Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: GioiaFranchetti    29/12/2011    5 recensioni
Siamo alla fine della stagione delle Mermaid Melody: Lucia ha ritrovato il suo Kaito dopo che ha perso la memoria ma ecco un nuovo ed entusiasmante capitolo dell'Anime. La nuova serie delle Mermaid Melody con una nuova sirena!! Chi sarà? Cosa avrà a che fare lei con Kaito? Qualcuno saprà qual'è il suo destino? LEGGETE MI RACCOMANDO E DITEMI SE VI PIACE :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza del mare
Quella notte, ricordo, faceva molto freddo ed io avevo addosso solo un leggero abito bianco. Aveva una spaccatura all'altezza della coscia destra che scendeva giù fino ai miei piedi nudi. I miei lunghi capelli scuri erano bagnati dall'acqua di mare che mi circondava e la mia pelle si era fatta bianchissima. Ricordo di essermi svegliata così, quella notte, senza sapere come ci ero arrivata nell'Oceano ne dove fossi diretta.
Sapevo solo che ero viva, il mio nome e la mia natura erano del tutto sconosciuti per me. Scontrandomi contro uno scoglio mi ero svegliata di colpo e in pochi secondi mi ero trovata sommersa da un'onda violenta che mi aveva scaraventata sulla roccia. Dopo un po' avevo riaperto gli occhi e mi ero accorta di essere in mezzo al mare nel nero buio della notte, sentivo soltanto la mia pelle rabbrividire e i capelli gocciolare. Alle mie spalle c'era una grossa torre con una luce, un faro. Decisi di seguire quella luce e scesi dalla roccia fino a pestare sabbia ruvida che mi pungeva la pelle dei piedi.
 'Dove sono?'mi chiesi.

La stanchezza, la fame e il freddo ebbero il sopravvento e caddi sfinita sulla sabbia.
Alla luce del sole tutto sembrava diverso, finalmente quell'orribile notte era passata e io stavo bene anche se non sapevo dove fossi. Salì una scalinata alla fine della spiaggia fino ad arrivare al faro che avevo intravisto quella notte. Non c'era nessuno quella mattina, nessuno a cui potessi chiedere dove fossi e che potesse darmi qualche spiegazione sensata! C'era un boschetto con un sentiero che mi portò nel paesello in cui ero finita, ero assolutamente spaesata e d'un tratto la collana che avevo al collo cominciò a brillare.    
  Era una collana molto particolare sapevo che per me era molto importante ma per il resto non ricordavo altro. Aveva un cordino lungo dove pendeva un cuore di cristallo con all'interno una pietra di sette colori... ricordavano tanto quelli dell'arcobaleno stranamente e in quel momento avevo solo quello che potesse essere riconosciuto come oggetto di valore, apparte il vestito non avevo altro con me. La pietra sembrava tirarmi verso una direzione precisa e io stessa non capivo come fosse possibile e cercai di nascondere la sua luce.
All'improvviso un ragazzo con una tavola da surf mi bloccò la strada.
  'Hei, tutto bene?'
In effetti non avevo proprio l'aspetto di una che stava bene. Ero scalza coi capelli tutti umidi scompigliati e la mia faccia era a dir poco cadaverica!
  'Dove sono?Mi dici come mi chiamo?'
Avevo la mente completamente annebbiata. Sapevo camminare sapevo parlare ma non sapevo niente di me!
Il ragazzo sembrava parecchio preoccupato e mi prese per mano. Anche lui, come me, era umido e aveva i capelli bagnati probabilmente era appena stato in acqua. Mi portò fino a una grande casa, un hotel aveva detto e mi fece aspettare fuori.
Ero così stanca che attesi seduta per terra..   'Sembro proprio una stracciona!' pensai.
Aspettai pochi minuti perchè subito una ragazza dai capelli biondi si precipitò ad accogliermi accompagnata da una dai capelli azzurri.
Mi fecero accomodare e in un attimo mi ritrovai seduta insieme al ragazzo alle due ragazze che mi avevano accolta alla porta e ad un'altra con i capelli verdi. Insieme a noi c'era anche una cameriera dai capelli fucsia che loro chiamavano "Nikora" che continuava a chiedermi se volevo un caffè.
