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Autore: EasyWay    29/12/2011    3 recensioni
“Credo che sia unitile che ti spieghi come si usa, con la tua brillante intelligenza e la tua prontissima mente sono certo che tu l'abbia, quantomeno, già intuito...” gli disse passandogli accanto e portandosi con le labbra ad un soffio dall'orecchio sinistro del biondino, che come pietrificato, era ancora con gli occhi incollati sul suo perfetto dono “Sappi solo che questo serve per scartare il prossimo regalo...”
Dedicata a Starsky, Hutch e a tutti coloro che amano gli orsetti gommosi.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Di regali perfetti ed orsetti gommosi



All'inizio era partito armato di tutto l'impegno possibile ed immaginabile, esaltato dalla sfida che ogni anno si ripeteva identica a se stessa e che ben poche volte lo aveva visto trionfare vincitore, ma dopo aver girato all'incirca una cinquantina di negozi ed un numero indefinibile di bancarelle natalizie il sergente David Starsky si era ritrovato buttato mezzo morto su di una panchina con un mal di testa allucinante, lo sguardo perso nel vuoto e più neppure un briciolo di speranza.

Trovare il regalo di natale perfetto per Hutch non era mai stata una cosa semplice, ma certe volte sembrava addirittura una missione suicida.

Con un rapido calcolo constatò che non erano rimasti che tre miseri giorni a natale e che da lì al magico giorno non avrebbe più avuto pomeriggi liberi per bighellonare in giro per negozi e negozietti alla ricerca dell'inafferrabile dono.

Il ricciolo sbuffò scuotendo il capo e trovando finalmente la forza per alzarsi dalla panchina decise che Hutch, per quell'anno, avrebbe dovuto accontentarsi... In fondo la colpa di tutto non era nient'altro che sua, accidenti! Sua e del suo solito predicozzo sul Natale -che ogni anno tornava a tormentarlo sempre più ricco e articolato- sul fatto che ormai altro non fosse che una festa fatta a posta per far ingrassare i commercianti, banalizzata ed innalzata come una corona sul sommo capo del consumismo smodato dei nostri tempi e del bla bla bla...

Ancor più alterato di prima e con le tempie che minacciavano di scoppiargli da un momento all'altro Starsky s'incamminò verso il parcheggio dove aveva lasciato la sua auto: stava per lasciare Abbey Street con l'intento di tagliare attraverso la nona quando d'un tratto un grido si levò nell'aria fendendola come una coltellata...

“Qaulcuno fermi quell'autobus!” ed una signora di colore carica di buste, bustine e bustone, generi alimentari di qualsivoglia natura ed un migliaio di altre cianfrusaglie attraversò come un uragano in corsa la sua stessa traiettoria catapultandolo, senza volerlo e forse senza neppure averlo visto, giù dal marciapiede, con il sedere sullo scalino di una gradinata che portava ad un negozietto mezzo nascosto, con i locali sotto il livello della strada, di cui Starsky non aveva neppure idea dell'esistenza.

Entrò e non appena l'ebbe fatto fu sicuro di aver trovato il posto adatto al suo regalo.


*°*°*


“Di nuovo? Starsk, quante volte ti avrò ripetuto che non voglio regali per natale?” il tono del biondo ad un orecchio profano avrebbe potuto sembrare veramente alterato, ma Starsky conosceva il suo buddy e consapevole che fosse tutta scena fece buon viso a cattiva sorte, allargandogli davanti un sorriso sornione che non prometteva niente di buono.

“Tu dici sempre che non vuoi mai regali per natale, ma puntualmente, quando questi arrivano, li accetti...” lo rimbeccò dunque incrociando le braccia al petto “Dovresti essere un po' più coerente con le tue idee...” gli consigliò con fare puntiglioso ed Hutch alzò gli occhi azzurrissimi al cielo, sospirando.

“Vedi che sei ignorante? La mia è solo buona educazione...” ribatté serio Hutch assumendo l'espressione di chi è sicuro oltre ogni modo di aver ragione “Anche nel galateo c'è scritto che è offensivo non accettare dei doni e lungi da me l'offenderti, caro amico mio...”

“Galateo o meno spicciati a scartare questo benedetto regalo perché non è l'unico che ti aspetta per questo natale...” al che l'altro aggrottò le sopracciglia bionde alzando la testa di scatto mentre cominciava a scartare il tanto disperatamente cercato regalo.

“Oh, andiamo buddy, non dovevi così mi metti in imbarazzo, insomma io non ti h...” come se d'un tratto lo avessero privato delle corde vocali Ken Hutchinson si zittì di colpo e si ritrovò basito, gli occhi sbarrati e la bocca mezza aperte per lo sconcerto a guardare quello che si era ritrovato tra le mani.

Per essere sicuro che quello che vedeva fosse effettivamente ciò che pensava e non un'allucinazione dovuta ad una qualche strana sostanza in giro per l'aria controllò anche la scatola del tal dono che prima aveva beatamente ignorato, quindi tornò a fissare ciò che aveva tra il pollice e l'indice della destra: un piccolo, minuscolo, pressoché inesistente perizomino commestibile creato dall'intreccio di mille e mille orsetti gommosi dai colori più disparati che poco, ben poco avrebbe lasciato all'immaginazione.

“Credo che sia unitile che ti spieghi come si usa, con la tua brillante intelligenza e la tua prontissima mente sono certo che tu l'abbia, quantomeno, già intuito...” gli disse passandogli accanto e portandosi con le labbra ad un soffio dall'orecchio sinistro del biondino, che come pietrificato, era ancora con gli occhi incollati sul suo perfetto dono “Sappi solo che questo serve per scartare il prossimo regalo...”

E detto questo, trattenendosi a fatica dal ridere, scomparve aldilà della porta della loro camera da letto.





Angolo dello Sclero:


E' quasi periodo di esami e io non faccio altro che pensare a loro...

Certo, chi se ne frega di enzimi, cellule procariotiche e momenti di una forza... Se continueranno a tormentarmi sarà la fine e all'esame sul mio bel foglio bianco scriverò una fanfic al posto delle risposte... Oddio, m'inchiappetteranno senza pietà...

A parte l'angoscia che mi pervade senza tregua, oggi su rete quattro hanno trasmesso l'ultimo episodio... Dio, vivo momenti di panico ogni volta che lo guardo pur sapendo come va a finire...

Qualcuno dovrebbe mettersi giù di buona lena e scrivere un sequel... quindi ora fan di Starsky & Hutch prendete le vostre matitine, le vostre pennucce, i vostri foglietti o se preferite i vostri computerini, sgranchitevi le dita e cominciate: C'era un volta, tanto tempo fa...

Non possiamo lasciar morire questo fandom, ragazzi, con Starsky & Hutch ci siamo cresciuti, non possiamo tradirli così!

Ok, la smetto di farneticare e torno sui libri, cosa più costruttiva, sperando di avere presto vostre notizie!

Ciao Gente, un bacio!

  
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