Fatti mozzafiato
che ti mozzano anche la testa.
Non fa male
ma guardala rotolare
e sbattere sul muro
di tutti i tuoi rimpianti,
e alla domanda “Ma che hai?”:
“Ma a fanculo tutti quanti!”
Poi corri dal nervoso
contro il freddo gelido,
che spacca la tua gola
mentre ne raccoglie i pezzi.
Tira fuori la voce
e grida in silenzio,
qualcuno resta a guardare
mentre sputi frantumi di fede,
qualcuno ride e basta
mentre soffi controvento
i ricordi buoni,
in modo che tornino a te sempre,
anche se non li rivuoi.
Scordarsi di qualcosa
è questione di forza;
ti ha ingoiato l’anima:
squarciagli il ventre
per riprenderla.
Guarda il sangue del problema
diventare trasparente,
l’hai sconfitto, è finita,
non è più nella tua mente.
Poi ecco le sue ceneri
prendere vita e rincorrerti,
sarai sempre più veloce,
non ti raggiungeranno,
ma è facile cadere,
l’inciampo, chiamalo sbaglio.
Non cibarti di vendetta,
limitati a non dimenticare..
così quando torneranno
saprai già cosa fare.