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Autore: Moonlight rage    10/08/2006    20 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction sul mondo di Dragon Ball, e non so se è degna, vi prego di dirmelo, non è molto lunga.*** Cosa succede se Vegeta è costretto a seguire Bulma fuori di casa?*** scusatemi se non la ritenete all'altezza ma non sono riuscita a darmi pace finchè non ho scritto una Bulma-Vegeta, è la mia coppia preferita!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Vegeta, muoviti

Hai capito ora?

 

- Vegeta, muoviti! Non fare il bambino!- sibilò Bulma stizzita all’orecchio del saiyan.

Poi si raddrizzò e cominciò a tirarlo per un braccio nel vano tentativo di riuscire a sollevarlo con la forza dalla comoda poltrona in cui era sprofondato.

- Non capisco ancora perché ti ostini a volermi portare con te, donna! Capisco che il mio fascino è irresistibile ma…-

- Non dire scemenze, è che non mi fido a lasciarti solo in casa, ora che non ci sono nemmeno i miei genitori…- spiegò la ragazza sistemandosi stizzosamente una ciocca di capelli turchini dietro l’orecchio.

- Ehi! Io me la so cavare benissimo da solo! Sono un guerriero, non un moccioso!- replicò indignato.

Bulma alzò gli occhi al cielo e si portò le mani ai fianchi.

- Basta, Vegeta! Non sai nemmeno come si accende un fornello e pretendi che io ti lasci solo nella mia casa? Come minimo al ritorno la troverei in fiamme…-

- Ma che…-

- Ho deciso, tu vieni! Punto, fine…intesi?- la ragazza si avvicinò al saiyan ostentando la sua aria più minacciosa e fiera, consapevole di non poter comunque nulla contro la sua potenza.

Vegeta scoppiò in una sonora risata poi asciugandosi gli occhi che lacrimavano disse:

- D’accordo, donna! Ma solo perché me lo hai ordinato con questo tono! Che paura…sto ancora tremando…-

Bulma sbuffò indispettita, ma non si curò molto delle prese in giro che le venivano rivolte, l’importante era che avesse raggiunto il suo scopo.

Si rassettò la camicetta e si sistemò i capelli dopo di che, arraffata velocemente la borsetta, uscì dal portone principale seguita da un Vegeta violentemente scosso da attacchi di risa.

- Allora, dov’è che andiamo?- le chiese il saiyan un volta seduto sul comodo sedile della decappottabile di Bulma.

- Sai, devo fare alcune commissioni…- disse soprappensiero Bulma gesticolando con la mano che non teneva al volante; poi, vedendo la allarmata di Vegeta, la sua espressione mutò in un ghigno perfido.

-…Non ti preoccupare, a fine mattinata avremo finito. Così  ho pensato che ci saremo potuti rilassare un po’ al parco, magari con un Hot dog, e nel pomeriggio avevo intenzione di dedicarmi allo shopping! Che ne pensi?- concluse spiando la reazione dell’uomo nello specchietto retrovisore.

Il saiyan era letteralmente impallidito e Bulma gli assestò una pacca affettuosa sulla solida spalla.

- Non ridi più adesso, eh?-

Calò un silenzio imbarazzante interrotto qualche minuto dopo da Bulma.

- Senti…uhm…Vegeta?- iniziò titubante

- Uh?- il saiyan si voltò verso la ragazza

- Riguardo a….riguardo a ieri sera…- Bulma fece una pausa inspirando profondamente.

- …sì, ecco…dimentica tutto, ok?- concluse sbrigativamente attorcigliando una ciocca di capelli attorno al dito indice.

Vegeta la fissò per un po’ e poi si voltò dall’altra parte senza rispondere.

La notte prima quella buffa terrestre era piombata di punto in bianco in camera sua. L’aveva svegliato nel bel mezzo della notte e lo aveva fissato per qualche minuto torcendosi le mani, poi aveva fatto la cosa più assurda che potesse fare in quel momento: gli aveva stampato un sonoro bacio sulle labbra e aveva detto tutto d’un fiato: - Mi piaci da impazzire-

Dopo aveva sgranato i grandi occhi blu e si era portata una mano a coprirsi la bocca, si era alzata di scatto ed era corsa fuori dalla stanza.

Vegeta aveva fissato per un po’ la porta ormai chiusa con espressione attonita, dopodiché si era stretto nelle spalle ed era tornato beatamente a dormire.

Bulma invece era rimasta tutta la notte a rimuginare su quello che aveva fatto, arrivando alla conclusione che sicuramente il saiyan non provava gli stessi sentimenti verso di lei.

Ora che era riuscita in qualche modo a chiarire la situazione cercò di riportare allegria nella mattinata.

- Allora, Vegeta, come vanno gli allenamenti, eh?-chiese gioviale.

- Come vuoi che vadano, donna? Non ho ancora raggiunto il livello di quel dannato Kaarot! Non lo sopporto!- sbraitò lui rabbuiandosi.

- Sono sicura che non solo lo raggiungerai, ma lo supererai di gran lunga…- concluse la ragazza con una voce stranamente dolce.

- Sì anche io ne sono sicuro…- concordò Vegeta sorridendole.

Finalmente si fermarono davanti ad un alto edificio e ,dopo che Bulma ebbe incapsulato la decappottabile , vi entrarono dentro.

In ascensore non si scambiarono parola ed una volta che le porte scorrevoli si furono aperte uscirono in fretta.

Il Saiyan camminava dietro a Bulma che percorreva i corridoi a passo spedito con espressione sicura.

