Sono alla
mia scrivania.
L’ennesimo caso chiuso e altre scartoffie da compilare.
È strano che
quando ho un’azione sul campo, ho un partner. Quando invece ho da
sbrigare il
lavoro di ufficio mi ritrovo da sola.
Sorrido e
scuoto la testa.
Infondo lui
non è un poliziotto, ma sta al distretto solo per me. Lo so.
Ormai il mio
turno è finito da più di mezz’ora e anche Ryan ed Espo sono andati via
da un
bel pezzo.
Vorrei andare a casa anche io, immergermi in
un bagno caldo e non
uscire per un paio d’ore, ma prima voglio finire questo lavoro.
Ti vedo
nella sala relax, giochettando con il tuo cellulare.
Sorrido e mi
passo le mani sul viso stanco, facendole finire sul capelli.
Sono davvero
stanca ma se bevessi un caffè ora non dormirei.
Ti vedo
avvicinarti a me con una bottiglietta d’acqua.
-“Ho pensato
che avessi sete, ma il caffè a quest’ora non è indicato se vuoi
dormire!”- mi
dici gentile, e io sorrido per tutte le premure che hai verso di me.
-“Oh Castle!
Bevo caffè a ogni ora della giornata!”- rispondo cercando di nascondere
il
fatto che mi conosci così bene da sapere che non volevo il caffè ora.
-“Appunto!
Visto che tu continui imperterrita sulle tue cattive abitudini, devo
per forza
essere io a cancellarle e a farti bere e mangiare cibi salutari!”- dici
tutto
contento.
Roteo gli
occhi, ma infondo hai ragione.
Continuo il
mio lavoro, compilando i rapporti, ormai ho quasi finito, per fortuna.
Odio questo
lato del mio lavoro.
Ma mi sento
osservata.
Alzo gli
occhi incerta, e ti trovo a fissarmi con quel sorrisino ebete che ti
ritrovi
stampato in faccia.
-“Castle! Mi
stai fissando!”-
-“E
quindi?”- mi rispondi sicuro.
-“E’
spaventoso. Fa molto maniaco che fissa!”- rispondo.
Ma tu ti
avvicini a me e mi sussurri all’orecchio:
-“Beh ma io
non sono un maniaco. Sono solo… io!”- dici dolcemente.
Ma la tua
vicinanza, il tuo fiato sul collo mi costringono a chiudere gli occhi,
e quando
mi giro siamo a soli due centimetri di distanza.
E come se
fosse la prima volta, mi perdo in quei tuoi occhi azzurri, limpidi come
il
mare.
Vorrei allontanarmi, interrompere quella ‘scena dei profumi’, ma è come
se tu fossi una calamita dalla quale non riesco a staccarmi.
Mi accorgo
di arrossire, perché sento le mie guance andare a fuoco.
Deglutendo e
facendo un profondo respiro riprendo il mio lavoro, ma non sono per
nulla
concentrata.
-“Non vai a
casa?”- ti chiedo sperando che la mia voce non mi tradisca
dall’emozione.
-“Um… no. Ti
aspetto. Non voglio che vai alla macchina da sola!”- mi dici sempre con
quel
tuo tono protettivo.
-“Castle,
sono un poliziotto. So cavarmela da sola!”- rispondo ridacchiando.
-“Lo so! Ma
mi piace pensare che ti faccio da guardia del corpo.”-
Sorrido e
scuoto la testa.
Devo assolutamente finire.
Circa 20
minuti dopo, alla fine, esausta e stanca, ho finito di compilare il mio
rapporto, e insieme ci avviamo verso l’ascensore.
Ma poi
qualcosa mi blocca.
Non voglio stare in una scatola chiusa con lui, sarebbe
troppo imbarazzante.
-“Ehm.. io
faccio le scale!”- dico decisa.
-“Ok. Tanto
sono in discesa!”- rispondi ironico.
-“Certo se
fossero state in salita avresti dovuto tenerti un panino in tasca, per
ridarti
le energie per continuare la salita!”- rido scherzando sulla tua forma
fisica,
anche se ultimamente ti sei dato una regolata.
-“Ah-ah-ah!
Davvero spiritosa detective!”-
Io rido, mi
diverte sempre un mondo prenderti in giro, ma vedo che anche tu stai
sorridendo.
Quando
arriviamo alla porta mi sorpassi e aprendola mi dici:
-“Prego…”-
invitandomi a passare per prima.
Eh si devo
ammetterlo, Richard Castle!
