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Autore: alicew in wonderland    24/12/2011    3 recensioni
Nostalgia della trilogia? Retroscena mai svelati finalmente emergono con tutti i personaggi che sono stati solo manzionati (famigliari di Dante), con quelli che hanno avuto ruoli marginali (nipoti di Dante) o con personaggi che non sono stati inseriti nella storia ma comunque importanti.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La trilogia'
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Dante aveva visto tutto diventare nero nel momento in cui Shadow  aveva cominciato a svanire “Accidenti! Ci risiamo! Questa volta però non posso risorgere dalle ceneri!”
Si risvegliò in un luogo strano tutto al buio con solo una luce “Metz?!”
L’uomo si voltò e sorrise “Ciao Dante! A quanto pare non sei destinato a restare!”
“Perché dici così?” disse guardando Metz avvolto in una camicia con cravatta e pantaloni bianchi per poi guardarsi lui non aveva vestiti addosso “Cosa vuol dire Metz?” disse Dante terrorizzato
“Che non sei destinato al regno celeste ma a quello infernale o che qualcuno si sta adoperando per portarti in vita! Sei cambiato di poco! Quanti anni hai ora 40?”
“Sì Metz. Tu invece ti sei fermato a 59 anni!” disse lui sorpreso
“Una volta che si muore non si invecchia più! C’è un impermeabile là nell’angolo provalo, almeno puoi coprirti un po’. Le persone che devi incontrare non puoi vederle senza vestiti!”
Vicino a Metz apparvero due ragazzi di 19 anni “E’ lui?” chiese la donna a Metz
“Sì Alice!” disse lui
“Vincent! È proprio lui!” disse lei al ragazzo
“Voi chi siete?” chiese Dante ai due
“Dante loro sono i tuoi genitori!” disse Metz
Dante si ricordò della lettera di Artur Vale, suo nonno, nella quale parlava dei suoi genitori, mai avrebbe pensato che li avrebbe visti.
La ragazza si avvicinò a Dante e gli sfiorò la guancia con le dita “Sei davvero bellissimo! Mi sembra ieri che ti tenevo in braccio e ti cullavo!”
Dante non poté evitare di sorridere e di abbracciarla poi fu il turno di Vincent “Per fortuna i Moon ti hanno salvato! Sai l’ex fidanzato di tua madre si è preso cura di te e di sua figlia per un mese prima di portarti da tuo nonno!”
“Moon?” chiese Dante “Come si chiamava la bambina?” disse con un’estrema curiosità
“Se le mie ultime volontà sono state rispettate dovrebbe chiamarsi Zhalia, il nomignolo che avevo al liceo a Rotterdam!” disse Alice
Dante rise “Che voi ci crediate o no Zhalia Moon è mia moglie! Abbiamo tre figli: i gemelli Marcus Dante e Clara Zhalia di 14 anni e il più piccolo di 5 Metz!”
“Hai chiamato tuo figlio come me?” disse Metz con le lacrime agli occhi
“Sì! E giusto per stare in tema ne hai uno anche tu di figlio!”
“Co Cosa?! Come si chiama? Quanti anni ha? Chi è sua madre?” Metz voleva sapere
“Si chiama Mattew, l’ho conosciuto perché sono diventato Preside della Huntik high school, ora ha 18 anni. Ti ricordi di Margaret?”
Metz sorrise “La sola che io abbia amato davvero!”
“E’ nato da lei. Ti somiglia in tutto! Fa la corte a mia figlia, lei è identica a Zhalia, tranne per gli occhi, per poco non le ha fatto una proposta di matrimonio!”
Metz rise “Se un giorno si sposeranno i loro figli saranno somiglianti a me! Con il mio fascino non c’è da scherzare!”
“Davvero? Avrei proprio voluto vederti fare il padre! Io mi sono ritrovato a fare quello e in più il fratello maggiore!”
Alice coccolava ancora Dante passandogli una mano sui capelli rosso fuoco “Dante! Hai avuto una vita lunghissima! Ma come sei morto?”
“Colpa di Shadow. Non sono riuscito a levarmi le sue manacce dal collo.”
“Io sono morto per mano di Shadow ma mi ha colpito con una spada, è stato un processo lento e doloroso!” disse Vincent tornando con la mente a quella notte di 39 anni prima.
“Non mi hai detto di Lok e Sophie! Come sta il loro piccolo Sam?” disse Metz
“Loro stanno bene! Hanno anche un’altra bambina che ha un anno in meno di Metz: Sylvia!”
“E Marcus? Lui ha la ragazza?” chiese Alice
“Sì, la figlia del nostro nemico DeFoe, Marie, si sono innamorati, lei ha tradito suo padre per aiutarci!”
Vincent lo guardò perplesso “Una DeFoe e un Vale! Forse è la volta buona che questo conflitto avrà fine!”
“DeFoe stava morendo e Shadow dissolvendo quando me ne sono andato io. In qualche modo è finita!”
Dante si accorse che gli stava accadendo qualcosa: la sua mano era sparita in una fiamma. Sorrise a Metz e ai suoi genitori “Phoenix! Mi sta riportando in vita per la seconda volta!”
“Come per la seconda volta?” chiesero sbalorditi i genitori di Dante
“Sono diventato cenere distruggendo la cometa rossa all’età di 26 anni e sono risorto grazie all’abilità di Phoenix, il titano leggendario della rinascita, rinascendo dalle ceneri!”
Dante stava sparendo poco a poco “A presto, prima o poi verrà il momento in cui dovrò restare!”
“Noi saremo qui ad aspettarti!” gli dissero i genitori
“A presto Dante! Salutami mio figlio!” disse Metz con un sorriso.
Dante si svegliò,  si accorse di avere la testa poggiata sulle gambe di Zhalia.
“Vuoi sapere anche com’è risorgere per la seconda volta oltre che morire?”
Lei lo baciò, il magico momento venne interrotto da Lok, che arrivò con un neonato “Dante, lui è Jake, tuo figlio, Scarlet purtroppo è morta e Phoenix non è abbastanza potente per riportarla in vita!”
Un altro bimbo che assomigliava a Dante con solo gli occhi verdi di Scarlet.
 Zhalia, forse presa dalla gioia di aver posticipato il fatidico “Finché morte non vi separi”, disse “In fondo un altro figlio cosa vuoi che sia? Sarà come se fosse anche mio a patto che gli cambi cognome!” disse prendendolo da Lok
“Sarà fatto!” disse Dante per poi rivolgersi ai restanti soldati di Shadow e DeFoe “Voi potete scegliere se unirvi a noi o marcire in galera per il resto della vita!” tutti divennero membri fedeli della fondazione Huntik.
Dante sorrise, qualcosa in lui era cambiato, si toccò le costole a sinistra ma per conferma si tolse anche la maglia, non era un’illusione, la cicatrice era sparita. Metz si avvicinò al padre indicando con il dito il punto dove prima c’era il segno di Shadow “Papà quando hai fatto il tatuaggio della testa di una fenice?” Sophie guardò la fenice sulla pelle di Dante, poi l’anello di Phoenix e sorrise . 

   
 
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