Mi sentivo soffocata dal nuovo ambiente e da tutte quelle persone sorridenti che non conoscevo, avevo freddo e volevo solo tornare a casa mia. Una ragazza, quella dai capelli biondi, sembrava l'unica in grado di capirmi davvero perchè subito cercò di mettermi a mio agio presentando lei e gli altri nella stanza.
Si chiamava Lucia, il ragazzo che mi aveva trovata Kaito e le altre due ragazze Hanon e Rina.
 'Io non so come mi chiamo... purtroppo non riesco a ricordarmelo. Mi sono trovata stanotte su uno scoglio dopo essere quasi stata sommersa da un'onda altissima. Non so dove sono, mi ricordo soltanto che quando mi sono svegliata ero debole e che la mia collana stava per scivolarmi dal collo.'
In un attimo la loro attenzione si concentrò sulla mia collana, in particolare guardavano tutti la mia pietra.
  'Se vuoi ora che non sappiamo chi sei ne da dove vieni puoi fermarti qui, all'Hotel Peach Parait.. ci penseranno Lucia Hanon e Rina a prendersi cura di te, ci stai?' mi chiese Nikora.
La ragazza bionda mi fece un enorme sorriso, in quel momento mi dava sollievo, sicurezza quello di cui avevo bisogno.
Accettai la loro grandissima ospitalità e presto mi ritrovai a dividere la camera da letto con Lucia che aveva molto insistito per farmi dormire insieme a lei.
La giornata era splendida quella mattina e prima di pranzare le ragazze ne approfittarono per fare la mia conoscenza.
  Mi sembravano tutte parecchio strane in particolar modo Hanon che era quella che blaterava sempre anche senza motivo. L'unica che aveva poco confidenza con me era Rina, quella coi capelli verdi che stava zitta e mi osservava in maniera un po' sospettosa.
  'Quindi tu ti sei ritrovata nell'Oceano... poverina chissà come ti sarai sentita. Non è che magari hai avuto un incidente con una nave? Anche Kaito, il ragazzo che hai visto prima, ha avuto un incidente in mare..' disse prima di arrossire.
  'Non lo so... non mi ricordo niente ve lo giuro! Probabilmente starete pensando che sono una matta, ma tutto quello che so è che questa collana che ho al collo è molto importante e che devo trovare la mia casa. Non so nemmeno come mi chiamo!'
Hanon sorrise.   'Nel frattempo che tu provi a ricordarti il tuo nome, potremmo dartene noi uno provvisorio! Tipo... Alis ti piace?'
Anche Lucia sorrise: le sembrava molto grazioso e mi stava bene.
Rina finalmente mi rivolse la parola:   'Allora benvenuta tra noi Alis, mi fai vedere un attimo quella collana?'
Non mi fidavo di loro, anche se apparentemente erano ospitali e cordiali io non mi fidavo ancora e preferivo non mettermi completamente nelle mani di qualcun altro, alla fine in quello strano posto non conoscevo nessuno.
  'Preferisco di no.'
  'Scusami ma cosa ti costa Alis fargliela vedere??' si impose Hanon.
  'Lascia stare Hanon, se ha detto di no non insistiamo avrà le sue buone ragioni..' disse Rina.
All'ora di pranzo mangiammo pesce fritto con riso gamberi e salsa di soia. Lucia sembrava avere molto appetito e non faceva che complimentarsi con Nikora per la sua ottima cucina. Anch'io avrei dovuto far lo stesso dopotutto mi avevano ospitato e ancora non avevo dato nessun segno di riconoscimento. Dopo il pranzo, Nikora mi diede un vestito di Rina che non usava mai, la sua taglia per me era perfetta: entrambe eravamo alte col seno pronunciato.
Mi feci una lunga doccia bollente e provai il bellissimo vestito di Rina che mi calzava a pennello! Era tutto rosa corallo con un fiocco bianco, Lucia si era occupata di imprestarmi degli stivaletti neri molto carini, avevo il piede piccolo e mi stavano, mentre Hanon si era occupata di truccarmi e di sistemarmi i lunghi capelli ricci con una particolare schiuma che usava anche lei. Finalmente non sembravo più una stracciona e avevo anche un intimo bianco col pizzo offerto da Rina.
