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Autore: LILY EVANS POTTER    11/08/2006    3 recensioni
L’ascensore si apre e lei vede il suo ragazzo uscire con uno zaino il suo cappotto nero e i suoi capelli pieni di gel. Vede i suoi occhi azzurri e dolci che la guardano felici.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«ciao…disturbo

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LA PAROLA AMORE HA UNA STORIA, LA NOSTRA..

La ragazza alza la cornetta del telefono compone il numero che ormai conosce a memoria ..

«ciao…disturbo?...»

«no, non ti preoccupare non sto facendo nulla…»

«nemmeno io…sono sola soletta in casa»

«Come sola?»

«eh si, i miei non ci sono e non hanno chiamato nessuno…»

«ah…mi piacerebbe essere li..»

«vuoi venire?»

«non vorrei dare noia»

«io ti avevo chiamato per chiederti se volevi venire a dormire qua…»

«dici sul serio?»

«si…la donna delle pulizie viene domani mattina alle 9…basta che vai via prima del suo arrivo»

«ok…sei sicura?»

«certo»

«ok allora arrivo tra un oretta»

«va bene…a dopo amore..»

«a dopo piccola mia»

il suono metallico del citofono si spande per il soggiorno della casa, la ragazza dai lunghi capelli tinti va ad aprire la porta in preda al panico…

«si?»

«sono io…»

«il secondo piano con l’ascensore»

Il portone si apre e il ragazzo dai capelli tinti di nero entra nell’atrio del condominio, chiama l’ascensore e sale al secondo piano.

Vede la sua ragazza sulla soglia, con dei pantaloni di un tony grigio e un golf nero che nasconde una maglietta aderente nera.

L’ascensore si apre e lei vede il suo ragazzo uscire con uno zaino il suo cappotto nero e i suoi capelli pieni di jel. Vede i suoi occhi azzurri e dolci che la guardano felici.

Si avvicinano, lei gli da un bacio sulla bocca gli prende lo zaino e lo poggia su una panca, poi sorridendo gli da un secondo bacio più profondo del primo. Gli fa fare il giro della casa finche lui non tira fuori dal suo zaino shinig e si sistemano in salotto a guardarlo.

La luce abbassata, il film che prosegue, due scatole per la pizza vuote e una lattina di birra per terra. I divani gialli appena puliti e due ragazzi abbracciati.

Il braccio di lui passa dietro la vita di lei, che appoggia la testa sul petto del suo ragazzo terrorizzata.

Finito il film la casa è buia e silenziosa, si guardano negli occhi… quegli azzurri di lui incontrano quelli verdi di lei, per alleggerire l’imbarazzo che provava la ragazza esclama:

«complimenti!bel film da farmi vedere di notte!»

«era tutto calcolato, volevo farti paura…»

La ragazza prende le scatole vuote della pizza le porta in cucina le butta insieme alla lattina, poi torna in salotto toglie il dvd e spegne la televisione, poi si volta con una faccia interrogativa

«che si fa?»

«hai sonno?»

«non lo so…»

«dove dormi?»

«dormiamo?»

«dormiamo»

«o in camera dei miei ma non mi sembra il caso o in camera mia ma temo che non sia saggio o in salotto»

«vada per il salotto…»

Lei si dirige verso camera sua, prende un cuscino e una coperta con stampato sopra una luna piena che si affaccia sul mare notturno calmo e tranquillo.

«ho preso solo un cuscino…forse non basta…»

«basta non ti preoccupare»

«ok…»

Lei si avvicina fa spazio, mette il cuscino di morbide piume e si accoccola vino a lui.

«vuoi dormire?»

«non lo so»

«non devi preoccuparti»

«non lo so, è un occasione che capita una volta ogni mai…»

Il silenzio si fa pesante lui avvicina la sua faccia e la bacia un bacio profondo che fa capire che lui la desidera da tempo.

«scusa…»

«di che»

«il bacio non è stato molto dolce»

«è stato bellissimo»

«hai il respiro affannoso…sei agitata?se vuoi ci mettiamo a dormire…»

«no non voglio…»

Lei gli prende la mano e la porta verso il suo cuore

«che fai?»

«voglio farti sentire una cosa»

La mano di lui sente dentro al dolce petto di lei un cuore che batte forte, quasi impazzito

«è il tuo cuore?»

«si…»

«hai paura?»

«si…tanta»

«è normale…»

Lui la bacia ancora, stavolta più dolcemente è un bacio profondo ma dolce la mano di lui scende sotto la maglietta e incontra le pelle calda di lei.

