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Autore: aki_penn    25/12/2011    3 recensioni
Il giorno in cui Lord Natale si ammalò e Christmas Kid prese il suo posto.
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Death the Kid, Liz Thompson, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“OHOHOH”

Merry Christmas

 

Lord Natale fissò con aria critica il cilindro di vetro che teneva in mano, muovendolo a destra e sinistra per interpretare al meglio i segnali che il suddetto cercava di mandargli.

“Direi trentotto e mezzo, Lord Natale” fece l’elfo Spirit alla sua sinistra, grattandosi il mento. Il Lord fece una smorfia di disapprovazione “Pare quindi che io abbia la febbre”

“Pare, appunto” fece eco l’elfo cadavere alla sua destra. I tre si guardarono alternativamente negli occhi chiedendosi quale sarebbe stata la mossa successiva.

Sid, l’elfo cadavere, afferrò il termometro e se lo infilò in tasca, dicendo “Lei è malato, da elfo suo aiutante non posso permetterle di uscire così, anche se è la notte di Natale!”

Lord Natale annuì e si alzò diretto alla portafinestra che dava sulla sua fabbrica di giocattoli natalizi, l’aprì e si affacciò. In un attimo la sua camera presidenziale si riempì del rumore dei macchinari, si schiarì la voce e proferì al di sopra del trambusto creato dai suoi elfi operai “Buona sera miei cari, dato che mi sono ammalato quest’anno non ci sarà il Natale. Rimandiamo tutto all’anno prossimo! Buona Vigilia!” e così dicendo si girò e tornò dentro, deciso a coricarsi sul suo letto con la trapunta rossa con delle pigne ricamate sopra.

L’elfo Sid boccheggiò “Ma…ma…signore?”

L’elfo Black*Star, che si aggirava per la fabbrica volteggiando come Tarzan attaccato a un filo di lucine, si schiantò contro un muro, Marje martellò per sbagliò un dito all’elfo Azusa, l’elfo Maka sbatté più volte le palpebre stupita e Christmas Kid spalancò a sua volta la finestra del suo ufficio contabilità strillando “Cosa?”

Lord Natale per tutta risposta s’infilò nel suo grande letto di legno, così tanto a fondo sotto le coperte che la sua presenza si scorgeva solo per via del berretto rosso che sbucava fuori dalla coltre di lenzuola.

“Signore, le porto la sua cioccolata calda curativa, cinque o sei marshmallon?” chiese l’elfo Sid, mentre Spirit sistemava il vischio e le pigne decorative piene di brillantini.  

“Fai sette” consigliò il Lord dalla sua postazione di malattia.

Fu proprio in quel momento che Christmas Kid entrò nella camera da letto del padre sbattendo la porta e rischiando di far cadere per terra un paio di scoiattoli intagliati nel legno.

“Come sarebbe a dire che il Natale quest’anno è rimandato? Padre, questo è il nostro lavoro, non possiamo decidere di non portare i regali ai bambini così di punto in bianco!” disse serio, ancora sulla soglia.

Il padre si issò sui gomiti per guardare la sua arrabbiatissima progenie negli occhi, ma fu Sid a rispondere “Kid, tuo padre non può uscire in slitta sta notte, ha ben trentotto e mezzo di febbre!” fece grave.

Kid era arrabbiato, quasi tremava, si guardò in giro e sistemò diligentemente gli scoiattoli che si erano spostati dalla loro solita posizione a causa della sua entrata in scena troppo esuberante.

“Allora andrò io!” decretò serissimo, guardando negli occhi l’elfo Sid, quando tutto fu nuovamente in ordine.

“Ma non hai mai guidato la slitta!” esclamò Spirit da un angolo, con una pigna paillettata in mano.  

“Però mi sono esercitato sul Christmas Skateboard!” ribatté il figlio di Lord Natale. L’elfo blu avrebbe voluto rispondere, ma Lord Natale fu più veloce nel dare il suo consenso “Va bene. Quest’anno le operazioni del Natale saranno date a te” e così dicendo si rimise sotto il piumone. L’elfo Sid boccheggiò di nuovo, mentre Kid usciva dalla stanza a passo di marcia, intento a pensare come compiere al meglio la sua missione natalizia.

