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Autore: nueblackcrowfriend    24/12/2011    5 recensioni
Eroi e malvagi di World of Warcraft si radunano per festeggiare il Natale... cosa succederà?
Riusciranno a restare almeno una serata senza litigare (e senza distruggere la sede della Blizzard)?
O andrà a finire tutto quanto a schifio?
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Festa di Natale per tutti i protagonisti della saga di Azeroth!

Erano presenti tutti i personaggi, anche quelli che nella storia ufficiale erano defunti da tempo.

Unici mancanti all’appello erano Bolvar (tenere al guinzaglio il Flagello non è una cosa da cui ti puoi assentare, cosa credi?) e Deathwing (anche perché l’ultima volta che si era fatto un giretto da quelle parti il mondo aveva rischiato di esplodere ed implodere contemporaneamente, quindi…).

Ognuno si divertiva come poteva.

Medivh girava appoggiandosi al bastone e elargendo perle di saggezza criptiche che lasciavano gli interlocutori più rintronati che altro.

Thrall faceva da guida al giovane Baine Bloodhoof.

Sylvanas e Varimathras se ne stavano seduti al bancone del bar a lanciare occhiatacce a quelli a cui la vita era andata meglio (quindi più o meno tutti).

Il casino scoppiò quando Garrosh cominciò a fare lo spaccone come suo solito; all’improvviso, una manona emerse da dietro di lui e gli strappò Ululato di Sangue.

Garrosh: chi osa…?

Si trovava davanti a quel bestione del suo defunto padre.

Grom: figlio degenere! Io mi sono fatto esplodere in faccia un Signore della Cripta per liberare l’Orda dalla sete di sangue e tu che casini mi combini?

Garosh: padre, io…

Grom: taci, brutto disgraziato! Io ti anniento!

E dicendolo, la maledizione del Sangue di Mannoroth si riattivò, facendo diventare il Mastro d’Arme due volte più grosso e tre volte più muscoloso, oltre che rosso di pelle.

Grom: vergogna e disonore sul nome degli Hellscream! Vergogna e disonore!

E mentre i due erano alle prese con questa piccola lite di famiglia (chiamiamola così, per usare un eufemismo), spostiamoci al tavolo dove sedevano loro.

Sì, loro.

Parlo…

… dei CATTIVI!

Quali oscure macchinazioni avranno in mente queste diaboliche entità, queste forze votate al Male e alla distruzione che nessun campione di Azeroth è mai riuscito a trattenere?

Quali diabolici piani di morte e conquista staranno architettando?

Arthas:… mi annoio.

Kael’thas: a chi lo dici.

Illidan: mi divertivo di più quando ero rinchiuso duecentotrentasei metri sotto terra in una cella che puzzava quanto un branco di Tauren in calore in piena estate…

Moira Thaurissan: salve!

Illidan: e questa chi è?

Kael’thas: la figlia di Magni Bronzebeard, direi. Ma dov’è suo figlio?

Arthas: e che palle! Non solo non riesco ad accoppare nessuno dei Bronzebeard, ma uno ha anche una figlia a sua volta madre. La cosa mi deprime molto.

Illidan (lo ignora): comunque, che vorresti?

Moira: beh, questo è il tavolo dei cattivi, e così…

Kael’thas: bene, tu che avresti fatto di cattivo?

Moira: ho rapito un principe ma senza riuscire a trattenerlo e mi sono data ai brogli politici.

Illidan, Kael’thas e Arthas: bwa-ahahahahah-ahahaha-ahahahaha! Ma non dir cagate, va’!

Arthas: io ho quasi sterminato la tua famiglia, ho ucciso mio padre, ho massacrato un Signore delle Tenebre, sono diventato Re dei Non-Morti e sono stato un boss talmente cazzuto che neanche quel mostro di videogiochi dell’amico dell’Autore di sta fanfiction è mai riuscito ad accopparmi! Inoltre ho una caterva di fangirl romanticone lunga come la barba di Malfurion che credono che io potrei tornare con Jaina risorgendo.

Illidan: io ho ucciso un generale della Legione Infuocata, ne ho esautorato un secondo, ho risvegliato una sotto-razza perduta di Elfi della Notte, ne ho sottomessa una molto meno perduta e molto più puzzolente, formo un simpatico triangolo di amore e morte con mio fratello e la sua donna, ho spinto Kael’thas qui presente sulla cattiva strada che l’ha portato dove è oggi e, tieniti forte, ho quasi SPACCATO IL MONDO IN MILLE PEZZI!

Kael’thas: io sono stato per un po’ il meno indecente di questo gruppo, poi quando hanno cominciato a odiarmi nonostante tutto quello che ho fatto per loro, ho evocato Kil’Jaeden. Non ha funzionato e ci sono rimasto secco, ma almeno ho fatto crepare l’incarnazione del Sunwell e spezzato il cuore a un drago blu.

 

[Intanto, dall’altra parte della stanza, Kalecgos si stava ancora piangendo addosso per la morte di Anveena]

 

Kael’thas: quindi, il messaggio è…

Kael’thas, Illidan & Arthas: fuori dalle balle!

