così così carini. - ammetto richiudendo gli occhi per godermi a pieno quell'istante di felicità.
L'angelo ora ride ancora più forte, una risata degna di un angelo, penso.
- Ma non sei morta! Sei solo svenuta. Ora va meglio?
- COSA?!?!?!?!?!- grido spalancando improvvisamente gli occhi. - Allora tu non sei un angelo?- credo che mi abbia preso per pazza perchè mi guarda con aria di sorpresa.
- No, non sono un angelo, io sono Justin Bieber. - e mi sorride ancora.
- OH MERDA...

 

my space; 
salve ragazzuole.
eccomi tornata con una nuova storia.
Per chi stia aspettando il terzo capitolo di Devil or Angel.
Devo dirvi che ho il blocco dello scrittore (?) prima o poi capita a tutti ç_ç  
vi giuro vorrei continuarlo e prima o poi lo farò, promesso.
Riguardo a questa storia devo dirvi, che la protagonista è ispirata alla me di un anno fa.
e ci saranno davvero tanti colpi di scena, eheh.
non vi dico niente tanto :)
IN QUANTO A VOI, RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE! ♥