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Autore: Natsuki Nagoya    26/12/2011    6 recensioni
Non capivo per quale motivo mi trovavo tra le braccia di un ragazzo di cui non ero innamorata, l'unica cosa che sapevo in quel momento era che da qualche parte, nello stesso treno, non sapevo per l'esattezza dove, c'era anche la persona che amavo.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non capivo per quale motivo mi trovavo tra le braccia di un ragazzo di cui non ero innamorata, l'unica cosa che sapevo in quel momento era che da qualche parte, nello stesso treno, non sapevo per l'esattezza dove, c'era anche la persona che amavo. Quella persona che mi faceva battere il cuore, che non vedevo da mesi e che avevo paura di rincontrare. Ma dovevo parlargli. Era la mia ultima e unica possibilità.
Guardai l'orologio: soltanto 10 minuti.
Poi lo vidi passare: di fretta, da solo, e il mantello nero sulle spalle. 
Di scatto mi staccai dal mio ragazzo e mi feci spazio tra le persone per seguirlo. Rimasi dietro di lui per un po', mentre continuava ad andare avanti. Non avevo il coraggio di fermarlo, all'improvviso tutto quello che volevo dirgli mi sembrava inutile, ma i minuti continuavano a passare e non sapevo cosa fare.

"Ehi fermati, sono qui!" con un filo di voce, lo chiamai.
E si girò verso di me, lentamente e forse arrabbiato. Continuava a fissarmi senza dire una parola.
Ripresi a camminare nella direzione opposta e mi fermai all'inizio della cabina in cui ci trovavamo.
Mi bloccò con la schiena al muro, lui alla mia destra e altre persone sulla sinistra. "Allora, di cosa mi vuoi parlare?" 
Era arrabbiato, chiunque lo avrebbe capito dal tono della sua voce. Ma non mi uscivano le parole. Volevo soltanto restare su quel treno con lui, anche se era arrabbiato, anche se non voleva vedermi.
Risi un po', debolmente: "Niente, volevo soltanto salutarti."
Si avvicinò a me velocemente, il suo volto a pochi centimetri dal mio.
Cercai inutilmente di indietreggiare. Lo guardai negli occhi per un secondo, il tempo di rendermi conto che non riuscivo a sostenere uno sguardo simile, poi mi girai. Per un attimo avevo avuto l'impressione che volesse prendere a pugni la parete dietro di me.
"Quindi frasi come "Mi manchi" per te sono un saluto?"
Iniziai a tremare. Lo guardai nuovamente negli occhi, questa volta per qualche secondo in più, prima di pronunciare un debolissimo: "Si."
Poi non disse più nulla.

 
Se solo tu sapessi quanto vorrei abbracciarti e baciarti in questo momento...


Sentivo un leggero calore salirmi sul viso, speravo con tutta me stessa che non se ne accorgesse, mentre con gli occhi guardavo fuori dal finestrino, e il treno iniziava a rallentare. 

Ti prego, non fermarti...


"Ehi, rimani sul treno, vieni con me."
Lo guardai, sorpresa, il cuore che ricominciava a esplodere. Mi stava chiedendo di rimanere con lui?
"Non posso..." dissi mentre sentivo gli occhi tornare lucidi.
Non volevo piangere e mi voltai nuovamente.
"Perchè no?" 
"Sono ospite del mio ragazzo con altre amiche, le mie valigie sono..." 
"Non importa" disse interrompendomi. "Scappa."
Mi si fermò il cuore. Mi aveva fatto una richiesta impossibile, e ancora, di nuovo, non potevo accontentarlo. Quanto avrei voluto poter abbandonare tutto sul serio e rimanere con lui, abbracciarlo e sentire le sue braccia intorno a me come qualche mese prima. Li avrei abbandonati davvero, per lui. Il mio ragazzo, e le mie migliori amiche... in quel momento per me non esistevano. Stavo per accettare, sarei rimasta con lui, ma con che coraggio potevo fare una scelta simile? 

Poi vidi arrivare il mio ragazzo, ci aveva raggiunti. E cercai di allontanarmi un po da Lui, mentre il treno stava per fermarsi.
Sembrava fulminarci entrambi con lo sguardo, ma rimase a qualche metro di distanza.
"Non posso." gli ripetei nuovamente.
E vidi i suoi profondi occhi castani spegnersi, delusi ancora una volta a causa mia.

Il mio cuore si spense e il treno si fermò.
Lo guardai un'ultima volta: "Ciao..."
Gli voltai le spalle, e quasi in lacrime gli dissi addio.
  
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