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Autore: ZuliYuki    28/12/2011    5 recensioni
"Se giochi, fallo sul serio ... prendi una pistola e conta fino a tre."
UNO ... Una vita passata a proteggere l'unica persona cara che ti è rimasta al mondo ... DUE ... Un nuovo nemico, una nuova arma ,da cui non puoi proteggerlo ... TRE ... La frustante sensazione che quel che temi di più stia proprio per accadere ... "Quindi ...premi il grilletto..."
Genere: Avventura, Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO : INCONTRO

LUNEDì 6 DICEMBRE 2003 ORE 8.03

Bene ragazzi…” Cominciò il professore . “ …Oggi, oltre ad avere la verifica di latino…”
L’intera classe emise uno sbuffo, il professore era solito a dimenticarsi delle verifiche.
Purtroppo quella volta non fu così.
Solo uno studente non si allarmò: Light Yagami.
Come poteva allarmarsi dopo tutto? Lui era il primo della classe, lo era sempre stato, i vari test scolastici non erano un problema per lui.
L’attenzione del ragazzo fu attirata dalla seconda parte del discorso del professore.
“…Vi devo presentare una nuova alunna, direttamente dalla Gran Bretagna, spero che sarete in grado di dargli la giusta accoglienza.”
Il professore fingeva di essere felice per la notizia ma, per lui, era solo una verifica in più da correggere e una persona in più da dover valutare.
Iniziò un leggero brusio di sottofondo.
Lo spettegolare delle ragazze, i commenti volgari dei ragazzi.
Il silenzio calò appena avvertirono il suono della maniglia che girava, il cigolio della porta mentre si apriva …
Finalmente il rumore dei passi, leggeri e lenti.
Come un bambino davanti a un negozio di giocattoli, tutti rimasero imbambolati mentre osservavano la figura arrivare alla cattedra.
Per qualche motivo tutti erano stati rapiti dalla figura.
Forse era per loro come un “nuovo giocattolo”.
Una nuova amica, una fidanzata, una rivale, un divertimento o ,più semplicemente, una nuovo compagna con la quale confidare e scherzare per far sembrare la scuola molto più dilettevole.
Anche Light alzò lo sguardo. Voleva unirsi all’euforia della classe.
Il suo primo commento sulla ragazza era , ovviamente sull’aspetto fisico.
Notò che, visto che le ragazze portavano la divisa, nessuna risultava particolarmente “attraente” con quella divisa marinaresca.
Invece, lei, portava la divisa come se fosse un capo firmato, era elegante e allo stesso tempo sbarazzina.
Poi le osservò il viso, notò con divertimento che non era ne spaventata ne intimorita dalla situazione, evidentemente era abituata a stare al centro dell’attenzione.
Chiaramente, non era la tipica bellezza giapponese, ma, non sembrava nemmeno inglese … la sua era una bellezza universale.
Oltre a tenere la borsa a tracolla con molta svogliatezza, i capelli raccolti a coda di cavallo voluminosi e la frangetta sbarazzina , la facevano sembrare una ragazza senza troppe pretese e non fissata sul proprio aspetto.
Notò anche, con molta sorpresa, che non portava nemmeno un velo di trucco, cosa molto difficile da vedere di questi tempi.
D’altro canto i suoi occhi, neri come l’oscurità più profonda, non avevano bisogno di trucco per farsi notare.
Anche i suoi capelli erano molto scuri… forse troppo scuri, commentò Light.
La pelle, in contrasto, era pallida e candida.
In Gran Bretagna piove sempre, del resto, difficile abbronzarsi.
Passarono due minuti di scrutamento generale.
A questo punto tutti aspettavano un nome … un nome per poter commentare questa creatura.
Light fissò per attimo il professore, anch’esso rapito dalla ragazza.
Sembrava che in 50 anni non avesse mai visto una donna così particolare.
Com’era di prassi, toccava al professore fare le presentazioni, ma in questo caso non fu così.
La ragazza, cominciandosi ad imbarazzare per la situazione, prese la parola:
Io sono Susan Miller e …” La ragazza tirò su la mano e separò l’Anulare dal Medio, imitando un famoso gesto di un film e continuò “…Vengo in pace!”
Susan, dunque, era questo il nome del temporaneo argomento che avrebbero discusso tutti in classe.
Il professore si svegliò dalla trans in cui era caduto dicendo:
Bene … Ecco … Puoi sederti in quel banco…” Indicò l’unico banco vuoto.
Susan si diresse verso quel banco, proprio vicino a Light.
Spero che non sia un problema per te … ma oggi ci sarebbe il test di latino e…”
Il professore sembrava mortificato per la situazione.
