Scritta per “L'Albero di Natale” di destiel_italia.
Piccoli scleri momentanei, spero vi piacciano!
Fu
una questione di un attimo, che l'angelo con il trench lo afferrò
per la maglia e lo sbattè verso il fianco dell'impala, e
cominciò a baciarlo.
Fu un bacio dettato dall'urgenza e
dalla passione, Castiel non impiegò molto ad infilare la
lingua nella bocca dell'altro per approfondire il bacio, mentre con i
fianchi si strusciava contro di lui.
Dean aveva il cervello in
tilt, non ricordava nemmeno come fossero arrivati a quel punto,
percepiva solo il sangue che arrivava al cervello e quello che gli
arrivava in altre parti basse, facendogli girare la
testa.
Automaticamente si aggrappò alle sue spalle,
tirandoselo ancora di più addosso, e con un balzo si avvinghiò
ai suoi fianchi con le gambe, lasciandosi sostenere dall'amante. Da
quella posizione si sentiva che poteva divorare ogni centimetro della
sua pelle.
Si staccò dal bacio per prendere un pò di
ossigeno, ma gli angeli non ne hanno bisogno, così mentre il
cacciatore riprendeva le sue funzioni primarie, egli si avventò
sul suo collo, mordicchiandolo ovunque.
Dean gettò la testa
all'indietro, ansimando senza ritegno e strusciandosi ancora di più
contro l'erezione di quello con il trench.
D'un tratto sentì
le sue orecchie otturarsi e qualcosa vibrare nella sua mente, ma era
troppo distratto per rendersi davvero conto di cosa
fosse.
"Ca...Cass" chiamò ansimando "sento
le campane" realizzò infine, identificando il suono.
Allora era vero! Quando si sta con la persona che ami senti davvero
le campane!
"S...Sì, Dean" rispose questi con lo
stesso tono spezzato del biondino "le sento anche io".
"Come
fai a sentirle?" chiese in uno sprazzo di lucidità.
"Sono...
le campane della chiesa che suonano a festa. Cristo è
nato".
Per un attimo il cacciatore si sentì un
completo idiota, ma solo un attimo, il tempo che Castiel gli sfilasse
la maglia e cominciasse ad esplorare la pelle del suo petto.