“Lord…ma lei è sicuro? Cioè…ha presente il nostro deposito? La sua filosofia nel mio disordine trovo tutto non credo sia condivisa da suo figlio…” disse sottovoce, per non turbare troppo il suo datore di lavoro febbricitante.

Lord Natale alzò le spalle “Male che vada sverrà e se ne riparlerà solo dopo l’Epifania”

Sid annuì grave prima di avviarsi verso la porta “Come vuole, signore”

Lord Natale lo fermò mentre ancora aveva ancora la mano sulla maniglia della porta. “Ehm, Sid?”

“Sì?”

“Mettine otto di marshmallon, che sono curativi”

 

***

Mezzora dopo, le più nefaste previsioni dell’elfo Sid si erano già avverate: Kid strillava nel bel mezzo di una crisi isterica.

“Come possiamo pensare di non farci oscurare da quella befana di Medusa con un magazzino in queste condizioni!” esclamò paonazzo con l’aria di chi sta tirando gli ultimi.

“Medusa non ci batterà mai, il cioccolato che mi ha portato l’anno scorso faceva schifo” sentenziò Black*Star, coi piedi nella neve.

“Quello non era cioccolato, era carbone, Black*Star” spiegò gentilmente l’elfo Tsubaki cercando di liberarlo dal reticolo di lucette nel quale si era attorcigliato.

Liz e Maka sospirarono tristemente, quella storia non sarebbe andata a buon fine. Quando Kid faceva le cose erano sempre perfette, ma la sua perfezione richiedeva un sacco di tempo. Liz guardò sconsolata l’orologio “Mancano quaranta minuti a mezzanotte e Kid è ancora qui che urla come un dannato senza aver concluso nulla. I regali vanno ancora tutti caricati sulla slitta”

L’elfo Maka annuì tristemente, la situazione era chiaramente drammatica.

“Credo che dovremmo fare a modo nostro” intervenne un elfo dalla chioma bianca e il berretto a punta, verde, sulle ventitré.

“Ovvero?” chiesero interessate le due, mentre scavavano impazienti nella neve con i piedi. L’elfo canuto Soul si passò la lingua sui denti appuntiti per poi dire “Vi ricordate quella bambinetta che voleva fare l’archeologa?”

Liz e Maka lo guardarono con aria perplessa finché nel cervello di entrambe si fece strada un’idea.

“Oh…beh…è poco ortodosso, ma se lasciamo fare a lui non concluderemo nulla prima di Pasqua” fece Liz mentre Soul annuiva seduto sullo steccato di legno.

Liz si avviò a passo tranquillo verso Kid che stava urlando “Dove sono le mie renne? Le mie renne per l’amore del Natale!”

Si schiarì cercando di essere il più morbida possibile “Kid…ti va di vedere una cosa simmetrica?” domandò sorniona.

Kid ebbe un fremito “Liz, sto lavorando per il Natale, non posso perdere tempo!” esclamò, seppur con fatica.

“Dai” continuò afferrandolo per un braccio “Facciamo veloce”

Kid sbatté le palpebre e boccheggiò “Solo un attimo, ho tanto da fare” concesse alla fine facendo sorridere l’elfo, che lo prese per mano per condurlo da un’altra parte.

Il deposito dove si trovava il sarcofago de L’allegro archeologo non era più ordinato di quello dove stava lavorando Kid, ma la visione celestiale lo distrasse.

Gli occhi gli si illuminarono “Liz…è meraviglioso…” piagnucolò di gioia. La ragazza annuì “Sì, Kid. Vai a guardarlo da vicino…e perché non da dentro?”

Kid, come in trance ci entrò dentro e Liz lo chiuse con un calcio. Fu solo quando si trovò bloccato all’interno che comprese che quella di Liz non era affatto carineria.

“Liz, Liz! Non scherzare, tirami fuori da qui!” strillò sbattendo i pugni, arrabbiatissimo.