Ah no … non c’è problema…” Rispose la ragazza mentre si sedeva.
Sicura? Non vorrei mai che iniziassi il tuo anno scolastico con un voto dolente…”
Le dico che non c’è nessun problema … D’altronde nullus dolor est quem non longinquitas temporis minuat ac molliat
Sorrise divertita.
Il professore non aveva idea di quello che avesse detto.
Nessuno lo sapeva della classe.
Solo Light, dopo qualche ragionamento tradusse.
Non vi è nessun dolore che la lunghezza del tempo non diminuisca o allievi Beh speriamo davvero che sia così.”
Dopo il suo commento personale Light sorrise alla nuova compagna.
Susan ricambiò il sorriso.
Pensava che quella classe fosse solo un branco di ignoranti , ora si era ricreduta.
Perfetto … iniziamo col test , prego di mantenere lo stesso silenzio che avete tenuto fin ora durante il test!”
Il professore fece questa battuta, pessima per tutti.
Il test era costituito da due fogli, e lui, era solito concedere una pausa tra i due.
Arrivata la bramata pausa, i ragazzi la utilizzarono per presentarsi alla nuova arrivata.
Susan era rimasta seduta al suo banco, mentre i compagni facevano la coda per presentarsi.
La ragazza notò tre dei suoi compagni parlare indicandola.
Erano abbastanza muscolosi … giocatori di football , ipotizzò Susan.
Uno di loro, si avvicinò dopo aver stretto la mano al compagno.
Scommessa.
Si appoggiò sul banco della ragazza, tirò fuori la voce da macho e disse:
Ehi, senti… io e te … a casa mia… che te ne pare?”
Susan lo guardò fingendo dispiacere.
Davvero? Oh mi dispiace ma …” Indicò il ragazzo con cui aveva fatto la scommessa “… il tuo fidanzato lì mi sembra un tipo geloso …”
Il ragazzo si alzò , sorpreso per la risposta ma si finse schifato dalla compagna.
Molto divertente …”
E se ne andò, mentre Susan gli sorrideva.
Finalmente la coda davanti al suo banco era finita.
Le sembrava di essere la nuova bestia dello Zoo.
Solo il ragazzo che le stava accanto di banco non si era presentato.
Si voltò verso di lui, vedendolo divertito per la scena a cui aveva appena assistito.
Bella mossa complimenti…” Commentò il ragazzo.
Grazie … Mister Non mi presento per non essere confuso coi miei compagni in quanto mi ritengo superiore a tutti …” Susan pronunciò l’ultima frase tutta d’un fiato.
Al ragazzo scappò un ghigno.
D’accordo … Sono Light Yagami, piacere.”
Le pose la mano.
Miller …Susan Miller …”
Susan ricambiò la stretta sorridente.
Ragazzi ai vostri posti si ricomincia…” Esordì il prof.
Finalmente il test finì e i ragazzi si diressero verso casa chiacchierando.
L’argomento? Beh si sarà capito ormai.
In classe erano rimasti solo in una dozzina… coloro che non aveva molta fretta di tornare a casa.
Ehi Yagami! Ti dispiacerebbe accompagnare la nuova arrivata a fare un giro per la scuola?”
Fece il professore mentre impilava i fogli della verifica.
Light si trovò spiazzato dalla richiesta, ma acconsentì …la ragazza lo incuriosiva.
Così i due si ritrovarono a passeggiare per la scuola.
Susan non pensava di essere così stupida da dover fare un tour della scuola per capire dove andare, così commentò:
Senti … non devi sentirti costretto se non vuoi farlo , non mi perderò mica per i meandri della scuola.”
Light la guardò sorridente.
Figuriamoci … Sono il migliore studente della scuola, è un piacere…”
Della scuola?” Chiese Susan, da come aveva pronunciato l’ultima frase, sembrava che stesse limitando il suo ego.
Diciamo… del Giappone!”
Ah si? Io dell’Inghilterra …”
Solo perché l’Inghilterra è più grande del Giappone, non significa che tu sia più intelligente di me.”
Light pensava che la ragazza volesse mettersi in mostra davanti a lui, come facevano tutte le ragazze con cui parlava, ma poi si accorse che Susan si limitava a dire la verità.
Sei stato tirare in ballo il discorso su chi è più intelligente, no? E, comunque se non ti basta, sono la migliore studentessa dell’Italia, della Francia e della Spagna.”
Scusa … ma quante lingue parli?”
Nove … Inglese,Giapponese,Italiano,Francese,Spagnolo,Portoghese,Latino, Mandarino e Maldiviano…”
Concluse sorridendo.