Allo specchio feci fatica a realizzare che quella riflessa ero io, mi sembrava che fosse passato un secolo dall'ultima volta in cui mi ero vista, era una sensazione stranissima!
Lucia e Hanon mi fecero vedere da Nikora e da una vecchia signora che si chiamava Madame Taki avevo notato che portava una sfera di cristallo sempre con se, chissà cosa significasse.
La serà non tardò ad arrivare e di nascosto corsi verso la spiaggia non lontana dall'Hotel. Il tramonto era spettacolare visto all'orizzonte del mare! Il cielo era arancione, rosso e giallo e il mare sembrava che brillasse... nonostante questo spettacolo di colori mi sentivo malinconica. Volevo tornare da dove ero venuta, sapevo dentro di me che dove ero prima era un bel posto e sopratutto volevo sapere come mai ero finita in acqua. Forse aveva ragione Lucia, forse avevo avuto un incidente! In quel momento tutto mi sembrava possibile.
  'Ciao!'
Mi spaventai di colpo e scivolai nella sabbia come una vera demente!
  'Sono Kaito, ti ricordi?Sono quello che ti ha trovata a vagabondare vicino il lungomare!'
Come si era permesso a darmi della vagabonda?!Non mi conosceva nemmeno!
  'Non sei spiritoso!' risposi in modo freddo.
Kaito fece un'espressione sorpresa e si sedette vicino a me.
  'Sai, la mia storia per alcuni versi è stata molto simile alla tua...'
  'Tu cosa sai della mia storia, sentiamo!'
Kaito cominciò a ridere.   'Niente ma tu di certo non hai la più pallida idea di chi siano i tuoi genitori ne di chi sia tu realmente, giusto?'
Tacqui. Aveva ragione. Alla fine mi ero trovata nell'acqua sperduta, forse abbandonata o forse sopravvissuta a un incidente di mare come era successo a lui.
 Lo guardai negli occhi: era bellissimo sotto il tramonto e aveva l'aria da bravo ragazzo.
Si accorse come lo guardavo e mi scompigliò i capelli ridendo.
  'Fidati di Lucia, è una ragazza premurosa e gentile, ti starà vicina se avrai bisogno di un'amica.'
  'Ok..'
Perchè si era messo a parlare di Lucia?Uff.
  'Ora vado si è fatto tardi, come posso chiamarti se ci vediamo ancora?'
   'Loro mi chiamano Alis.'
  'Allora ciao Alis!' disse andandosene.
Non lo salutai, ero ancora un po' scossa. Era molto carino e di certo avere un ragazzo mi avrebbe aiutato in quelle condizioni, però dovevo conoscerlo bene prima e dovevo capire se aveva un legame particolare con le altre tre..
In quel momento avrei tanto voluto gettarmi in acqua e nuotare oltre l'orizzonte. Alla fine era da là che ero venuta!
  'Alis, ti senti triste?'
Era Lucia, era venuta a chiamarmi per avvisarmi che era pronto da mangiare ma non avevo molto appetito.
  'Io quando vengo qui a guardare il mare come stai facendo tu, sono triste.' ammise.
Mi dava l'impressione di essere una ragazza molto sensibile, chissà forse era un'amica su cui fare affidamento come mi aveva consigliato Kaito.
  'Puo' essere, la verità è che voglio tornare a casa e mi manca davvero molto!'
Mi scese una lacrima sul volto, non ero riuscita a controllarmi e cominciai a piangere. Stavo male, stavo male dentro!
  ' Tranquilla Alis. Ci siamo noi ad aiutarti adesso. Ti prometto, che riusciremo a scoprire da dove vieni e ti ci riporteremo.'
I miei occhi brillavano a quelle parole, potevano sembrare parole dette al vento ma no, quel suo tono, quel suo modo di dirlo, sembrava così vero così sincero che l'abbracciai di getto e piansi più di prima. Non so se erano lacrime di dolore o di gioia, ma so che in quel momento non mi sentivo più sola.
  
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