Lui si toglie la maglietta e lei comincia ad accarezzare il suo petto, si fa baciare e lui in fine le toglie la maglietta.

Un reggiseno di pizzo nero leggermente imbottito, nuovo, messo per l’occasione

«ci avevi pensato?»

Dice lui guardando il corpo semi nudo della ragazza

«si…me lo sono scelto apposta»

Lui le sorride lei ricambia, si baciano ancora e ancora e ancora finche senza neanche accorgersene la ragazza è rimasta con gli slip di pizzo e basta lui mostra boxer neri semplicissimi e la guarda, è titubante tutto è stato perfetto lei era rilassata ma lui ha paura di farle male, di rovinare l’atmosfera

Lei capisce perché è preoccupato e gli mette una mano sul cuore anche il suo batte più veloce del normale, sorride, abbassa le mani agli slip se li sfila e li butta giù dal divano lui la guarda stupito e felice senza muoversi.

«non so che devo fare…»

Lui capisce che non può farsi condurre, allora si sfila i boxer e comincia ad accarezzarla, poi la bacia partendo dalla fronte fino all’ombelico poi scende ancora un fremito di piacere corre lungo la schiena di lei, lui risale fino alla bocca la bacia poi si porta sopra di lei, la bacia di nuovo con dolcezza, dopo pochi secondi sente un dolore e adora quella sensazione, si sente parte di lui, lo sente dentro di se fino a che un piacere sconfinato non si impossessa di lei allora lo sente uscire e accasciarsi al suo fianco mette le mani sotto la coperta e poi l’abbraccia.

Gli da un bacio dolcissimo sulla gota rossa e le sorride

«grazie» dice lei

«di che?»

«di avermi reso la ragazza più felice della terra»

Un pesante silenzio si impossessa della stanza lei è tranquilla felice senza nemmeno una preoccupazione

«ti amo»

Queste due semplicissime parole, importanti, significative, difficili, azzardate, dubbiose, rompono il silenzio in maniera particolarmente forte.

«c-cosa?»

«ti amo…»

«…»

«mi sembrava il momento giusto per dirtelo, mi hai reso felice dalla prima vota che ci siamo visti, sei speciale e stanotte è stata la cosa più emozionante della mia vita…sei insostituibile…»

Lei era sconvolta, felicissima, ma sconvolta

«anche io… ti amo…dio non l’ho mai detto a nessuno…io ti penso dalla prima volta che ho visto i tuoi occhi e stanotte è stata la cosa più dolce che potevi regalarmi, sei e sarai sempre nei miei pensieri»

Si girano ancora nudi sotto alla coperta che ormai profuma di loro si guardano negli occhi, si baciano, a lungo e dolcemente fino a quando non si addormentano l’uno nelle braccia dell’altro

Quello che rimane della notte passa rapidamente e il sole fa capolino, la sveglia di lei suona e gli fa capire che non era un sogno…

«amore?»

«mmmh…»

«devi alzarti…»

«mamma non voglio un lavoro»

«ihihihi…piccolo? Amore mio?»

«emh? Si, ci sono, sono sveglio…»

Il loro occhi si intrecciano e al ragazzo gli viene dato il più bel bacio di buon giorno che si possa desiderare

«ti amo»

«ti amo»

Sorridono. Lei si alza mostrando il suo completo di pizzo nero, si mette un golfone va verso il bagno

Dopo pochi secondi torna di corsa da lui bianca come un cencio

«io sarò in cinta?»

Il ragazzo diventa viola

«cosa?»

«non abbiamo usato il preservativo!sarò in cinta!»

«shhh… si che l’abbiamo usato, ci ho pensato io per evitare l’imbarazzo…»

Lei riprende colore, anzi diventa rossa

«sul serio?ah ook…»

«non ti preoccupare…»

«sei un angelo»

«e poi si chiamerebbe o marta o Filippo…»

«chi?»

«il bambino che sarebbe nato!»

Lei gli tira una cuscinata e torna in bagno a finire di lavarsi pensando che nessuno dei due nomi gli piaceva, cosi decise di urlare:

«sbaglio! ELISA o ANTONIO!»

I due si mettono a ridere

Dopo mezz’ora erano sulla soglia della casa e si salutavano, un bacio diverso da tutti gli altri, un bacio che dava inizio ad una storia seria, una senza segreti, dove ci si mette in ballo tutto, dove si ama fino all’ultimo, un rapporto di grado superiore e bisognava parlarne con i genitori perché le cose serie hanno bisogno di essere fatte alla luce del sole oltre che sotto la luna…

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