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Autore: Leannel    01/04/2004    3 recensioni
Due anime tanto differenti quanto simili. Un'amicizia profonda. Due esseri bisognosi l'uno della forza dell'altro, qunado il mondo sembra essere diventato più cattivo
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Gimli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione

Introduzione

 

Ciao ciao gente!!! Eccoci qui dopo un breve periodo nel quale ci siamo allontanati (a parte con Leannel)… ecco.. viva le auto conclusive! Mi diverto come una maiala! Ci penso mentre faccio la doccia…

Bene, siccome ho pensato che Gimli da solo non fosse capace di fare molti pensieri filosofici, ho deciso di avviare l’attività dialogotiva con una bella FF su Legolas e Gimli. Penso che proprio per il fatto che siano così lontani dal modo di essere degli uomini, che potrei fare qualcosa di decente. Di solito scrivo l’introduzione dopo la FF ma oggi mi è presa così. EWIVA l’influenza! Una giornata intera a scrivere, da sola!! Che belo…

Comunque loro sono a Minas Tirith (non so xkè ma trovo che la fine del libro sia molto più ispirante) … ed è la notte prima del Cormerellen. Molto poetica. Mostra quanto la diversità ci aiuti ad essere uguali. Si parla di Leannel e badate che ci sono degli spoiler sulla terza parte della mia FF. legolas è qui descritto come un personaggio dubbioso. Ho pensato che nel bel mezzo di una guerra epica come quella che stanno affrontando neppure un elfo possa rimanere freddo. E poi c’è il mio amato Gimli che è quasi più empio di domande di lui, ma che non smette di credere nel futuro. Mi ha divertito scriverla. Molto molto. Spero che vi piaccia. Scriverò altri dialoghi. Devo ammettere che mi rompe che il Maestro Tolkien non abbia inserito tante donne. Perché tutte queste discussioni tra soli uomini… che due balloon. Ma non ritengo sia il caso di inventare dei personaggi per queste brevi FF . Già il fatto di aver inserito il nome di Leannel un paio di volte non mi è piaciuto molto (pura pubblicità). Voglio che tutti le possono leggere. Anche se voglio pure che tutti leggano le altre…

Buona lettura

 

A tutti i dubbiosi

 

A quelli che vogliono a tutti i costi tornare a casa

 

A tutti quelli che affrontano la vita in due

 

 

Grazie a tutti coloro che la leggeranno

 

With love

Zoozy

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nulla è nelle nostre mani

 

 

La notte era silenziosa e buia. Buia come i giorni che la introducevano. L’alba ed il tramonto erano i momenti più luminosi di quello scure, tristi giornate. Così silenziose, così vuote. No, affatto vuote. Aveva passato la giornata ad uccidere orchi, come poteva definirla vuota. Eppure così era. Era vuota come i suoi occhi. I vuoti occhi verdi di un elfo che tentava di osservare la luna. Le mura bianche del palazzo di Minas Tirith riflettevano quei pochi raggi. Legolas si sfiorò i capelli biondi. Aveva bisogno di giornata meno vuote. Aveva bisogno di rivedere il sole. Non credeva più nella vita. Non credeva più in sé stesso. Non credeva più nel potere degli elfi. Non l’aveva mai sentito. C’era qualcosa che non gli permetteva di respirare. Non riusciva più ad essere lucido come una volta. Non riusciva ad essere tranquillo. Ma la sua recita non si era mai spezzata. Era rimasto freddo e sicuro di se. Per tutti gli altri. I fatti erano stati troppi e troppo complicati. Nessuno si era curato di lui. Nessuno. Ma gli era impossibile dormire. Come mai lo era stato. E c’era un solo nome che gli prudeva in gola, così tanto che non gli lasciava voce, respiro, per parlare. Una sola parola soffocata. Con le mani strette sulla balaustra della terrazza di marmo bianco. La luna .

“Leannel” sussurrò.

Una bassa figura gli si avvicinò alle spalle

 

“Pensavo non l’avresti mai detto” Legolas si tirò all’indietro cadendo a terra

 

“Ho fatto bella mostra dei miei sentimenti. Ti sei divertito nano?”