“Certo che ti tirerò fuori, ma solo il giorno di Santo Stefano!” e così dicendo corse via a tutta velocità. 

Affrettò il passo, avanzando veloce lungo i corridoi di legno della fabbrica di giocattoli. Superò di corsa anche il reparto dolci, dove svettava una gigantesca torta natalizia.

“Sorpresa!” urlò Blair, il quale ruolo alla fabbrica di giocattoli non era chiarissimo, uscendo nuda da una torta con la grassa rossa e delle pigne di zucchero sopra.

“Blair, noi non facciamo questo tipo di sorprese!” esclamò Azusa con un dito fasciato e dolorante.

“Ah, no?” domandò delusa la gatta del  Natale. Azusa scosse la testa con dissenso. Liz le superò diretta al cortile.

Davanti all’altro magazzino era già tutto pronto, Soul era già seduto sul sedile della slitta  con le gambe a penzoloni.

“Hero ha già caricato tutti i regali” annunciò Maka, che teneva in mano una lunga lista di strenne da consegnare. Hero era riverso nella neve poco più in là, ignorato da tutti. Liz non vi badò oltre e chiese “E le renne? Patty?”

“Sono quiiiii!” esclamò un elfo biondo seduto nella neve a fare presumibilmente sculture di ghiaccio.

Liz si fermò a guardare l’opera della sorella, indecisa.

“Queste renne non hanno il collo un po’ lungo?” chiese Liz sospettosa.

“Non fare come Kid” la redarguì ridendo Patty, alzandosi. “Allora siete pronti?” s’informò poi con Soul e Maka, seduti sulla slitta. Maka, che aveva un’aria più responsabile, teneva le redini.

“Pronti” risposero in coro. Patty ridacchiò di nuovo prima di soffiare uno spirito di vita sui suoi pupazzi di neve.

Le girarenne (giraffe+renne), ancora bianche e scintillanti di neve, si misero a sgambettare e ci volle del bello e del buono perché Black*Star e Tsubaki riuscissero ad acchiapparle ed a imbrigliarle tutte (“Black* Star, per l’amor del Natale, non saltarci sopra, sono fatte di neve!” strillava Tsubaki nel panico).

Non fu senza fatica che alla fine la slitta decollò, con Soul che guardava in basso il resto degli elfi che li salutavano diventando sempre più piccoli. Pregò di non avere il mal d’aria.

“Allora Soul, sei pronto?” domandò Maka autorevole. Prendeva molto sul serio il suo lavoro di novella Lady Natale.

Soul annuì e cercò qualcosa ai suoi piedi, mentre Maka si sentiva sferzare il viso dal freddo della notte finlandese.

Il ragazzo si raddrizzò reggendo un megafono, schiarì la voce e poi intonò un “OHOHOH”

“Fa  schifo!” esclamò Maka senza un minimo di tatto. Soul s’imbronciò e sbottò “Fallo tu allora, se sei tanto brava!”

Sulla testa dell’elfo calò subito, fulmineo, un tomo-regalo che lo fece piangere di dolore. Chi cavolo chiedeva i libri in regalo per Natale? Quel qualcuno gliel’avrebbe pagata!

La slitta trainata dalle renne di neve continuò a volare veloce nel vento verso i camini dei bambini, tra insulti e librate.  

 

Aki_Penn parla a vanvera:

Questa one-shot è stata scritta per chi crede ancora che io sia una persona seria, credo di avere dissipato ogni dubbio con  queste tre pagine di idiozia. :D

Mi sarebbe piaciuto pubblicarla ieri sera, l’atmosfera sarebbe stata più giusta, ma purtroppo ho avuto tempo per scrivere solo oggi pomeriggio, quindi eccomi qui, in ritardo cronico, come sempre.

So che dovrei mettermi sotto con Trentotto scalini e City of Blinding Ligths, ma mi dispiaceva lasciar passare il Natale senza approfittarne e scrivere qualche cosa in tema, così eccomi qui.

Comunque sia, grazie mille per aver letto e Buona Natale a tutti!

Aki_Penn

 

 

 

 

   
 
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