THERE IS NOTHING WRONG WITH YOU.
Avete presente?
Alle superiori.
C’era quello a cui bastava entrare in una stanza per far suonare come mille sonagli tutti insieme,
quello con la camminata giusta, il sorriso giusto, il modo di dire ciao, di chiedere come ti chiami ?
il cappotto: giusto, giusto, giusto.
E poi c’era il suo migliore amico.
L’Apparente Numero Due.
Quello che non notavi subito,
quello che doveva versarti da bere per fissarti casualmente negli occhi
e per farti scoprire, così, a tradimento, quanto blu potesse esserci dentro un solo sguardo.
Le ragazze del primo si somigliavano molto fra loro.
Erano tutte, fatalmente, immuni dall’acne, dai chili di troppo, tutte disinvolte, capaci di muoversi, capaci di vivere.
Ma altrettanto fatalmente il suo nome ci sfuggiva.
Erano “la ragazza di”. Un altro accessorio del loro fidanzato divino, insomma: giusto, certamente, ci mancherebbe altro.
Ma un accessorio.
Le ragazze del secondo, invece, andavano dalla rappresentante d’istituto, la pasionaria della scuola,
la campionessa di pattinaggio regionale: erano anche loro bellissime, ma diverse.
Fra loro in generale.
Dunque uniche: e comunque così ce la faceva sembrare lo sguardo pieno di blu che scortava nei corridoi del liceo come nel mondo.
Sarebbero passati gli anni.
Sono passati.
Eccolo lì: il più famoso del liceo oggi è il presidente di una grande azienda, è la voce solista di un gruppo rock,
è un bestsellario, è il capitano della Roma, sta con Elisabetta Canalis, poi invece no.
Il suo migliore amico, invece, di quella azienda è l’amministratore delegato, in quel gruppo rock suona il violino,
è l’unico scrittore di nicchia con un suo pubblico limitato e però ben preciso,
segna contro la Juve ma nella Roma gioca a centrocampo, sta con chi piace a lui, per una settimana o per sempre.
- Da un giornale di cui non scrivo il nome, Chiara Gamberale -
Eccomi qui, sono tornata, sono ancora io.
Dopo aver letto questo articolo, in un giornale che non mi dava fiducia per niente, ho iniziato a pensare, di nuovo, di scrivere qualcosa di mio.
E' da un pezzo che non scrivo, non pubblico e quindi spero di iniziare bene con questo articolo.
A presto, CAZZAROLA.