Correvo per il bosco, uno strano presentimento mi attanagliava lo stomaco, come se qualcuno o qualcosa mi stesse aspettando. Le spine e i rovi graffiavano le mie gambe, lasciando dei piccoli graffi che avrei dovuto disinfettare. Rumori strani erano l’unica cosa che si sentivano in quel momento.
Avevo paura, quella paura che nasceva dal sospetto e dallo sconosciuto. Perché mi stavano seguendo? Perché proprio me? Non sapevo dove stavo andando, le mie gambe correvano come se avessero avuto vita propria e sapessero dove andare senza che io glielo dicessi.
Arrivai davanti a un lago e mi bloccai, come se i miei piedi fossero stati inchiodati al suolo. Davanti a me si stagliava il lago, così bello e nello stesso tempo così minaccioso. Le sue acque erano nere, e davano un senso d’inquietudine, come se all’improvviso potessero prenderti e portarti nei fondali più bui.
Ogni cosa era illuminata dalla debole luce della luna. Tutto aveva un qualcosa d’irreale, come se non esistesse veramente o era troppo strano per poter essere vero. Al centro del lago vi si trovava qualcuno, che si girò verso di me, non appena arrivai.
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA - WORK IN PROGRESS]