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Autore: Altaria    27/12/2011    0 recensioni
Capitolo speciale de " La Buki di Zero" per augurarvi Buon Natale.
-A volte l'Odio si trasforma improvvisamente in amore senza che ni c'e ne rendiamo conto, e il nostro Soul ,ancora intrappolato nel mondo magico , lo scoprira molto, mooolto presto.....- [ CORRETTA]
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Zero no Soul_'
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Prima di iniziare a leggere ci sono due cose che dovete sapere:
1-Questa shoot è ambientata in un punto imprecisato della storia_
2-Kirai è il nome che ho dato al demonietto rosso che è all'interno di Soul; Rudolph la giraffa di Patty_
Beh,forse effettivamente erano tre...comunque perdonate eventuali errori di battitura e per il resto ci vediamo a fine storia,Altaria-

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               Hate/Love CHRISTMAS
La brezza soffiava fredda muovenando dolcemente le fronde degli alberi e ridestando Death City dal sonno in cui era caduta. Una spessa coltre candida infatti aveva ridipinto tutto il paesaggio di quello strano deserto e della foresta a lui adiacente.
Aveva iniziato a nevicare quella mattina,mentre lui e Maka si trovavano in paese e ,mentre era intento a guardare un neonato far levitare una sottospecie di ciuccio aveva visto il primo fiocco bianco scendere lentamente fino a posarsi sul ciglio della strada.Kirai non ci aveva messo molto a collegare le due cose , bambini + neve = Natale. 
Avrebbe volentieri acconsentito a far bruciare la sua testa in cambio della morte di quel dannato demonietto,avrebbe fatto di tutto per non ricordarsi che quel giorno corrispondeva alla vigilia di Natale.Odiava il Natale così radicatamente che fu ben felice ,una volta ricollegato il cervello,di appurare che in quello strano mondo non lo si festeggiava.Tornò da Maka e una volta terminate le faccende che il preside aveva commmissionato loro entrarono nella carrozza con l'intento di tornare a scuola.Erano mezzi congelati e Maka non la finiva di sfregarsi le mani e di cercare di stringersi il più possibile il mantello addosso;smise solamente quando Soul gli strinse la mano e fecendo entrare in contatto le loro anime le cedette un po' del proprio calore.Fù allora che Maka con le guance rosse per l'imbarazzo si voltò di scatto verso di lui « si puo' sapere chè diavolo hai? E da prima che hai una faccia strana! » sbottò tenendo la testa bassa nel tentativo di non raffreddarsi il collo « Assolutamente niente » rispose lui con il suo solito tono indifferente anche se,nella sua mente erano in moto tante,troppe emozioni.Non gli succedeva spesso che qualcuno riuscisse a capire davvero cosa provava, a volte neanche le sue amiche ,nonostante vivessere insieme da un paio d'anni , riuscivano a capirlo mentre Maka lo aveva fatto sin da subito.
La vide voltarsi e borbottare che avrebbe dormito un po' muovendosi a fatica a causa di tutti i mantelli che si era infilata e, mentre lo faceva si sentì strattonare una mano: non l'aveva lasciata,anzi la stringeva sempre più.Sorrise leggermente, ecco spiegato cos'era quella senzazione di pace.