Light era sempre più divertito dalla ragazza.
Capisco le prime otto … ma perché il Maldiviano?”
A Susan scappò da ridere per la domanda.
Perché mi piacerebbe vivere lì, anche se non ci sono mai stata … sole, mare , spiaggia … niente TV ed oggetti elettronici !”
Light stava per commentare questo bizzarro sogno quando sentì squillare il cellulare.
Non era il suo, ma quello della ragazza.
Scusami un attimo…”
Susan tirò fuori dalla borsa il telefono.
Pronto? Cosa? Non mi interessa se hai finito il gelato … e che sono io, la tua cameriera?”
Light pensò che doveva essere sua madre o suo padre, i genitori erano soliti a chiamare i figli per fargli comprare ciò che mancava in casa.
E va bene … Dai ci vediamo tra poco, ciao.”
E riattaccò.
Scusami…” Ridisse mentre metteva il cellulare in tasca un po’ scazzata.
Cos’è ? i tuoi ti ordinano di fare la spesa?”
No … era mio fratello, anche se lui è più grande sembro la sua Baby Sitter…”
Light si infastidì per aver sbagliato l’ipotesi.
E i tuoi genitori permettono tutto questo?”
La ragazza cambiò atteggiamento tutto d’un colpo.
Senti, grazie di tutto ma, ora, devo andare …”
E così se ne andò di fretta, lasciando il ragazzo solo.
Non era abituato ad una situazione simile; di solito era lui ad andarsene mentre parlava con le ragazze.
Molte sue compagne avrebbero fatto carte false per poter fare una passeggiata con lui, invece lei no.
Lei se ne era andata molto velocemente e nemmeno dispiaciuta per il fatto.
Che strana … pensò il ragazzo.
Ma, a lui, la stranezza piaceva perché lo incuriosiva.
Susan era come un indovinello di cui avrebbe cercato la soluzione.
Ed era certo che in qualche giorno, avrebbe capito tutto di lei, ma si ricredette.

GIOVEDì 9 DICEMBRE 2003 0RE 9.45

Dopo qualche giorno a scuola sembrava tornato tutto normale.
Le voci, i commenti, gli spettegoletti sulla nuova arrivata erano conclusi, o in maggior parte.
Susan era socievole, ma preferiva la solitudine.
Si era anche rivelata una sorpresa nelle materie scolastiche, un vero genio o un fenomeno da baraccone.
Proprio quel Giovedì il professore di latino , anch’esso tornato alla sua solita noiosità, riconsegnò le verifiche…corrette e valutate.
Nella classe si manifestò il nervosismo pre-valutazione e i vari calcoli delle medie, per vedere con quale voto potevano mantenere la sufficienza.
Ovviamente Light, l’annoiato Light , non si unì al nervosismo …ma a fargli compagnia si unì la misteriosa Susan.
La ragazza si limitava a giochicchiare con la penna biro che teneva in mano, con espressione annoiata ed estranea …come se tutto questa realtà non le appartenesse.
Tutto ciò sotto lo sguardo del giovane Yagami, che vedeva il lei l’unico oggetto in grado di allontanare la noia e la monotonia che da anni lo seguivano.
Ottimo lavoro Yagami … come sempre del resto!”
Il professore consegnò i fogli nelle mani del alunno, non sorpreso del voto ottenuto: A.
Poi l’uomo di voltò verso l’altro banco, guardavano perplesso il foglio che teneva tra le mani.
Brutto segno … pensò Light.
Beh … che dire signorina Miller … Congratulazione! Il voto più alto della classe!”
Il professore lasciò scivolare sul banco della ragazza il foglio.
Light lesse il voto che rifletteva in modo innaturale per tutta la classe: A+.
Possibile che qualcuno avesse preso più di lui?
Almeno che quella non fosse una F scritta a malo modo e che il professore si sia sbagliato a pronunciare le parole …era proprio così!
Non ci posso credere … ha preso più di Light!” Commentò una ragazza poco più indietro.
Verso la fine della giornata scolastica, Light si accorse che, con sua grande gioia, il genio della ragazza si sviluppava solo nelle materie umanistiche.
In fatti , per quanto riguarda la matematica, i professori non lodavano le lodi della giovane.
Era sempre lui l’indiscusso sovrano della scuola.
Dopo qualche minuto arrivò il suono più adorato da ogni singolo alunno, più atteso del nuovo album della tua band preferita: la campanella.
I giovani uscirono dalla scuola nella metà de tempo con cui erano entrati.
