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Autore: Mikichigo    27/12/2011    0 recensioni
Buio e luce, luce e buio. Un gioco di luci quasi da far venire la nausa.. Anzi, togliamo il quasi! Proprio così mi sentivo.. alquanto nauseata. Gente che ballava ininterrottamente a tempo di musica, l'uno appiccicato all'altro accompagnati da diversi tipi di cocktail.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima fanfiction che pubblico. L'ho scritta su Inuyasha perchè è sempre stato il mio Anime preferito.. e la storia è ciò che ho vissuto e sto vivendo io. Se vi piacerà prometto di aggiornarla ogni giorno. Buona lettura:*
 
Buio e luce, luce e buio. Un gioco di luci quasi da far venire la nausa.. Anzi, togliamo il quasi! Proprio così mi sentivo.. alquanto nauseata. 
Gente che ballava ininterrottamente a tempo di musica, l'uno appiccicato all'altro accompagnati da diversi tipi di cocktail. Per questo non andavo mai in discoteca, non mi piaceva.. troppo schifo! 
I miei occhi alquanto disgustati si soffermarono su una coppia in pista; lei appoggiata al pilastro con il "vestito" che le arrivava quasi alla pancia ed un ragazzo, probabilmente sconosciuto a lei, toccava le sue gambe con ardore mentre le loro labbra si scontravano furiosamente. 
Bleah! 
Preferì distogliere lo sguardo e camminando a passo svelto ma attento andai nel privè. 
" Kagome di quà!" Mi girai e vidi la mia migliore amica/sorella Kikyo accucciata nel divano assieme al suo ragazzo Kohaku e mi affrettai a raggiungerli. 
A proposito che sbadata! Non mi sono ancora presentata.. Io sono Kagome Higurashi, studentessa di una delle scuole più "parlate" di Tokyo. Cosa c'è da dire su di me? Di certo tante cose, ma non starò qui ad elencarle tutte.. 
Sono una ragazza alquanto vivace e ribelle, ma non teppista. Studio il giusto per permettermi una media al di sopra della sufficienza e sono molto sociale ed esuberante, e a volte questa mia caratteristica mi fa sembrar ciò che non sono realmente.
Mi ritengo una ragazza nella media, nè brutta nè bella; un pò bassa e magra con le forme al punto giusto..Insomma c'è a chi piaccio e personalmente non mi lamento. 
Ma comunque torniamo alla realtà; sono stata trasportata in questa discoteca da mia sorella (nonchè migliore amica) Kikyo e questa me la pagherà! Dovete sapere che non vado particolarmente pazza per le discoteche, le ritengo.. stancanti. 
Si proprio così, sono una delle poche che pensa questo, ma non m'importa.. anzi meglio, così mi distinguo dalla massa. In questo posto ci sono solo ragazzi ubriachi che "ballano" e si strofinano dietro a ragazze per niente dispiaciute della situazione. 
Oh in che guaio mi sono cacciata! Se lo venisse a sapere il mio ragazzo finirò nei guai, già lo so! Sono fidanzata da circa 6 sei mesi ma niente va bene in questa storia, assolutamente niente.. 
Ma di certo non è colpa mia. E' che Hojo è un tipo molto particolare ed io proprio non riesco più a starli dietro.  
"Kagome attenta!" Neanche il tempo di girarmi verso il mio "adorato" cognatino che mi ritrovai a pancia in giù nei divanetti di fronte a me; non oso neanche immaginare com'ero combinata e a quanta gente aveva assistitito a quello spettacolo poco piacevole per i miei gusti. 
Arrabbiata m'issai sulle braccia piene di bracciali intonati con il mio vestito corto di raso nero con un fiocco bianco grande laterale all'altezza del mio seno abbondante, con una spinta mi alzai e mi girai intenta a "cercare questione" al colpevole di quella caduta. 