Sei proprio un uomo galante!
Ma prima che
io possa passare, con passo veloce passi tu e mi dici:
-“Non questa
volta!”-
Dicevo?!
Galante?! No, sei il solito bambino.
Questa volta
ridi tu.
-“E dai
Beckett! Mi hai praticamente detto che sono cicciottello, questa è la
mia
vendetta!”- dici facendomi la linguaccia.
Tu! Richard
Alexander Rogerds fai la linguaccia a me?! No questo non deve succedere.
Mi avvicino
a te mentre tu continui a camminare e, da dietro, ti faccio lo
sgambetto.
Tu inciampi
sui tuoi piedi ma non cadi.
Ti volti e
con aria di sfida esclami:
-“E’ guerra!!!”-
Io rido e ti
vedo avanzare verso di me. Indietreggio, ma qualche passo dopo il muro
mi
ferma.
Cavolo! Sono
bloccata.
Mi ingabbi
con le tue braccia, non ho via di fuga.
-“Allora
detective. Lo sgambetto?! È un colpo basso!”- esclami con voce più
bassa del
solito.
-“Beh! Te lo
sei meritato!”- ti rispondo ma anche la mia voce è bassa, strozzata,
come se
avesse paura ad uscire.
I tuoi occhi
si piantano nuovamente sui miei, e vedo che il tuo sorriso furbo è
passato.
Ora sei serio
e anche il mio sorriso piano piano, è andato scemando.
I tuoi occhi
si spostano e scendono sulle mie labbra.
So che
vorresti baciarmi, so che lo vuoi.
Il tuo capo
si avvicina al mio ma la tua bocca si poggia sul mio collo, lasciando
dei caldi
e lunghi baci.
Il mio cuore
batte a una velocità disumana. Prima o poi mi farai morire.
Le tue
labbra continuano a percorrere il mio collo, salendo sul mento e
continuando
verso la guancia.
Quanti
centimetri ci sono fra noi?! Due? Tre? Non lo so.
-“Mi fa impazzire
il tuo profumo!”- dici con voce bassa e profonda.
Non so cosa
dire, sono senza parole.
Vorrei dire
qualcosa ma è come se fossi pietrificata.
Il mio respiro è accelerato, come se
avessi corso, ma so che è l’emozione e tutti quei brividi che mi
corrono lungo
la schiena quando mi sei così vicino.
Il tuo volto
si avvicina al mio e istintivamente chiudo gli occhi.
E poi sento
un leggerissimo contatto di labbra sulle mie, e le farfalle che fanno a
botte
dentro al mio stomaco.
Ma prima che
tu possa approfondire il bacio, mi stacco, uscendo dall’ingabbiamento
delle tue
braccia.
-“D-devo…
devo andare, Rick.”- dico in un sussurro.
Sono la
settima gradazione di rosso.
Ti guardo e
vedo quel sorrisetto malizioso sul tuo volto.
Volevi
provare fino a quanto ti avessi fatto avanzare?!
Forse.
Ancora rossa
in volto, abbasso lo sguardo.
-“Buona
notte, Castle!”- ma non ho saputo nasconderti quel mezzo sorriso
spuntato sul
mio viso.
Mi dirigo
alla macchina, e mi accorgo che mi segui.
-“A domani
detective.”- mi rispondi dandomi un bacio all’angolo della bocca.
E io resto lì, bloccata, mentre con lo sguardo ti vedo raggiungere la macchina, sempre con quel sorrisetto piantato sul viso.
ANGOLO MIO: Ma ciaooo!!! come state?! passato un buon Natale?!
eh lo so! vi aspettavate il seguito della natalizia (e qui si sentirono i grilli in sottofondo!! xD ) ma non è ancora pronta... nel mentre ho questa shot che è stata scritta all'inizio di novembre e mi sembrava ora di pubblicarla.
la parte del panino in tasca è una delle
ingenialate della mia twin quando ha visto il promo della 4x01 e Castle
sembrava un pò affaticato dalla corsa in ospedale! xD
come mi è venuta?! eh... questa volta non ve lo posso dire.. i fatti accaduti sono a real slice of life!!!!!!! xD
e dopo questo.. vedete voi se farmi sapere se fa schifo completamente o se si può salvare!! xD
vi auguro già da ora (perchè non prevedo di pubblicare in qst gg) un felice anno nuovo!!!
ci risentiamo nel 2012... praticamente dopo domani!! LOL
sbaciottiiiiiiiiiiiii ;>