 

“Non dire cose senza senso. Da tempo non riderei più di te e tu viceversa”

 

“Hai ragione, scusami Gimli”

 

“Spero tu abbia paura quanto me, altrimenti mi sentirei un vigliacco”

 

“Ho paura. Ma non per me stesso”

 

“Sono accadute cose che non dovevano e non sono accadute quelle che avrebbero dovuto”

 

“Lea avrebbe dovuto essere qui”

 

“Non abbiamo più il controllo di niente”

 

“Comincio a pensarlo anch’io”

 

“Chissà se i tuoi avi ti avessero mai immaginato così dubbioso”

 

“E i tuoi?” disse Legolas sorridendo.

 

“Non lo so” rispose Gimli sedendosi a suo fianco “Non penso proprio che ci avrebbero mai immaginato qui”

 

“Assieme”

 

“Vorrei che ce ne fossero di più della tua gente”

 

“Sono venuti e sono morti”

 

“Eppure sento che non è questo a preoccuparti principalmente”

 

“Non chi è venuto e morto, quanto chi non è venuto”

 

“Chiedi a Gandalf. Ho sentito fare il suo nome mentre parlava con Aragorn”

 

“Grazie”

 

“Sono i miei occhi di nano che non riescono a vedere bene o è vero che neppure la luna riesce ad essere luminosa?”

 

“No, non sbagli. Il male agisce anche sulla notte”

 

“Pensavo agisse durante la notte”

 

“Troppo potere..”

 

“A che è servita la guerra?”

 

“Oh, Gimli, la guerra non sarebbe mai servita a nulla”

 

“Di certo non un pensiero molto elfico”

 

“Già. Non serve a nulla”

 

“Continuerà ancora a lungo”

 

“Come sta Aragorn?”

 

“Meglio. Sembra”

 

“Meglio. Sempre meglio. Sembra che si stia abituando al suo futuro”

 

“Abituando… Come se fosse possibile”

 

“Abituarsi a cose tanto difficili”

 

“Si. Sono stanco Legolas”

 

“Sono stanco anch’io. Stanco di tutto questo. stanco della vita e della morte, vorrei che questo tempo non fosse mai venuto”

 

“Non sei il solo amico mio”

 

“Ti sembra giusto? Tutto quello che accade, che c’è intorno a noi. E la nostra gente… dove sono Elfi e Nani?”

 

“I bambini piangono  e noi non possiamo fare nulla per aiutarli. Nulla se non un’altra guerra”

 

“Ti senti pronto Gimli. Domani si decideranno le sorti di questa terra”

 

“Si, ma infondo nulla è nelle nostre mani. Mai lo è stato.”

 

“Vorrei che nulla fosse mai iniziato. Vorrei che quel bastardo non fosse mai nato!”

 

“Calmati Legolas”

 

“Hai ragione”

 

“Devi ricordare alla tua mente di non fare pensieri utopistici”

 

“E se tutto andasse come desideriamo, Gimli? Allora cosa faremo? Davvero raggiungeremo quello cui abbiamo sempre anelato?”

 

“Sia io che te siamo in debito con l’altro di una promessa. Penso sarebbe giusto cominciare da quelle”

 

“Fangorn…”

 

“Helm…”

 

“Lo chiami con troppa amichevolezza”

 

“Sei sempre un Elfo dopotutto..” i due risero silenziosamente

 

“E poi? Cosa faremo poi, Gimli?”

 

“Quella di cui hai sussurrato il nome è tua sorella?”

 

“Si. Leannel”

 

“Dovrò conoscerla prima o poi”

 

“Non ne hai ancora avuto occasione…”

 

“Casa tua è molto più vicina della mia”

 

“Quindi hai intenzione di rimanere con me?”

 

“Ti disturbo?”

 

“Non direi. No, mio caro Gimli”

 

“E poi, un giorno, te ne andrai all’ovest con i tuoi amici elfi. E vivrai per l’eternità nella gioia dei valar”

 

“No. Non partirò solo. Anche tu sarai con me allora”

 

“Non mi lasceranno venire. Non sono un Elfo”

 

“Lo faranno vedrai. Lo faranno.”

 

“E Leannel?”

 

“Leannel è cupa e  strana. Lo scoprirai presto”

 

“No. Strani siamo noi”

 

“Perché?”

 

“Perché pochi istanti fa parlavamo di rovina e di fine del mondo e adesso del nostro futuro”

 

“Si. Forse hai ragione. Ma a cosa servirebbe la vita se non si potesse sognare?”

 

“Penso a nulla. Ma non lo so. Nulla è nelle nostre mani”

 

 

 

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Zoozy

  
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