I classificata nel contest ‘Welcome to the Fandom!’ indetto da
adamantina
e vincitrice del premio speciale per la Miglior Storia
Autore: Feel Good Inc (EFP), FataFaby89 (forum)
Titolo: 40 seconds left ~ È morto un uomo
Fandom: Anime > Death
Note
Prompt scelti: tortura; QI oltre la media; “Non
è coraggio se non hai paura” (anonimo)
Genere: Introspettivo,
Suspense
Rating: Giallo/Arancione
(è una questione di sensibilità al tema, immagino ^^)
Avvertimenti: Flashfic, Non per stomaci delicati (sempre per il tema)
Note
dell’Autore:
Death Note ha per protagonista Light Yagami, studente modello che un giorno come un altro,
uscito da scuola, trova il Quaderno della Morte, lasciato cadere nel mondo
degli uomini da uno shinigami
(dio della morte). Dietro la copertina nera le regole parlano chiaro: basta
scrivere il nome di una persona di cui si conosce il volto, e dopo quaranta
secondi quella morirà per arresto cardiaco – tuttavia si possono
anche specificare nel Quaderno modalità diverse, ad esempio un incidente
d’auto. Light ha sempre detestato il mondo in cui vive, così pieno
di criminali e gente ‘marcia’, e dopo aver constatato i poteri del
Death Note – uccidendo un uomo che molestava una ragazza in strada
– si erige a dio di un nuovo mondo, nel quale tutti i fuorilegge saranno
destinati a morte certa.
La
mia storia è incentrata proprio su quel suo primo ‘test’:
l’uccisione di Takuo Shibuimaru.
40 seconds left
~
È morto un uomo.
La
penna si stacca dal foglio – e inizia la tortura.
Uno. Due. Tre.
La
gente non vede nulla, non immagina nulla. Nessuno andrebbe mai a pensare che
quel ragazzo in piedi nell’edicola sta vivendo i quaranta secondi
più lunghi della sua vita.
Quattro. Cinque. Sei.
La
gente non vede né immagina che il ragazzo non stringe – così
forte – una rivista, ma un quaderno nero piovuto dal cielo col potere
di vita o di morte su questa presuntuosa creatura che è l’uomo.
Sette. Otto. Nove.
Dieci.
Light
Yagami sente le mani tremare. Non è
così facile uccidere. Eppure non
è coraggio se non hai paura.
Quindici.
E
dopotutto, chi altri potrebbe farlo? Nessuno
si è accorto di quanto è marcio il mondo. Nessuno se non un
ragazzo modello, con un QI superiore alla media, con una capacità di
giudizio lucida e fredda – nessun altro potrebbe ricostruire dalle macerie, con una penna e una scritta
d’inchiostro nero come il sangue pesto.
Venti.
E
dall’altra parte della vetrina illuminata, in una strada gremita di una
Tokyo distratta e superficiale, c’è un altro uomo che non merita
d’insudiciare il mondo un minuto di più e che ha già speso,
senza saperlo, metà del tempo che gli resta. E Light Yagami
– per un istante, per un solo istante – si chiede se
quell’uomo avrà paura.
Trenta.
Il
Quaderno della Morte è sorprendentemente leggero, forse perché
questo è un esperimento, è la
prima volta... Ma c’è tempo. C’è tempo.
Trentacinque.
Ci
siamo; la gente cammina noncurante attorno a Light Yagami,
in un’edicola aperta fino a tardi, e non si accorge del fiato che trattiene,
dei pugni che stringe, della luce [folle?] che gli empie gli occhi quando il furgone sbuca dalla curva e si
getta sulla motocicletta.
Quaranta.
Silenzio.
È
morto un uomo.
È nato un
assassino.
[ 300 parole ]
Note finali
È
stato piuttosto stimolante scrivere questo pezzo, soprattutto perché,
col tempo, io Light Yagami l’ho odiato visceralmente. Le sue intenzioni
potevano anche essere buone all’inizio, ma l’uccidere i criminali piuttosto che assicurarli alla giustizia non
lo rende certo migliore di loro (da qui la scelta di quella frase finale: non
nasce un dio, ma un assassino). Avrei di gran lunga
preferito scrivere su L, il geniale detective che si mette sulle tracce di
questo misterioso ‘giustiziere’ che la gente chiamerà poi Kira (la
pronuncia giapponese di killer), ma
in tal modo avrei finito col fare spoiler, e poiché spero che il fandom t’incuriosisca non voglio rovinarti nessuna
sorpresa. ^^ D’altro canto i prompt sorteggiati
mi sono sembrati perfetti anche per Light.
Un
piccolo appunto sulla sua caratterizzazione: nel corso della serie lo si vede
trasformarsi in un vero e proprio fanatico, pronto a uccidere anche per una
sciocchezza; ma nel primo episodio è
effettivamente sfiorato dal dubbio se ciò che intende fare sia giusto o
sbagliato, perciò non credo di averlo reso OOC quando dico che ha paura di uccidere.
Grazie
davvero per avermi dato, con il tuo splendido contest, la possibilità di
riflettere su questa sua sfaccettatura dimenticata.
PRIMA
CLASSIFICATA
40
seconds left ~ È
morto un uomo
Di
FataFaby89
Grammatica:
15/15 punti
Lessico
e stile: 15/15 punti
Caratterizzazione:
10/10 punti
Uso
dei prompt: 15/15 punti
Originalità:
15/15 punti
Facilità
di comprensione per chi non conosce il fandom: 10/10
punti
Livello
delle note dell’autore: 9/9 punti
Gradimento
personale: 10/10 punti
Fandom
speciali: 0/1 punto
____
Per un totale di 99/100 punti.____
Non scriverò
molto su questa storia, semplicemente perché c’è poco da
dire.
La grammatica è
perfetta, non c’è nessuna imprecisione.
Altrettanto vale per
lo stile, scandito in modo decisivo e pesantemente definitivo dallo scorrere
dei secondi.
La caratterizzazione
è ottima, si percepisce il contrasto tra l’indecisione, la paura
di Light e la sua fredda consapevolezza di essere l’unico a poterlo fare.
La storia è
originale e perfettamente comprensibile per chi, come me, non conosce il fandom; le note dell’autore sono brevi e precise e
spiegano esattamente ciò che serve, niente di più e niente di
meno.
Come ho detto,
c’è poco da aggiungere. Mi hai colpita molto, questa storia mi
è piaciuta enormemente. La frase finale è un colpo al cuore.
Davvero stupenda,
complimenti.
Spazio
dell’autrice (per i lettori)
Come
avrete intuito, lo scopo di questo contest era di scrivere una fanfic su un fandom che la giudicia non conoscesse, tentando di farglielo
comprendere (e magari piacere) il più possibile.
Non
starò qui a ripetervi quanto già detto ad adamantina, sul fatto
che non mi aspettavo assolutamente niente da questa flash, su quanto mi paresse
scontata e via dicendo.
Ma
date le premesse, potete immaginare quanto
io sia felice? ♥
Aya ~