Film > Re Leone
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Autore: TTB Kun    24/12/2011    0 recensioni
Salve a tutti!, Mi sono appena iscritto e volevo farvi leggere la mia prima Fanfic, l'ho scritta qualche mese fa, ora al mio attivo ho 2 fanfic lunghe e un oneshoot.
Questa mia prima Fanfic è composta da 12 capitoli, l'imput è banale, banale banale, un seguito diretto del re leone 2, non ho voluto uscire dai canoni di quello che viene mostrato nei due film quindi non ci saranno personaggi semiufficiali come kopa, tojo o malka, solo i personaggi presenti nei film, più qualche (pochi) personaggio mio originale. come genere ho spaziato un po, ho fatto parti drammatiche, parti di azione e parti comiche
Voglio pubblicarla qui perchè vorrei vedere la mia storia giudicata da più persone possibile^^
detto questo spero che vi piaccia, posto un capitolo al giorno così non finisco subito.
BUONA LETTURA
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Ombra

 

Quello stesso giorno, in un regno confinate chiamato: “Le terre del vento”, un leone stava pattugliando i confini del proprio territorio. era un leone grosso e forte, il manto era di un grigio scurissimo tanto da sembrare quasi nero, e la folta criniera era cupa come il cielo di una notte senza luna.

Il suo corpo era segnato da varie cicatrici, ricordi di battaglie passate, ma ciò che più saltava all’attenzione erano i suoi occhi. Due occhi verdi e penetranti che facevano gelare il sangue con un solo sguardo.

Poco distante da dove si trovava il leone, scorreva un fiume che segnava il confine con le terre del branco di Simba. Il fiume si era particolarmente ingrossato quel giorno a causa del temporale abbattutosi poche ore prima sulla zona. Ormai aveva smesso di piovere da un po’ e la corrente cominciava a diminuire. Su una piccola riva, non molto lontana dal leone, si trovava svenuta priva di sensi una leonessa.

Il leone, mentre completava il suo giro di perlustrazione, la notò e le si avvicinò. La leonessa respirava ancora, ma ciò che colpì maggiormente il leone fu che quella leonessa era una sua vecchia conoscenza.

Decise di caricarsela sulle spalle e portarla fino alla grotta dove viveva il suo branco, era una caverna abbastanza grande che si affacciava su una piccola radura protetta da alcuni alberi.

Arrivato all'entrata, una leonessa si avvicinò e cominciò, con tono di rimprovero, a tempestarlo di domande: - Chi è? Non fa parte del nostro branco! Perché l’hai portata qui? Non è già abbastanza difficile dover cacciare solo per noi? Ora accogliamo anche i vagabondi? Nuove bocche da sfamare!- Il Leone rispose in modo calmo ma guardandola con uno sguardo terrificante - Non sono affari che ti riguardano! Voi dovete pensare solo alla caccia! Se non vi va bene ciò che faccio potete sempre cercare di mandarmi via, ma sapete bene qual’è stata la fine del vostro vecchio re-

La leonessa rimase terrorizzata da quelle parole e dallo sguardo del leone, ma per sua fortuna, una volta finito di parlare, il cupo interlocutore si allontanò da lei.

Si diresse verso il punto più riparato della grotta, e lì depose su di un giaciglio la leonessa ferita che portava in spalla. Proprio in quel momento cominciò a riprendersi.

Non riusciva a capire dove si trovasse. Non ricordava come ci fosse arrivata. All’inizio l’ambiente era sfocato, la prima cosa che riuscì a distinguere fu un ombra e due occhi verdi. 

-Scar?... Sei tu? Allora, sono veramente morta...-

-Che cosa stai blaterando?- rispose il leone. La voce che la leonessa aveva sentito non era quella di Scar, però gli era comunque familiare, dopo qualche secondo riuscì a mettere a fuoco l’ambiente ed in fine lo riconobbe. -Kijani! Brutto bastardo! Sei tu! Come osi farti vedere ancora dopo quello che mi hai fatto!- La leonessa provò ad alzarsi in piedi, ma appena mosse la zampa posteriore destra avvertì un dolore insopportabile che la fece gridare di dolore. Il ruggito era talmente forte che persino gli animali distanti dalla caverna in cui si trovava riuscirono a sentirlo.

-Stai calma Zira, ti ho trovata priva di sensi in riva al fiume e ti ho portato qui. Devi avere una zampa rotta. Sarà meglio che non ti muova, a meno che tu non voglia ritrovarti peggio di quanto tu non stia già. Se continui a muoverti l'osso potrebbe perforarti la carne-

-E dove mi avresti portata? Già una volta mi hai usata e poi mi hai abbandonata! Sei un vagabondo, tu non hai una casa!-

-Ahahah!- rise Kijani in maniera decisamente inquietante -Non sei aggiornata mia cara. Ho smesso di essere un vagabondo molto tempo fa. Ero stufo di vagare e dover lottare per trovare del cibo, mi sarei preso un regno con la forza. Ho trovato questo branco ed ho deciso che doveva essere mio, così ho affrontato il re e l'ho ucciso. Mi sono impossessato del suo territorio, ed ora sono io che detto legge qui!-

Kijani salì su di una sporgenza da cui poteva vedere tutta la grotta , si coricò e iniziò a giocherellare con un osso, e senza degnare di uno sguardo Zira le chiese: -E a te? Che è successo? A giudicare dallo stato in cui ti ho ritrovata... non devi aver passato un bel periodo...-

Zira fece mente locale poi iniziò a parlare. Gli raccontò di quello che successe dopo che lui l’abbandonò, di come fu esiliata dal regno, di Simba, del suo piano per riconquistare il potere, e di come il suo branco ed il suo stesso figlio l’avessero tradita.

-Che storia terribile... mi dispiace tanto mia cara Zira- disse Kijani senza però dare l’impressione di pensare veramente ciò che stava dicendo. Poi saltò giù dal suo giaciglio e le si avvicinò - E questo Simba? Mi sembra un tipo piuttosto interessante, forse dovrei conoscerlo...-

-E per quale motivo vorresti conoscerlo?- gli chiese Zira.

Sul volto di Kijani comparve uno scuro sorriso -Sembra forte, quindi voglio affrontarlo ed ucciderlo per prendermi il suo branco!- e mentre parlava spezzò con una sola zampa l’osso con cui stava giocando.

Sentendoglielo dire sulla faccia di Zira comparve un ghigno malefico: - oh bhe, allora vuoi la stessa cosa che voglio io: la morte di Simba! In questo caso posso esserti utile. Conosco alcune cose su di lui e sul suo branco che potrebbero servirti...-

Detto questo scoppiò a ridere facendo rabbrividire tutte le leonesse del branco di Kijani. -E poi oltre a Simba potrai finalmente fare la conoscenza di tuo figlio...-

Kijani si avvio verso l’esterno della grotta fermandosi poco prima di varcare l'uscita, voltando leggermente la testa disse con voce terrificante: -Ohhh non vedo l’ora!- poi uscì dalla grotta ridendo sotto i baffi.

  
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