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Autore: LaMicheCoria    25/12/2011    4 recensioni
-Hans, dovete essere molto stanco, andate a riposarvi- se non fosse al suo servizio da almeno una sessantina d’anni, il vecchio maggiordomo sarebbe anche tentato di scambiare le parole di Austria per vera preoccupazione –Non ci sono che io in questa stanza, a cosa potrebbe servire un altro piatto?-
-Avete ragione, signorino- annuisce Hans, sollevato –Farò come mi consigliate- e detto questo inizia a muovere i primi passi verso il corridoio.
-Un’ultima cosa-
L’anziano si blocca, le dita strette alla maniglia.
-Non fate entrare
herr Beilschmidt, Hans. Per nessun motivo-
L’anziano ridacchia sotto i baffoni a manubrio, ben attento a non farsi vedere.
-Naturalmente, signorino Roderich- assicura, chiudendosi la porta alle spalle –
Come tutti i giovedì-
[PruAus]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Incongruenza di Egocentriche Melodie'
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Titolo: Das Pentagramm des preußischen Sacher
Autore:  Nemeryal
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Verde

Genere: Slice of Life, Commedia
Avvertimenti: Missing Moments, One Shot, Shonen-Ai
Personaggi: Roderich Eldestein/Austria

Pairing: PrussiaxAustria
Trama: -Hans, dovete essere molto stanco, andate a riposarvi- se non fosse al suo servizio da almeno una sessantina d’anni, il vecchio maggiordomo sarebbe anche tentato di scambiare le parole di Austria per vera preoccupazione –Non ci sono che io in questa stanza, a cosa potrebbe servire un altro piatto?-
-Avete ragione, signorino- annuisce Hans, sollevato –Farò come mi consigliate- e detto questo inizia a muovere i primi passi verso il corridoio.
-Un’ultima cosa-
L’anziano si blocca, le dita strette alla maniglia.
-Non fate entrare herr Beilschmidt, Hans.
Per nessun motivo-
L’anziano ridacchia sotto i baffoni a manubrio, ben attento a non farsi vedere.
-Naturalmente, signorino Roderich- assicura, chiudendosi la porta alle spalle –Come tutti i giovedì-

Citazione: Adoro i piaceri semplici, sono l'ultimo rifugio delle persone complicate.
Dedica: a Silentsky e a Rota.
Note: Questa fan fiction doveva partecipare ad un contest sulle citazioni da Dorian Gray. E invece ho optato per un’altra! *risata malvagia* Grazie a quella puzzona immonda fantastica giuovine che è la Rota per avermi aiutato nella scelta! Il titolo significa "Il Pentagramma della Sacher Prussiana"!
Buon Natale a tutti voi!

 

 

 

 

Das Pentagramm des preußischen Sacher

 

