Blue osservò il termometro che teneva stretto nella mano destra, alzata davanti a se.
L’espressione della ragazza, un misto tra il disperato e l’esaurito, era talmente dolce e persuasiva che nessuno sarebbe riuscito a far alcunché se non annuire ad ogni richiesta dell’Allenatrice.
Eppure il mercurio, intrappolato in quella bizzarra scatole di vetro altresì detta termometro, pareva non pensarla allo stesso modo.
Tanto che più l’espressione di Blue si faceva melensa più il termometro teneva, stoico, la posizione.
39 gradi e mezzo.
Nemmeno quando l’Allenatrice,  in un atto di disperazione, urlò contro il malefico apparecchio un “maledizione” il liquido scuro accenno a ritirarsi….tutt’altro! davanti agli occhi allibiti di Blue arrivò  fino alla soglia dei 40, quasi per ripicca.
La ragazza si sfrego gli occhi, ed il termometro tornò al consueto, quanto odiato, 39 e mezzo.
“Adesso ho perfino le allucinazioni”  piagnucolò la ragazza  cercando di alzarsi,  scelta non molto saggia, considerando che nemmeno 30 secondi dopo la Dex Holder stava nella stessa identica posizione di prima con un mal di testa degno di uno Psyduck.
Sconfitta su tutti i fronti, Blue non poté far altro che osservare la sua camera,  come aveva già fatto per la mezz’ora precedente alla sua silenziosa lotta con il termometro.
Non che la suddetta stanza fosse poi cosi degna d’attenzioni: non era altro che un camera completamente rossa, con un porta bianca che si affacciava al resto della casa.
Una scrivania di solido legno nella parete opposta, perennemente ingombra di fogli e lavori vari.
Infine un letto stava in un angolo del locale.
Lo stesso letto in cui si trovava Blue.
Blue ed un centinaio di coperte di mille fogge e colori.
L’Allenatrice si avvolse nelle coperte, maledicendo, nell’ordine:
La febbre, che la teneva ancorata al letto neanche vi fosse stata legata….e la festa
Io odio Red
Blue diede una testata al cuscino, immancabilmente rosso, quasi per rimarcare il concetto.
Possibile che quell’idiota, Blue nemmeno si degno di usare il nome proprio del suddetto “idiota”, che non faceva altro nella vita se non lottare con i Pokemon, decidesse di punto in bianco di festeggiare il Natale in quel giorno, casualità della vita, lo stesso dì nel quale la malattia aveva messo Blue nel mirino?
La ragazza sospirò, arrivata al punto che non sapeva nemmeno contro chi  imprecare: se contro il termometro, Red  oppure quell’esercito di coperte che sembrava volerla soffocare.

L’Allenatrice decise di arrivare ad una soluzione diplomatica, mettendosi ad insultare tutte e tre le cose contemporaneamente.
A distrarla dalla sua sequela di insulti fu la ragione principale della sua tristezza, che trovava estremamente divertente sbucare nella sua mente ad ore alterne, fiaccando la, già di per se provata, pazienza della ragazza.
Silver,  con la sua presenza, o meglio con la sua assenza.

Silver che si sarebbe trovato alla festa.

Silver che non sapeva della sua di assenza.

E quella dannatissima malattia che le avrebbe proibito di vederlo il giorno di Natale!
Blue affondo la testa nel cuscino, soffocando un gridolino in gola..
E rimase cosi, fino a quando non si addormentò, vinta dalla stanchezza.
 
Zac zac
Blue stava sognando, ne era sicura.
Perché immaginava che quel rumore fosse Silver, seduto su di una sedia, che tagliava la buccia di una mela con un espressione leggermente corrucciata.
Zac Zac
La ragazza apri gli occhi e vide, miracolosamente, la stessa scena che la sua mente aveva immaginato, ma, purtroppo, era solo un sogno.
Silver stava alla festa… e lei era addormentata.
La ragazza era già persa, mentre si immaginava il ragazzo dirle, con fare leggermente sollevato.
-Sei Sveglia                                                                                                                                                                                                                                        -Sei sveglia
Blue saltò sul letto, realizzando che quello, a conti i fatti, non era un sogno.
-Che ci fai qui? Urlò, sul limitare di una crisi di gioia, o forse di panico, questo non sapeva dirlo.
-Beh, Yellow mi ha detto....che tu stavi male..…. E sono venuto qui- Farfugliò il ragazzo, assonnato.
Solo in quel momento Blue capì che erano le tre di  mattina.
Solo in quel momento la ragazza capì che Silver era rimasto li sveglio per ore.
E fu in quel momento che l’Allenatrice abbracciò di slanciò il ragazzo, ignorando la stanchezza e il mal di testa, mentre, guardando i capelli rossicci del ragazzo, Blue si ricordò perché la sua stanza era tutta rossa.
 
 

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Lo so è corta, lo so è oc, lo so fa pena, lo sono è una frana, lo so è scorretta grammaticalmente.
Sapete anche cosa so? Che mi sono impegnato per scriverla, e tanto mi basta.XD
Si accettano tutti i  tipi di recensione, specie se sono costruttive, devo migliorare in fondo, no?
Berserker Eagle
P.S Spero ti piaccia Aki, è di sicuro OC, ma non conosco bene i caratteri di quei due, ed la prima volta che scrivo qualcosa su Pokemon che non sia Dragon.
Se ti può consolare mi ci sono impegnato veramente tanto.xD