Introduzione
Ciao ciao gente!!! Eccoci qui dopo un breve periodo nel quale ci siamo allontanati (a parte con Leannel)… ecco.. viva le auto conclusive! Mi diverto come una maiala! Ci penso mentre faccio la doccia…
Bene, siccome ho pensato che
Gimli da solo non fosse capace di fare molti pensieri filosofici, ho deciso di
avviare l’attività dialogotiva con una bella FF su Legolas e Gimli. Penso che
proprio per il fatto che siano così lontani dal modo di essere degli uomini,
che potrei fare qualcosa di decente. Di solito scrivo l’introduzione dopo la FF
ma oggi mi è presa così. EWIVA l’influenza! Una giornata intera a scrivere, da
sola!! Che belo…
Comunque loro sono a Minas
Tirith (non so xkè ma trovo che la fine del libro sia molto più ispirante) … ed
è la notte prima del Cormerellen. Molto poetica. Mostra quanto la diversità ci
aiuti ad essere uguali. Si parla di Leannel e badate che ci sono degli spoiler
sulla terza parte della mia FF. legolas è qui descritto come un personaggio
dubbioso. Ho pensato che nel bel mezzo di una guerra epica come quella che
stanno affrontando neppure un elfo possa rimanere freddo. E poi c’è il mio
amato Gimli che è quasi più empio di domande di lui, ma che non smette di
credere nel futuro. Mi ha divertito scriverla. Molto molto. Spero che vi
piaccia. Scriverò altri dialoghi. Devo ammettere che mi rompe che il Maestro
Tolkien non abbia inserito tante donne. Perché tutte queste discussioni tra
soli uomini… che due balloon. Ma non ritengo sia il caso di inventare dei
personaggi per queste brevi FF . Già il fatto di aver inserito il nome di
Leannel un paio di volte non mi è piaciuto molto (pura pubblicità). Voglio che
tutti le possono leggere. Anche se voglio pure che tutti leggano le altre…
Buona lettura
A tutti i dubbiosi
A quelli che vogliono a tutti
i costi tornare a casa
A tutti quelli che affrontano
la vita in due
Grazie a tutti coloro che la
leggeranno
With love
Zoozy
Nulla è nelle nostre mani
La notte era silenziosa e
buia. Buia come i giorni che la introducevano. L’alba ed il tramonto erano i
momenti più luminosi di quello scure, tristi giornate. Così silenziose, così
vuote. No, affatto vuote. Aveva passato la giornata ad uccidere orchi, come
poteva definirla vuota. Eppure così era. Era vuota come i suoi occhi. I vuoti
occhi verdi di un elfo che tentava di osservare la luna. Le mura bianche del
palazzo di Minas Tirith riflettevano quei pochi raggi. Legolas si sfiorò i
capelli biondi. Aveva bisogno di giornata meno vuote. Aveva bisogno di rivedere
il sole. Non credeva più nella vita. Non credeva più in sé stesso. Non credeva
più nel potere degli elfi. Non l’aveva mai sentito. C’era qualcosa che non gli
permetteva di respirare. Non riusciva più ad essere lucido come una volta. Non
riusciva ad essere tranquillo. Ma la sua recita non si era mai spezzata. Era
rimasto freddo e sicuro di se. Per tutti gli altri. I fatti erano stati troppi
e troppo complicati. Nessuno si era curato di lui. Nessuno. Ma gli era
impossibile dormire. Come mai lo era stato. E c’era un solo nome che gli
prudeva in gola, così tanto che non gli lasciava voce, respiro, per parlare.
Una sola parola soffocata. Con le mani strette sulla balaustra della terrazza
di marmo bianco. La luna .
“Leannel” sussurrò.
Una bassa figura gli si
avvicinò alle spalle
“Pensavo non l’avresti mai
detto” Legolas si tirò all’indietro cadendo a terra
“Ho fatto bella mostra dei
miei sentimenti. Ti sei divertito nano?”