Probabilmente era già stata in quel posto molte volte, dato che non aveva problemi ad orientarsi in quel labirinto di corridoi e uffici. Finalmente, dopo l’ennesima svolta, Bulma si arrestò di fronte ad una porta di legno massiccio. Bussò energicamente e dopo aver ricevuto in risposta un –Avanti- spalancò la porta ed entrò senza esitazione.

- Vegeta, tu siediti pure qui ad aspettarmi, credo che ci metterò un po’…- disse accompagnandolo verso delle poltroncine poi sparì dietro un'altra porta di legno, un po’ più chiaro.

Ne uscì solo dopo circa due ore.

- Come mai ci hai messo così tanto?- le chiese lui irritato.

- Oddio, scusami…ma ci sono state delle complicazioni…insomma, non so se puoi capire…-

- Che è successo?- chiese Vegeta leggermente allarmato.

- Ma, niente, non ti preoccupare. Ho appena parlato con l’avvocato di mio padre, e pare che un cliente abbia sporto una denuncia contro di lui…me tu non ti preoccupare, eh?- spiegò sbrigativamente la ragazza massaggiandosi le tempie.

- Allora…oh, cielo! È già l’una passata…cavolo in effetti sto morendo di fame…allora che ne dici di un paio di Hot dog giù al parco?- chiese speranzosa.

Vegeta allargò le braccia in segno di resa e venne ripagato con un sorriso smagliante da parte della ragazza.

Raggiunsero il parco in pochi minuti e, dopo aver comprato qualche cibaria da un venditore raggiunsero un muretto e si sedettero a consumare il pasto veloce.

Bulma scartò senza fretta il suo Hot dog mentre Vegeta stava già famelicamente addentando il suo, sorrise divertita e diede un piccolo morso all’estremità del suo panino…quanto le sarebbe piaciuto poterlo abbracciare in quel momento, ma purtroppo questo non era possibile.

Vegeta si accorse che la ragazza si era rattristata.

- Che c’è?- le chiese brusco.

- No, no…non ti preoccupare, Vegeta, non capiresti…- rispose mogia.

- È ancora per la storia dell’avvocato? Se vuoi gli spacco la faccia…- propose lui.

- Ma no, Vegeta! Lo vedi come sei? Pensi solo a  fare a botte e…e non a…e a nient’altro- disse la ragazza con un vago sorriso che però non aveva trovato strada negli occhi blu.

- No! Non è vero!- sbottò lui

- Ah, no? E allora a cosa pensi, sentiamo?- ribatté la ragazza con tono di sfida.

- Io non penso solo a fare a botte, io penso anche a…- iniziò

- A…?- lo incitò lei

- A te!- quasi urlò il saiyan sorprendendo anche se stesso; si alzò dal muretto e si allontanò a grandi passi sotto lo sguardo allibito di Bulma.

A me? Pensò la ragazza devo aver capito male.

Si perse tra i suoi pensieri mentre riprendeva a mangiare ciò che rimaneva del Hot dog.

Quando lo ebbe finito accartocciò la carta che lo avvolgeva e la lanciò nel cestino pochi metri più in là…Centro.

Bene, lei il suo pranzo l’aveva finito, ma di Vegeta nemmeno l’ombra.

Bulma appoggiò i palmi delle mani sul muretto e lasciò la testa all’indietro chiudendo gli occhi.

Voleva godersi in santa pace la sensazione che le dava il sole accarezzando la pelle delicata del suo volto…forse avrebbe dovuto cercarlo.

Nel frattempo Vegeta la stava osservando da dietro un albero.

Era assurdo che proprio lui, il principe dei saiyan, avesse paura di mostrarsi ad una stupida donna!

No, Bulma non era affatto stupida, anzi, forse era fin troppo intelligente e sveglia.

Ma era comunque assurdo temere le sue reazioni.

Così decise di lasciare il suo nascondiglio e di raggiungerla.

Si mosse con passo felpato per non farsi sentire.

Arrivatole dietro, Vegeta appoggiò delicatamente la fronte sulla sua schiena.

Bulma sussultò presa alla sprovvista.

La mano del saiyan scivolò lungo il braccio della ragazza fino ad arrivare a carezzarle dolcemente le dita affusolate.

Le depositò un lievissimo bacio sulla spalla sinistra e poi le sussurrò all’orecchio: - Andiamocene, donna…-

Bulma si girò lentamente per poter guardare il saiyan negli occhi. La sua solita espressione imbronciata si era leggermente addolcita, e dopo averlo notato Bulma non potè fare a meno di arrossire al pensiero di essere lei l’origine di quel mutamento.

- E…perché?- chiese imbarazzata.

Vegeta alzò gli occhi al cielo divertito

- Donna, ma bisogna spiegarti proprio tutto, eh?- si lamentò.

Poi si piegò in avanti e catturò la bocca di Bulma, già pronta a controbattere, in un bacio pieno di passione repressa a lungo.

La ragazza si lasciò guidare dal Saiyan e gli circondò il possente collo con le braccia esili.

Vegeta si allontanò di pochi millimetri e le sussurrò ancora attaccato alle sue labbra: - Hai capito?-

Bulma sorrise.

- Forse, ma me lo spiegherai meglio a casa, vero?-

 

 

Fine

 

Ok, abbiate pietà della povera mente malata di questa autrice.

È la mia prima fanfiction su Dragon Ball, e devo dire che non sono molto esperta di questo fumetto, ho visto solo il cartone animato (un’infinità di volte)

Comunque non potevo resistere all’incredibile tentazione di scrivere una Bulma-Vegeta, o sarei scoppiata….so che non è venuta molto bene, e che forse Vegeta è un po’ troppo poco scortese, ma apparte questo come vi sembra? Siate sincere!

Baci,

Moonlight rage(Ilaria)

  
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