 

La serata proseguì allegramente, scampati i tentativi di Filicidio da parte di Grom, quando giunse la più terribile delle minacce.

Fans.

 

Fangirl1: zomfg! Arthas!

Fangirl2: Thrall! È vero che tu e Jaina siete in luv luv?

Thrall (con l’aria di chi si sta cagando sotto): non dire queste cose ad alta voce, disgraziata! C’è gente che potrebbe anche crederci! O__O

Infatti, sfondando la porta, giunse un’Orchessa parecchio incazzata, che afferrò Thrall per i capelli e minacciò di spaccargli il cranio col suo stesso martello.

Aggra: Go’el! Ti lascio per cinque minuti e mi tradisci con le umane?

Jaina: okay, sfatiamo un mito. Io. Non. Amo. Thrall. Okay? Lo rispetto come comandante ed è anche un mio amico personale, ma io sono devota ad Arthas, anche dopo che è divenuto un mostro pluri-genocida… e dopo che è morto… che diavolo, viene anche mostrato chiaramente che pur di salvarlo sarei diventata io la Regina dei Lich!

Arthas: fiato sprecato, Jaina.

Jaina: ah, davvero?

Senza neanche dargli il tempo di capire cosa stesse succedendo, fece apparire un ramoscello di vischio sopra di loro, afferrò Arthas per il collo, lo abbassò e lo trascinò in un bacio alla francese mozzafiato!

Pensieri delle Fangirl ThrallXJaina: d’oh!

Pensieri delle Fangirl Canon: aaawwh… che carini…

Pensieri di Jaina: oh… oh Luce, cosa sto facendo… non posso credere che io…

Pensieri reconditi di Jaina: chiudi il becco e vedi se riesci a ficcargli una mano nei pantaloni!

Pensieri di Arthas: baciami il culo, Kael’thas!

 

Kael’thas, che grazie a Dio solo sa quale trucco elfico, era riuscito a leggere nella mente dell’eterno rivale, afferrò lo scudo-lama di una Sentinella Elica che passava di là e lo lanciò contro Arthas, riuscendo solo a costringerlo ad adottare un taglio di capelli millimetrale.

Arthas, seriamente incazzato, requisì gli archibugi di una ventina di nani e cominciò a fare fuoco all’impazzata, imbottendo di piombo Re Terenas…

Terenas: no, di nuovo ucciso da mio figlio!

… Magni Bronzebeard, ancora in forma di diamante, che venne così ridotto ad un bel puzzle...

Muradin: ma porco di quel!

…e una mezza dozzina di comparse, ma mancando miracolosamente Kael’thas.

Concluse la sparatoria centrando un barilotto di fuochi d’artificio portati da quel pazzoide di Gazlowe, che saltarono in aria e andarono a sparare schegge roventi nelle già mal messe ali di Illidan.

Illidan: ah, ma allora vuoi la guerra!

E dicendolo estrasse il terribile artefatto demoniaco, il teschio di Gul’Dan!

Illidan: questo teschio è grigio, giusto?

Tutti: si, è allora?

Illidan (sollevando il teschio verso il cielo): e allora… per il Potere di Greyskull!

 

Quando il fumo si diradò, Illidan era nella sua forma di dèmone completo.

Tichondrius: oh, no, un’altra volta questo no…

 

Shan’do, che stava sperimentando gli effetti della birra nanesca sull’organismo elfico (in parole povere, era sbronzo come una spugna), si accorse di suo fratello che dava di testa ancora una volta.

Si rialzò, si riscosse dal suo torpore e, abbandonando Tyrande (talmente ciucca che credeva che la sua tigre bianca fossero due ghoul travestiti, e ora inseguiva l’animale per tutta la stanza con l’intento di farle la pelle), si recò a fargli l’ennesima ramanzina.

Venne però battuto sul tempo da Maiev Shadowsong, che cominciò a lanciare shuriken e altri oggetti affilati da tutte le pareti, maciullando il poco che si era salvato dalla sfuriata omicida di Arthas.

 

Al bar, un terzetto di sapientoni (in pratica, gli unici nella stanza a parte Jaina e Thrall che non fossero tarati mentali o pazzi furiosi) se ne stava seduto a guardare accigliato la scena.

Cairne: dite che dobbiamo intervenire?

Tirion: penso proprio di sì.

Medivh: bene. È tempo che io faccia vedere di cosa è capace un vecchio Profeta.

 

Crocchiandosi il collo, Medivh alzò le mani.

E mo’ so’ cazzi.

Nell’ordine:

  • Trasformò Shan’do in una papera
  • Fece tornare Illidan relativamente normale
  • Bloccò Maiev in una prigione di ghiaccio
  • Fece passare la sbronza a Tyrande
  • Mandò Arthas in mona a furia di farlo girare in un vortice a Forza 12.

 

Kael’thas: ah! Era ora che qualcuno insegnasse a quel montato chi è che comanda.

Medivh (spaccandogli il bastone in testo): ma sta muto, scemo!

 

 

Alla fine di questo delirio, la sede della Blizzard era conciata da buttar via, e i nostri se ne stavano sotto la neve.

Tutti: BUON NATALE!

 

E un altro anno di ruolate!

  
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