Serie TV > Bones
Ricorda la storia  |      
Autore: mokuyobitenshi    24/12/2011    2 recensioni
Ed eccomi di nuovo con un regalo di Natale in formato one-shot.. anche questa una storiella natalizia, solo che questa volta è ambientata al presente dopo una bella serata passata in compagnia di tutta la famiglia... ci sono anche delle domande per il futuro, insomma è una shot piuttosto introspettiva... (come al solito faccio schifo nelle intro, ma datele una possibilità!)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Have a merry little Christmas

L’appartamento era illuminato dalla fioca luce delle candele rosse, in perfetto stile natalizio, che si trovavano sul ripiano dell’isola della cucina.
Temperance Brennan era sdraiata sul divano dell’appartamento di Booth con un plaid a coprirle le gambe e il pancione all’ottavo mese di gravidanza. Aveva la testa appoggiata sul bracciolo e gli occhi socchiusi, godendosi finalmente un momento di pace.

In quell’attimo di pace non poté fare a meno di pensare a quanto fosse cambiata la sua vita dal giorno in cui Booth era entrato nell’aula dove stava tenendo una lezione. Si chiedeva dove sarebbe stata in quel momento se non avesse deciso di mettersi in gioco, di trovare finalmente la felicità.

Se sette anni prima le avessero detto che non solo avrebbe organizzato una cena di Natale a casa sua, ma pur di rendere felice suo padre mentre era in carcere, avrebbe chiesto una roulotte per gli incontri famigliari non ci avrebbe mai creduto, in fondo Temperance non aveva più festeggiato un Natale dopo quello tragico dei suoi quindici anni…

In quegli anni era cambiata tanto, aveva abbassato le barriere che per anni le avevano impedito di relazionarsi con gli altri e per farlo aveva dovuto superare ostacoli impervi, grazie al cielo a sorreggerla e a guidarla c’era sempre stato Booth.

Booth, il suo partner, il suo amico, il suo amore… ne avevano passate tante insieme: litigate, partenze, fidanzati/e, tumori e chi più ne ha più ne metta… ma erano lì, insieme e ora aspettavano anche una bimba…

Già, la bimba, sette anni prima non avrebbe mai neppure pensato di avere figli, ora invece non vedeva l’ora che la piccola nascesse, la voglia di stringerla tra le braccia era sempre più forte.

Aprì gli occhi e rivolse lo sguardo alla stanza dove si trovava: decorazioni natalizie appese alla scala in legno e sul muro d’ingresso, l’albero di Natale in un angolo insieme a tutti i regali impacchettati e i ramoscelli di vischio appesi alle porte; l’appartamento di Booth sembrava un negozio di addobbi, l’agente aveva insistito e per una volta lei non aveva potuto fare a meno di arrendersi…

I Natali prima di Booth erano stati piatti e monotoni, spesi a scavare nelle rovine di chissà quale civiltà, immersa fino alle ginocchia nel fango e nelle ossa vecchi di millenni; ma da quando lui era entrato a far parte della sua vita anche il Natale aveva assunto un nuovo significato.

Il primo Natale che avevano trascorso assieme era stato il più difficile da gestire - non per il fatto che fossero rimasti chiusi in laboratorio a causa di quel fungo - almeno non per lei, ma perché vedere le persone che la circondavano soffrire perché non potevano stare con i propri cari a Natale le aveva risvegliato sentimenti da tempo assopiti, si era anche resa conto di quanto in realtà fosse sola: tutti quella sera avevano ricevuto visite dai loro cari, lei era l’unica che aveva solo osservato.

Aveva visto Zack unire la propria mano a quella dei suoi parenti poggiandola sopra il vetro, Angela parlare con suo padre, Hodgins con la ragazza che frequentava all’epoca, Goodman con la moglie e le figlie… ma soprattutto aveva visto per la prima volta Booth con Parker, il bimbo di cui non conosceva neanche l’esistenza; aveva capito il desiderio di Booth di essere dall’altra parte del vetro, di stringere suo figlio, e lo aveva fatto istintivamente.

