Anime
Singhiozzavo
convulsamente di fronte ad una visione che i miei occhi non potevano ne
mai
avrebbero potuto accettare. Gli conficcai le unghie nella pelle e urlai
con tutta
la rabbia e la forza che possedevo. Stritolai il suo corpo tra le mie
braccia
assassine, che avevano ripudiato l’amore e abbracciato la
meschinità. Gli
accarezzai il volto con il mio e affondai
il naso nei suoi capelli, respirando tremante la sua essenza, cercando
di incatenare
di nuovo la sua anima a quel corpo inanimato.
Noi
eravamo
una sola cosa, e le nostre anime non potevano essere divise. Ma che
importanza
aveva questo quando non potevo più vederlo accanto a me? Che
importanza aveva
questo se non potevo sentire la sua voce e osservare i suoi occhi
infuocati di
passione?
Premetti
con
forza le mie labbra contro le sue, cercando di divorarne il sapore per
l’ultima
volta in quella mia vita piena di dolore. Dolore provocato da me, da me
e da
nessun altro.
Lo
chiamai
più volte. Dovunque fosse avrebbe sentito la mia voce,
doveva sentire la mia
voce, e allora avrebbe saputo che lo amavo, sì, lo avrebbe
saputo. Avrebbe saputo
che lo avrei raggiunto presto e allora saremmo stati insieme per
sempre.
“
Heathcliff, il mio Heathcliff…” sussurrai sul suo
collo ormai freddo e
immobile.
Se
tutto il resto perisse, tranne
lui, continuerei a esistere; e se tutto il resto rimanesse, e lui fosse
annientato, l’universo mi sarebbe estraneo. Non ne farei
più parte.