“Non dire cose senza senso. Da
tempo non riderei più di te e tu viceversa”
“Hai ragione, scusami Gimli”
“Spero tu abbia paura quanto
me, altrimenti mi sentirei un vigliacco”
“Ho paura. Ma non per me
stesso”
“Sono accadute cose che non
dovevano e non sono accadute quelle che avrebbero dovuto”
“Lea avrebbe dovuto essere
qui”
“Non abbiamo più il controllo
di niente”
“Comincio a pensarlo anch’io”
“Chissà se i tuoi avi ti
avessero mai immaginato così dubbioso”
“E i tuoi?” disse Legolas
sorridendo.
“Non lo so” rispose Gimli
sedendosi a suo fianco “Non penso proprio che ci avrebbero mai immaginato qui”
“Assieme”
“Vorrei che ce ne fossero di
più della tua gente”
“Sono venuti e sono morti”
“Eppure sento che non è questo
a preoccuparti principalmente”
“Non chi è venuto e morto,
quanto chi non è venuto”
“Chiedi a Gandalf. Ho sentito
fare il suo nome mentre parlava con Aragorn”
“Grazie”
“Sono i miei occhi di nano che
non riescono a vedere bene o è vero che neppure la luna riesce ad essere
luminosa?”
“No, non sbagli. Il male
agisce anche sulla notte”
“Pensavo agisse durante la
notte”
“Troppo potere..”
“A che è servita la guerra?”
“Oh, Gimli, la guerra non
sarebbe mai servita a nulla”
“Di certo non un pensiero
molto elfico”
“Già. Non serve a nulla”
“Continuerà ancora a lungo”
“Come sta Aragorn?”
“Meglio. Sembra”
“Meglio. Sempre meglio. Sembra
che si stia abituando al suo futuro”
“Abituando… Come se fosse
possibile”
“Abituarsi a cose tanto
difficili”
“Si. Sono stanco Legolas”
“Sono stanco anch’io. Stanco
di tutto questo. stanco della vita e della morte, vorrei che questo tempo non
fosse mai venuto”
“Non sei il solo amico mio”
“Ti sembra giusto? Tutto
quello che accade, che c’è intorno a noi. E la nostra gente… dove sono Elfi e
Nani?”
“I bambini piangono e noi non possiamo fare nulla per aiutarli.
Nulla se non un’altra guerra”
“Ti senti pronto Gimli. Domani
si decideranno le sorti di questa terra”
“Si, ma infondo nulla è nelle
nostre mani. Mai lo è stato.”
“Vorrei che nulla fosse mai
iniziato. Vorrei che quel bastardo non fosse mai nato!”
“Calmati Legolas”
“Hai ragione”
“Devi ricordare alla tua mente
di non fare pensieri utopistici”
“E se tutto andasse come
desideriamo, Gimli? Allora cosa faremo? Davvero raggiungeremo quello cui
abbiamo sempre anelato?”
“Sia io che te siamo in debito
con l’altro di una promessa. Penso sarebbe giusto cominciare da quelle”
“Fangorn…”
“Helm…”
“Lo chiami con troppa
amichevolezza”
“Sei sempre un Elfo
dopotutto..” i due risero silenziosamente
“E poi? Cosa faremo poi,
Gimli?”
“Quella di cui hai sussurrato
il nome è tua sorella?”
“Si. Leannel”
“Dovrò conoscerla prima o poi”
“Non ne hai ancora avuto
occasione…”
“Casa tua è molto più vicina
della mia”
“Quindi hai intenzione di
rimanere con me?”
“Ti disturbo?”
“Non direi. No, mio caro
Gimli”
“E poi, un giorno, te ne
andrai all’ovest con i tuoi amici elfi. E vivrai per l’eternità nella gioia dei
valar”
“No. Non partirò solo. Anche
tu sarai con me allora”
“Non mi lasceranno venire. Non
sono un Elfo”
“Lo faranno vedrai. Lo
faranno.”
“E Leannel?”
“Leannel è cupa e strana. Lo scoprirai presto”
“No. Strani siamo noi”
“Perché?”
“Perché pochi istanti fa
parlavamo di rovina e di fine del mondo e adesso del nostro futuro”
“Si. Forse hai ragione. Ma a
cosa servirebbe la vita se non si potesse sognare?”
“Penso a nulla. Ma non lo so.
Nulla è nelle nostre mani”
By
Zoozy