Lei non aveva famiglia, figli o fidanzati, per non parlare di zii, cugini e parenti di vario genere con cui trascorrere le Feste, però conosceva bene la sensazione di malinconia data dalla solitudine a Natale e vedere i suoi amici soffrire in quel modo l’aveva portata a confidarsi con Angela, a raccontarle di quel Natale terrificante di quando era solo una ragazzina, si era aperta con qualcuno per la prima volta.

In quell’occasione riuscì persino a trovare un po’ di spirito natalizio, ad aprire i regali dei suoi genitori, quelli che si era portata dietro famiglia adottiva dopo famiglia adottiva, viaggio dopo viaggio fino a quella sera in cui davanti all’albero olografico di Angela decise di scartarli, di aprire la porta al passato e ai ricordi dolce-amari della sua infanzia.

Ma quel Natale da reclusi fu solo l’inizio, in seguito si ritrovò ad organizzare feste vere e proprie sempre più elaborate: da quella nella roulotte che Max aveva voluto tanto, alla cena a casa sua con tutti gli amici e i famigliari, fino ad arrivare al Natale appena trascorso…

Aveva passato la serata con tutta la famiglia: suo fratello e la sua famiglia, suo padre, Parker, Angela e Jack con il piccolo Michael al suo primo Natale, Cam, Sweets e gli Squintern.
La cena era trascorsa piacevolmente: c’era stato un brindisi molto sentito durante il quale lei aveva bevuto un succo di banana, Max si era vestito da Babbo Natale per Parker e le figlie di Amy e lei e Booth avevano ricevuto tantissimi regali per la loro bimba in arrivo.

Si accomodò meglio sul divano, e appoggiò una mano sul pancione accarezzandolo piano, chissà l’anno dopo con la piccola presente cosa sarebbe successo, sorrise pensando a Max e Booth a contendersi le attenzioni della bimba. Era curiosa di sapere cosa avrebbe preferito: gli elefanti viola o quelli del colore giusto? Chissà cosa il suo papà avrebbe comprato per lei, o suo fratello maggiore ora impaziente quanto lei di conoscere la sorellina…

I suoi pensieri furono interrotti dal rumore della chiave che girava nella toppa, la porta si aprì e Booth entrò con il cappotto completamente ricoperto di neve e visibilmente infreddolito.
-Sei ancora sveglia?- Le chiese piano vedendola sdraiata sul divano nella penombra.

-Sì, ti stavo aspettando e stavo pensando- gli rispose girando la testa verso di lui.

Booth si tolse le scarpe e il cappotto fradicio, lo appese vicino alla porta e si avvicinò al divano andando a sedersi ai piedi di Temperance.

-Parker non ha fatto altro che parlare di Hayley per tutto il viaggio di ritorno, penso che abbia una cotta per lei- le raccontò sorridendo –il mio bimbo sta crescendo- disse poi sospirando.
-E’ naturale che cresca Booth, prima o poi dovrà comunque sviluppare una vita affettiva e iniziare a rapportarsi con persone dell’altro sesso- gli rispose lei –tra poco entrerà nel periodo dell’adolescenza, ci sei passato anche tu.

-Lo so, ma è il mio bambino, per certi versi non vorrei che crescesse mai- sorrise e allungò una mano fino a posarla sul pancione di lei –anche se presto avrò la mia principessa di cui occuparmi- aggiunse accarezzandole il ventre sotto la maglia.

-Hai le mani gelate!- Temperance schizzò a sedere, per quanto una donna incinta all’ottavo mese possa reagire velocemente –scaldale con la coperta- disse passandogli il plaid.
-Scusa, è che non so resistere, non vedo l’ora di poterla tenere in braccio- le disse lui –e poi tu sei molto più calda della coperta!

Temperance sospirò appena e scosse leggermente la testa –sei incorreggibile- gli disse e fece per sdraiarsi di nuovo ma lui l’attirò a se e fece in modo di sedersi con la sua schiena appoggiata al petto.

Rimasero così per qualche minuto con lui che le accarezzava piano i capelli, entrambi persi in quel momento di tenerezza.

-A proposito- disse lui ad un certo punto –ancora buon Natale, Bones!

-Buon Natale anche a te Booth- gli rispose lei girandosi appena in modo da poter sfiorare le sue labbra in un tenero bacio.
 
Quello era stato senza dubbio un buon Natale.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Bones / Vai alla pagina dell'autore: mokuyobitenshi