La
pioggia lambisce questa terra
portando
speranza di vita.
Oh
pioggia, continua col tuo canto!
Oh
pioggia, rasserena i nostri cuori!
Oh
pioggia, dacci la gioia di potercene
andare...
Appena Cody Anderson
poggiò un
piede sul molo una furia scatenata che di nome faceva Sierra si
avventò su di
lui, strillando su quanto gli fosse mancato, da quanto non si sentivano
e cose
del genere. Il ragazzo rispose con il solito sorriso imbarazzato e con
la solita
espressione che chiedeva aiuto.. –E’ bello
rivederti, Sierra... emh, adesso
potresti lasciarmi? Mi stai stritolando!-
La ragazza si scusò imbarazzata,
lasciandolo ma continuando a guardarlo con occhi sognanti. Erano
passati tre anni dalla fine del Tour, e per quanto Sierra avesse
cercato di stare ogni singolo giorno con il suo amato, Cody era
riuscito ad evitarla per un bel pezzo, tanto che erano quasi cinque
mesi che non si vedevano. Cody si guardò intorno
–Chi altri è già arrivato?- chiese,
stringendo le mani sulla
busta che conteneva “l’invito”.
Già, l’invito. Semplice e chiaro,
da parte di Chris McLean, parlava solo di un piccolo
“rimpatrio” sull’Isola di Wawanakwa per
ricordare i bei vecchi tempi. Niente reality all’improvviso,
niente prove assurde, ma a questo Cody ci credeva ben poco. In ogni
caso aveva
deciso di accettare dopo aver capito che tutti, chi perché
volevano, chi perché
costretti, chi perché non avevano null’altro da
fare, avevano deciso di
partecipare.
Era da tanto che non li vedeva, davvero tanto. Si era mantenuto in
contatto con alcune persone, ma alla fine tutto ciò che
sapeva lo aveva ottenuto guardando la tv (dove Sierra andava sempre
come ospite), o seguendo dei siti internet (la maggior parte di
Sierra), o attraverso dei pettegolezzi (raccontati da Sierra).
Sierra sorrise –Quasi tutti. Mancano
solo DJ e Lindsay e siamo aaaaal completo!-
Ed era vero. C’erano Katie e Sadie,
sedute vicino a Justin e in stato di perenne adorazione.
C’era Courtney, che
blaterava al telefono con i suoi avvocati e intanto lanciava occhiate
di fuoco
al suo ex-ragazzo, Duncan, e alla sua ex-migliore amica, Gwen.
C’erano Owen ed
Izzy che, anche se si erano lasciati, continuavano a chiacchierare e a
fare cose
stupide; e Noah, seduto vicino a loro ma intento a leggere un libro
mentre Eva si
allenava con Tyler. C’era Heather, che guardava di sottecchi
un Alejandro
tornato praticamente in forma dopo due anni di terapia in ospedale, e
una
Blaineley che strillava invidiosa e triste perché la sua
paralisi, a differenza di quella ormai
guarita di Sierra, era permanente. C’era Trent, che accordava
la sua chitarra,
e Beth, che parlava al telefono con il suo fidanzato. C’era
Ezekiel, uscito da
un centinaio di sedute da uno psichiatra ma mai ripreso del tutto, che
si
dondolava in un angolino, e c’era LeShawna, che parlottava in
un angolo con Harold.
C’era Bridgette, che si aggiustava la coda, e Geoff che si
avvicinava
sorridente verso Cody, agitando le braccia.
-Hey, amico!- e gli batté il cinque
–Da quanto tempo! Ti sono cresciuti i capelli?-
-Amico!- esclamò di rimando il più
basso, ricambiando il gesto e sorridendo. –Solo un pochetto.
Tu invece usi
sempre lo stesso cappello.-
-E’ il mio segno di riconoscimento,
amico, come potrei non indossarlo?-
-Dite un’altra volta “amico”-
sbottò Gwen da lontano –E diventerò
davvero vostra nemica.-
-Uh uhh, Gwen non è cambiata per
nulla! Oh, ed ecco là Lindsay e Dj. DJ!!!- chiamò
il ragazzo biondo, superando
Cody e Sierra ed andando a salutare la, dopo la separazione di Tyler e
Lindsay,
nuova coppietta.
-Ma quindi ci siamo tutti?- chiese
LeShawna, guardandosi intorno. –Dove sono Chef e Chris? Oh,
non ci avranno dato
una buca!-
-Chris vi aspetta sull’isola..-
esalò una voce stanca, e l’intero gruppo si
girò.
Attaccata al molo c’era una
barca non molto sana, che portava il nome di
“Dolores”, un titolo decisamente
appropriato visto che proprio in quel momento un pezzo di legno si
staccò e
cadde in mare con un “plop”. Al timone di quella
strana imbarcazione si trovava
un vecchietto, vestito da capitano di battelli dei secoli scorsi e con
il volto
coperto da una barba grigia incolta. Un cappello proiettava sui suoi
occhi
un’ombra che ne copriva lo sguardo.
-Chi sei?- chiese Harold –Come mai
non c’è Chef?-
-Anche lui vi aspetta sull’isola,
ora…salite.- mormorò, facendo un veloce gesto con
la mano. Non molto convinto,
Cody salì dietro a tutti gli altri, mentre il Capitano
mollava gli ormeggi e
faceva avanzare la barca nelle acque.
Il battello
“camminava” inesorabile
da più di due ore, mentre il cielo si rabbuiava. Geoff si
avvicinò al
vecchietto, battendogli due dita su una spalla. –Mi scusi?-
L’uomo si girò. –Sì?-
-Sono due ore che siamo in viaggio… Wawanakwa non
dovrebbe essere così lontana.-
-Ma noi non stiamo andando a Wawanakwa.-
disse il capitano, scuotendo le spalle.
-Scusi..?-
Il vecchietto sorrise, sdentato,
poi mosse il timone di scatto, facendo oscillare la barca ed estraendo
quello
che sembrava un fucile.
Qualche ora
più tardi, quando Cody
riaprì gli occhi di scatto, non si trovava più
sul battello del vecchio pazzo,
ma bensì in quello che sembrava un boschetto. Il cielo
minacciava una tempesta,
e non c’erano né il sole né la luna.