***
Arrivati a scuola lui si era congedato velocemente nella foresta dicendo di dover svolgere il suo allenamento quotidiano annullando le proteste della Maestra d'Armi che voleva partecipare agli allenamenti.Tuttavia una volta sicuro di essere solo aveva svoltato per la via più lunga e si era rifugiato sul tetto della Shibusen.Non aveva particolarmente freddo , aveva passato due notti in bianco per foderare il suo mantello con una delle vecchie coperte che erano apparse nel borsone*, e nonostante avesse faticato molto a causa del peso della coperta e dello stato in cui era ridotto l'unico ago che era riuscito a recuperare il suo lavoro era stato ben ricompensato.Si sedette sul pavimento della specie di terrazzino riparato presente sul tetto e una volta poggiata la pancia a terra aveva tirato fuori un vecchio album da disegno e una scatola di pastelli tutta pasticciata di giallo.Sorrise leggermente mentre apriva la scatola nell'appurare che, mentre tutti i colori parevano nuovi il giallo era totalmente consumato e nel tentare di prelevare quello che ne rimaneva si macchiò tutte le mani.Cominciò a disegnare e prima dell'imbrunire aveva completato tre fogli che aveva accuratamente posato sotto il suo braccio mentre raggiungeva velocemente il pianoforte nei sotterranei.Posizionò i disegni sul piano come fossero spartiti e cominciò a suonare una melodia triste e lenta; potè sentire chiaramente Kirai sgignazzare,era arrivato il momento dei brutti ricordi.
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Non c'era un motivo preciso per cui lui dovesse disprezzare il Natale,lo odiava e basta.
Sin da bambino non aveva mai passato un Natale di quelli normali, sai di quelli in cui si prepara l'albero ,sti sta tutti insieme e ci si scambiano i doni mangiando caramelle.A quanto lui ricordasse in casa sua erano in domestici a mettere le decorazioni e a preparare il grande banchetto natalizio a cui poi partecipavano un così vasto numero di persone che non aveva mai avuto il tempo di vederle tutte.Lo spirito Natalizio era pari a zero, gente andata fin lì carica di regali preziosi speranzosi di conquistare la famiglia Evans e ricavare qualcosa da quell ' "amicizia", che si perdevano nei complimenti più disparati per le cose più futili e blateravano su quisquiglie quali il matrimonio combinato di due neonati.
A lui però venivano sempre rivolte occhiate di disprezzo,o peggio, di compassione, dopotutto « dev'essere dura essere il fratello senza talento del grande Wes » e tutte le volte finiva per rifurgiarsi accanto alla finestra del camino da dove sbirciava di nascosto la vita sotto Villa Evans,la gente vera: i bambini felici che indicavano le luci colorate da sulle spalle dei genitori e leccavano lecca-lecca più grandi del loro pugni gli avevano sempre fatto un po' di unvidia anche se,come si ripeteva sempre, invidiarli non cambiava la sua situazione.
Da quando si era trasferito la situazione era cambiata,il primo Natale dopo che se ne fù andato di casa ebbe il 'piacere' di fare la conoscenza di Liz ,Patty e Rudolph. E piano piano l'odio che provava per il Natale si era affievolito facendolo sentire quasi felice,questo quando era in compagnia;quando era solo i brutti ricordi lo assaliveno facendogli desiderare ardentemente che non fosse mai Natale, anche se, diciamocelo, gli ultimi Natale non aveva avuto tutto quel tempo per ricordare cose spiacevoli,perfortuna.
Tra fidanzati gelosi, genitori col metal-detector e cani che rubano ventilatori aveva passoto le ultime tre festività natalizie a:
1- Discutere col fidanzato di Liz che supponeva che quest'ultima avesse una tresca amorosa non solo con lui ma anche con Patty e la sua giraffa di peluches( secondo Tsubaki aveva anche detenuto un nuovo record:ripetere circa un centinaio di volte ASSURDO!! nel corso di una giornata);

