Non impedire che
scorra veloce sulla tua guancia,
non serrare le labbra
per non sentirne il sapore aspro
quando deciderà di voler
essere assaggiata.
Sfiorala con le dita
per sentire la pelle
bagnarsi del tuo sentimento.
Che sia un sorriso o il tuo dolore
la causa della sua comparsa,
chiudi gli occhi e ascoltala
nel suo silenzio, mentre scivola,
disegnando la forma del tuo viso.
Dopo la prima, sciogli la tensione
che si forma, guardando su uno
specchio le altre sorelle
arrivare, copiose; intanto
ti asciugano il muso dalle stesse,
le mani, furiose, che strofinano
gli occhi per allontanarle.
Non dimenticare mai neanche
uno dei tuoi pianti,
cercane il significato
cogliendo l’anima di ogni
lacrima, incatena le risa
o i gemiti, e non permettere
a niente ed a nessuno di impedirti,
quando lo vorrai, di piangere.