Nonappena mi girai i miei occhi ne incrociarono un altro paio e mi persi dentro. Sentì una strana sensanzione quando li vidi scrutarmi anche l'anima. Il mio corpo incominciò a percepire brividi leggeri.. E non erano causati dal freddo. Erano dorati, un dorato mai visto in tutta la mia vita. Rimasi li incantata e continuai ad osservare quella visione angelica, più o meno come una bambina fissa con desiderio una leccornia su una bancarella alle tipiche feste tradizionali. 
Mi sentì una stupida, ma proprio non potei fare a meno di guardarlo. Incoscentemente i miei occhi scesero verso il basso e notai la camicia rossa appena sbottonata che lasciava intravedere i pettorali. Arrossii. 
"Scusami, non l'ho fatto apposta" O kami! Adesso muoio, pensai. Che voce che aveva. E quelle labbra? Chissà che sapore avevano. Con un sorriso ebete riuscì a rispondere.
"Oh tranquillo, è stato solo un incidente" Per l'amor di Dio Kagome che combini? Non dovevi forse dirgliene quattro?! Che sciocca. 
Successe tutto in un attimo, lui incominciò ad andare a tempo di musica e mi si mise a ballare dietro. Io inizialmente "accettai"per niente contraria e vidi mia sorella ridere di gusto ma dopo neanche un minuto mi levai. 
Per un attimo mi ero dimenticata di Hojo, dannazione! A causa della mancanza di coraggio mi allontanai da quel privè e da quel ragazzo, maledicendomi ancora una volta per essere andata in quella dannata discoteca! 
La serata passò tranquilla, io a volte cercavo quegli occhi ma con tutta quella gente non li vidi. Distrattamente notai l'orologio, erano appena le tre del mattino e la serata stava per finire. 
Con il cuore in gola mi avvicinai ai divanetti e per mia (s)fortuna non lo vidi più. Un pò amareggiata mi avvicinai a mia sorella comodamente accucciata al suo ragazzo.
"Kikyo che ne dici se andiamo a mangiare? Sto morendo dalla fame!" confermai con voce esausta per la serata.
"Oh Kagghy insomma, sempre che mangi sei! Così diventerai una balena e poi quel ragazzo di prima non ti filerà!" disse ridendo tutto in un fiato.. Secondo me aveva bevuto!
"Non rompere e andiamo! Non so neanche chi è quello, sarà uno dei soliti buffoni che si aggirano qui a Tokyo. Forza forza, andiamo!" 
Detto questo mi alzai e in un lampo presi il coprispalle e la borsetta ed uscii fuori. C'era molto caldo, in fondo era appena finito Maggio. 
Ancora c'era molta gente fuori, chi fumava, chi ancora pomiciava e chi chiaccherava. Poi sentì un tonfo, mi girai e vidi uno sopra un motorino che "abbracciava" il pavimento. 
Scoppiai in una fragorosa risata accompagnata da mia sorella e dai nostri amici. Lo aiutarono ad alzarsi, invano, perchè lui nonappena appoggiò i piedi in terra cadde nuovamente. 
E li ci furono altre risate.. Questo fà l'acool. 
Dopo quella piccola scenetta di cabaret entrammo in macchina e ci diriggemmo in un pub. 
Uscì dalla macchina e nonappena alzai lo sguardo vidi quel ragazzo di prima. Però stavolta non vidi i suoi occhi a causa del capo abbassato.
Stava rimettendo anche l'anima, sicuramente per quella sera aveva bevuto abbastanza.
 Uno degli amici suoi mi notò e mi fissò ininterrottamente fino a quando io, imbarazzata, abbassai lo sguardo e mi diressi all'entrata del pub. Menomale che mia sorella non l'aveva notato a quest'ora mi avrebbe stressata a vita! 
Forse a causa della troppa fame o della stanchezza non ci pensai più al "ragazzo misterioso" per quella sera, ma una volta addormentata s'impossessò dei miei sogni.
  
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