Note: nessuna coerenza storica. Poca coerenza temporale. Vaga coerenza filosofica. Parecchia idiozia latente.
Io ho steso il copione, Minnow lo illustrerà a tempo debito traendone una cosa del genere. Abbiate fede.
*Kant entra sbattendo la porta, la parrucca di traverso e una calza penzolante*
Hobbes (seduto alla scrivania): “Immanuel…”
*Kant ignora Hobbes e si lascia cadere sul divanetto, sprofondando tra i cuscini, con un’aria da funerale*
Hobbes (più forte): “Immanuel…”
*Kant tira su col naso, e non risponde. Abbraccia un cuscino e con aria afflitta scruta l’orizzonte.
Hobbes si alza e si siede accanto al compareddu, che piagnucola affranto qualcosa facendosi venire i lucciconi agli occhi*
Hobbes: “Me lo dici, cos’hai?”
*da qualche parte crolla un muro per il lessico hobbesiano andato a farsi benedire. Kant pare non notarlo. Tira su col naso ancora e borbotta qualcosa che Hobbes non capisce*
Hobbes (posando una mano sulla spalla di Kant): “Immanuel, non ho capito. E‘ per i Prolegomeni? Qualcuno ha detto che non sono carini? O è la vecchia storia dei giudizi di percezione? No, ci sono. È ancora la polemica contro l‘immaginazione produt-”
Kant (urlando. Hobbes, atterrito, fa un balzo plastico all’indietro): “E’ TUTTA COLPA DI HUME, ECCOOOO!”
*silenzio*
Hobbes (ricomponendosi): “Ehm.”
*Kant piagnucola. Hobbes si riavvicina. Kant si appallottola contro la sua spalla*
Hobbes (accarezzando la testa di Kant): “Cosa ti ha detto, quel cattivone?”
Kant (piagnucolando): “Mi ha detto… mi ha detto… che la causalità non è un principio metafisicoooo *singhiozzi* e io che gli avevo anche riconosciuto di avermi risvegliato dal sonno dogmaticooooo” (piange)
Hobbes (leggero, patpatando la testa di Kant): “Via via, non piangere, Imma, tesoro, in fondo sappiamo che l'uomo è governato dalla passione e…”
*Kant guarda con aria mandrilla Hobbes, che indietreggia con aria perplessa*
Hobbes: “Immanuel?”
*Kant rincorre Hobbes al grido di ‘No need to be so shy now’ mentre il buon Thomas tenta di trovare rifugio in cima ad una credenza*
Hobbes (oltraggiato. Agita una mano in direzione di Kant, per scacciarlo): “Insomma Immanuel! Non credo proprio sia il momento! D’altronde, siamo anche animali razionali, come diceva Aristotele, e tu sai far funzionare il cervello. Quindi, fai ricorso alle deduzione trascendentale e-”
Kant (ormai senza controllo): “Vieni qui, my british friend! Possiamo lasciare da parte la ragion pura e dedicarci alla critica del giudizio, ti pare?”
*Hobbes si sporge nel tentativo di monitorare gli spostamenti kantiani, ma valuta male i suoi movimenti e precipita su Kant*
Kant (ridacchiando): “Che irruenza, mio caro! Va bene che la vita è una corsa, ma…”
*Hobbes guarda Kant con sguardo oltraggiato, sguardo che purtroppo Kant scambia per concupiscente. Approfittando dello stordimento dovuto alla caduta, afferra Hobbes per il mantello e lo trascina con sé, senza dargli il tempo di replicare*
The end…
…per ora.