«
 Io lo so, che tu ,si proprio tu, Elisabeth Margaret Thompson non vuoi sposarmi perchè in realtà mi tradisci con tua sorella e la sua giraffa!!»

2- Organizare un nascondino di gruppo per sfuggire ai genitori di Tsubaki che li cercavano armati di metal detector (peccato che ci fossero vischio e gente intenta a sbaciucchiarsi ovunque) ;

«
 Soul-kun,credi davvero che riusciremo a seminarli girando per la città? Io credo che sei persone che girano con occhili da sole e impermeabili in compagnia di un cane con metà pelo dipinto di blu con collare leopardato, una giraffa senza collo e una moto gialla daremo ancora di più nell'occhio.»

3- Cercare di spiegare al fruttivendolo che no,non avevano rubato loro il suo ventilatore ma era stato Aoi,il cane che si era auto-invitato nell'appartamento vuoto che divideva il suo da quello di Liz e Patty.

«
 Davvero le giuro che non siamo stati noi a rubare il suo ventilatore, guardi ne abbiamo uno enorme qui!»
«...e quello da dove viene?»
« em.....Liz,Patty Scappate!!»

Erano stati, tutto sommato dei Natale quasi...felici. Ma a quanto pare quel dannato diavoletto rosso, Kirai aveva deciso di tornare a tormentarlo e solo suonare riusciva a placare quel turbinio di brutte emozioni.Lo 'spartito' che stava seguendo,i disegni che aveva scarabbocchiato rappresentavano Lui,Liz,Patty,Rudolp,Tsubaki,White e Aoi compiere le azioni sopracitate (nei punti 1-2-3) e solo mentre si era perso a contemplare le macchie della giraffa si accorse di un leggero rumore di passi che proveniva dal corridoio e che presto si fecero più vicini mostrando una Maka tutta imbacuccata . Lo guardò un attimo e poi arricciando le labbra disse « Finalmente ti ho trovato! Si può sapere cos'hai oggi? » Soul non rispose e si avviò nuovamente veso il terrazzino mentre Maka lo seguiva borbottando « Non credere di liquidare di nuovo il discorso con un "non ho niente" ! Prima quando mi hai stretto la tua mano - e quì avvampò un poco - ho sentito chiaramente la tua anima! » Lo guardò un secondo mormorando « Dimmi cos'hai perfavore, se io- » « Domani è Natale » L'aveva interrotta lui senza sapere il motivo della sua improvvisa sincerità « Natale? - Chese curiosa Maka « E che cos'è una cosa brutta?? - « Al contrario.E' una delle feste che nel mio mondo si ama di più » spiegò tranquillo lui « ...E allora perchè tu sei così triste quando ci pensi? - continuò lei con lo sguardo intristito « E' successo qualcosa di brutto?- « A Natale si prepara l'albero e si decora tutta la casa con addobbi ,palline colorate e luci di tutti i tipi. E ci si scambiano i doni,anche » aveva risposto soul a mezza voce sedendosì sul pavimento freddo.Lei lo imitò ma non disse niente, si limitò a fissarlo « E... lo si passa con la famiglia e con le persone più importanti.....io non l'ho mai fatto » « Nessuna di queste cose? » la sua voce era intrisa di sorpresa e tristezza e il suo sguardo si incupì ancora di più mentre vedeva il ragazzo continuare a fissare il cielo,cosa che interpretò come un cenno d'assenzo.Scosse la testa facendo ondeggiare le sue buffe codine e si rizzò velocemente in piedi porgendo una mano al ragazzo che la guardava stranito.Sentì chiaramente il verso di quello strano uccello che cantava solo a mezzogiorno e mezzanotte, era dunque Natale da qualche minuto. Maka gli afferrò la mano e lo costrinse ad alzarsi e continuò a stringerla con entrambe le sue biccole mani mentre diceva « Ti dispiacerebbe passare questo Natale in mia compagnia?? » gli occhi le brillavano e aveva le guance arrossate dal freddo, Soul le sorrise e strinse più forte le sue mani ,erano gelide.Maka abbassò un secondo lo sguardo e subito dopo prese uno slancio verso il ragazzo facendo finire le proprie labbra sulle proprie e restando in quella posizione per un tempo indefinibile. « Buon Natale Soul » mormorò lei abbracciandolo e stringendosi nel mantello del ragazzo per il freddo, lui le passo una mano sulla testolina bionda e facendo luccicare i denti aguzzi « Buon Natale,Maka »

Dopo tutto il Natale non era poi così male.

White no Mechakucha_
Per prima cosa AUGURI!!!!
Ok, lo so' che sono in ritardo di un giorno, ma meglio tardi che mai.Questo 'coso' è stato un parto abbastanza difficile ,scritto e ricancellato parecchie volte anche se ,tutto somato sono abbastanza soddisfatta.Come ho scritto all'inizio non so'con precisione in che punto della storia è ambientata ma sicuramente non dove siamo adesso. Ho voluto dare un nome al diavoletto rosso,Kirai che significa odio (anche se sarebbe meglio qualcosa di folle!) e alla giraffa di peluches di Patty, che d'ora in poi chiamerò per sempre Rudolph.Il cane non avrà nessun ruolo nella storia principale ma l'idea di un cane con metà pelo ANZULLO mi piaceva.
Ringrazio chiunque legga questo scempio o l'altro e vi chiedo di dirmi cosa ne pensate, criticatemi , offendetemi, fatemi dei complimenti ( *.*) ma fatelo, ho bisogno di viìoi per migliorarmi.
Ah, a proposito la frase con l'asterisco contiene un piccolo SPOILER.
Per il resto ci vediamo nel prossimo capitolo de La Buki di Zero ,
baci e AUGURI,
Altaria.
  
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