Un sottile soffio di vento si insinua nello spiraglio della finestra. La luce del sole, candida contro le tende, trema e palpita, raccogliendosi sul davanzale e scivolando poi lungo il pavimento, sul profilo del tavolo e del pianoforte.
Roderich muove veloce le dita, un ritaglio di cielo che occhieggia d’azzurro dietro di lui. Segue la melodia con vaghi cenni del capo e serra le palpebre laddove le note si fanno più intense o la partitura più difficile; si umetta le labbra e prende fiato solo nelle poche pause che la musica gli concede, in quei brevi attimi di sospensione tra musica e silenzio .
Così preso dall’esecuzione, sembra che niente al mondo possa anche solo sfiorarlo di sfuggita.
La porta della Sala della Musica si apre piano e senza rumore, rivelando la figura curva del vecchio maggiordomo.  Un’occhiata veloce per vedere se la sua entrata è stata di qualche disturbo, poi l’anziano si avvicina ciabattando al tavolo grande, già imbandito con una teiera e due tazze. Accanto a queste ultime posa uno splendido piatto da portata, con sopra una altrettanto splendida sacher torte.
-Hans- interviene Austria, senza interrompersi  -Siete andato a fare la spesa, quest’oggi?-
-Sì, signorino Roderich- risponde il vecchio con un sorriso, disponendo un piattino accanto alla torta –Come tutti i giovedì-
-Avete preso i chiodi?-
-Naturalmente- Hans osserva critico la forchetta, alita un po’ sopra i denti e li strofina sulla manica della camicia -Così ho sistemato il quadro-
-Venti gradi di inclinazione?-
-Venti gradi di inclinazione- il vecchio si preme gli occhialetti sul naso, avvicinandosi sospettoso alla tovaglia; inarca le sopracciglia, corruga la fronte e trattiene il respiro nel tastare il tessuto con l’indice nodoso.
-I chiodi erano in offerta, vero Hans?- continua Roderich, del tutto ignaro del dramma che si sta consumando alle sue spalle.
-Come quelli di prima, signorino..avete ritrosie nel cambiare questa povera tovaglia?-
-Strappo numero?- la voce di Austria si fa gelido e il tono della melodia si accorda immediatamente al cambio repentino d’umore.
-Sedici, signorino-
-Ampiezza?-
Hans si gratta la punta del naso, si leva gli occhiali, se li passa un po’ sul panciotto, li rimette e misura il forellino con un’unghia sbeccata.
-Tre millimetri, signorino-
-Allora sì, Hans, ho molte ritrosie a riguardo-
Il vecchio maggiordomo sospira, alzando gli occhi al cielo.
-Metto un piatto anche per voi, signorin..- e subito si morde la lingua.
La melodia s’interrompe, brusca: Hans sente un rivolo di sudore freddo corrergli lungo la tempia e osserva con terrore le nocche dell’austriaco farsi bianche, le narici che si dilatano e la mascella serrata. Un istante di gelo e la musica subito riprende, sebbene un po’ metallica.
-Hans, dovete essere molto stanco, andate a riposarvi- se non fosse al suo servizio da almeno una sessantina d’anni, il vecchio maggiordomo sarebbe anche tentato di scambiare le parole di Austria per vera preoccupazione –Non ci sono che io in questa stanza, a cosa potrebbe servire un altro piatto?-
-Avete ragione, signorino- annuisce Hans, sollevato –Farò come mi consigliate- e detto questo inizia a muovere i primi passi verso il corridoio.
-Un’ultima cosa-
L’anziano si blocca, le dita strette alla maniglia.
-Non fate entrare herr Beilschmidt, Hans.
Per nessun motivo-
L’anziano ridacchia sotto i baffoni a manubrio, ben attento a non farsi vedere.
-Naturalmente, signorino Roderich- assicura, chiudendosi la porta alle spalle –Come tutti i giovedì-
Per nulla toccato dall’insinuazione sgarbata del maggiordomo, Austria continua a suonare; le note si accavallano, nervose tanto quanto le occhiate che Roderich lancia all’orologio.
Non è un movimento cosciente, eppure tradisce una forte ansia e aspettativa, così come lo storcersi della labbra ad ogni rintocco della pendola: la lancetta dei minuti si muove con una lentezza tale che le quattro in punto paiono un’irraggiungibile chimera. Ed è proprio questo protrarsi infinito del tempo la causa di tutto il fastidio di Austria.
Toc. Toc. Toc. Un suono estenuante, che Roderich non riesce più a coprire nemmeno con la musica, tanto gli rimbomba nella testa. Un suono continuo, odioso, un conto alla rovescia verso..
-Ah-ah! Credevi forse di tenermi fuori tanto a lungo, damerino?!-
La schiena dell’austriaco si irrigidisce di scatto e la stonatura è quasi d’obbligo; si volta, lanciando uno sguardo decisamente astioso al prussiano che gli sta invadendo casa scavalcando il davanzale.
-Lesini anche sul cervello oltre che sulle mutande?- ghigna Gilbert, puntando famelico la sacher sul tavolo –Chiudermi la porta in faccia e lasciare la finestra aperta!-
-Ti ho forse invitato ad entrare, Preußen?- ringhia Austria, incrociando le braccia al petto.
-Lo fai mai?- è la risposta di Prussia, tutto intento a tagliare la torta –Poi mi lasci sempre rimanere- prende la forchetta e inizia a grattare sulla crosta di cioccolato -Cosa stavi suonando, prima? Era meno orribile di quella di giovedì scorso. Anche se forse quella di due settimane fa era meglio- si mette a sedere su una delle poltroncine davanti al pianoforte –Suonala ancora un po’, così vediamo se batte quella del mese scorso- rumina, con un pezzo di sacher tra i denti.
-Non parlare con la bocca piena- Roderich si aggiusta il colletto della camicia e poggia le dita sui tasti –Becero d’un prussiano-
E la melodia torna a vibrare nella Sala, intrecciata alla risata gutturale di Gilbert.

 

 

 

 

{ Adoro i piaceri semplici,
 sono l'ultimo rifugio delle persone complicate.

Oscar Wilde }

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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