Light notò con piacere che la ragazza si diresse verso casa a piedi e nella stessa direzione in cui sarebbe andato lui.
Come mai la matematica non ti va a genio?”
La ragazza si voltò indietro.
E da quando questo è un tuo problema?”
Scusa era così per chiedere …”
Rispose sorpreso Light … nessuna ragazza gli aveva mai risposto relativamente male.
Come mai così scorbutica oggi? Non dirmi che è per il voto di matematica…”
Senti … perché con tutte le ragazze che ti ritrovi, devi proprio parlare con me?”
In che senso?”
Susan sospirò … dopo tutto i maschi erano un po’ tardi a capire.
In questi giorni ho parlato un po’ con tutti a scuola … e ho notato che sette ragazze hanno in comune una cosa…”
E che cosa?” Chiese Light divertito.
Te.” Rispose Sue attraversandolo con lo sguardo.
Dichiarano tutte e sette di essere fidanzate con un certo Light Yagami … ho ipotizzato che potessero esserci sette Light Yagami in questa scuola ma … mi sembra un ipotesi un po’ azzardata non trovi?”
Light sghignazzò mentre cercava di discolparsi.
È che non riesco a dire di no alle ragazze!”
Se come no …”
Pochi secondi dopo la ragazza scoppiò a ridere.
Una risata fresca e genuina.
Perché adesso ridi?”
Perché sei un play boy ma l’anagramma del tuo cognome dice il contrario!”
Hai anagrammato il mio cognome?”
Che cosa assurda…pensò Light , nonostante tutto divertito.
Non solo anagrammato ma proprio letto al contrario … curioso il destino!”
Susan continuò la risata.
Ehi non ti permetto di prenderti gioco di me, solo perché Yagami al contrario fa Imagay!”
Light concluse unendosi alla suo riso.
Ridere insieme ad una ragazza era un ottimo modo per conquistarla.
Sette ragazze … cos’è te ne fai una al giorno?”
E bene si , mi hai scoperto … infatti visto che non ricordo i loro nomi, le chiamo Lunedì,Martedì eccetera…”
I due continuarono a scherzare sul fatto.
Light notò con dispiacere di essere proprio di fronte a casa sua, ma decise di continuare a seguire la ragazza.
Dopo qualche isolato Susan si fermò davanti all’ingresso di un grande grattacielo.
Io sono arrivata … tu dove abiti?”
Qualche isolato fa …” Disse sorridendo il giovane.
Susan scosse la testa divertita … ma dov’era uscito questo?
Senti di andrebbe di vederci oggi pomeriggio?” Chiese Light molto sfacciato.
Ehm … mi dispiace ma ho già un altro appuntamento oggi pomeriggio!”
Detto questo la ragazza suonò al citofono ed il portone di aprì.
A domani …” Fece e se ne andò scomparendo nel buio del atrio del palazzo.
Light rimase immobile.
Gli aveva appeno detto di no? Era stato rifiutato? E ,per di più, per un altro?
Non è possibile …” Commentò tra se sorpreso.
Eh eh … Fece sghignazzando una voce da dietroFinalmente qualcuno che ti tiene testa,Light.”
È solo questione di tempo, Ryuk. Ottengo sempre quello che voglio…”
Se lo dici tu …”
Light tornò solo, o meglio apparentemente solo, verso casa sua.

Susan entrò nel suo appartamento.
La TV era accesa e il frigo era rimasto aperto, segno che suo fratello era in casa.
Certo che è in casa, dove vuoi che vada! …. Pensò tra se la giovane.
Ma non dovresti lavorare, te?”
Disse appoggiando la borsa a terra e dirigendosi verso il divano.
Si sdraiò su di esso, in attesa di una risposta.
Volevo vedere come andava a finire questo film …”
Susan diede un occhiata allo schermo della TV.
Riconobbe subito il volto di un giovane Leonardo Di Caprio, doveva essere il Titanic.
Come se non lo sapessi!” Commentò Susan.
Fissò la cucina, pulita ed in ordine come l’aveva lasciata lei.
Quella cucina avrebbe potuto fare invidia ai migliori chef del mondo.
Poi chiuse gli occhi cercando di riposarsi un po’.
Chi era quel ragazzo?”
Chiese improvvisamente suo fratello, non mutando, però, il tono della voce, rimasto calmo e tranquillo.
Un mio compagno di classe …”
Uhm…interessante”
Poi il fratello continuò a fissare il film.
Secondo me …se Rose si spostava un po’ dalla zattera, ci stava anche Jack …” Commentò Susan sul film.
Magari sarebbero sprofondati tutti e due .”
Giusto…”
   
 
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