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Autore: Lilianne    29/12/2011    0 recensioni
In quel momento sfoderò dalla tasca del suo pantalone un pacchetto di sigarette, ne prese una e si fermò per un secondo ad accenderla, per poi tirare su una manica del suo tanto amato giubbotto di pelle nera.
Si intravide appena il suo tatuaggio sull'avambraccio. Erano due aquile che volevano.
Desiderava smettere di fumare, ma in quell'istante pensò che fosse l'unico modo per portare la sua mente ALTROVE.
Quel luogo che tanto bramava, ma che ancora non fu in grado di trovare.
Come poteva essere la sua vita da quell'attimo in poi?
Cosa sarebbe successo in seguito?
Chi avrebbe incontrato?
Ma forse Joseph preferiva la solitudine. Quelle che tutti temono, ma che nessuno ammette.
Quella sensazione di vuoto che appassisce l'essenza di un uomo.
Forse un uomo innamorato? Oppure un ragazzo totalmente confuso e senza una rotta da seguire?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Joseph passeggiava annoiato per una stradicciola quasi deserta, nonostante fossero le sette di sera, dell'immensa e caotica Los Angeles.

Nel fatidico mese di Dicembre l'aria natalizia prevaleva oramai su tutta quanta la città già da un paio di settimane.

Tutte quelle luci, quell insolita atmosfera e soprattutto quel fare frenetico che caratterizza ogni persona vivente sul globo terrestre intorno alle feste, non faceva proprio per Joseph.

Era un ragazzo particolare, sia d'aspetto che per il modo di pensare, ed era intento a vagare nella sua mente estremamente confusa ed ingarbugliata in cerca di un fottutissimo e maledetto PERCHE', del perchè la sua ragazza lo avesse lasciato pochi minuti fa'.

In realtà, Joseph sapeva benissimo il motivo per il quale quella giovane donna tanto minuta, dai capelli rossi, con tanto di occhi azzurri lo avesse abbandonato, ma non riuscì ad ammetterlo nemmeno a se stesso tanto era la sua incapacità di ragionare in quel momento.

La cosa che più addolorava Joseph era il fatto che ella glielo avesse lasciato scritto su un bigliettino sopra il tavolo dell'ingresso senza utilizzare alcun tipo di emissione vocale “Scusa Joe, ma ho deciso di seguire la mia strada, piantiamola qui e non cercarmi più. Ashley”

 

 

Era chiaro come il sole che la troietta da Casinò avesse trovato un uomo altrettanto coglione quanto Joseph in grado di soddisfare le sue esigenze “peccaminose”,come si suol dire.

Infondo infondo, alla base del rapporto fra i due giovani c'era solo sesso, e forse, questo, Joseph, non lo aveva ancora ben capito.

In quel momento sfoderò dalla tasca del suo pantalone un pacchetto di sigarette, ne prese una e si fermò per un secondo ad accenderla, per poi tirare su una manica del suo tanto amato giubbotto di pelle nera.

Si intravide appena il suo tatuaggio sull'avambraccio. Erano due aquile che volevano.

Desiderava smettere di fumare, ma in quell'istante pensò che fosse l'unico modo per portare la sua mente ALTROVE.

Quel luogo che tanto bramava, ma che ancora non fu in grado di trovare.

Come poteva essere la sua vita da quell'attimo in poi?

Cosa sarebbe successo in seguito?

Chi avrebbe incontrato?

Ma forse Joseph preferiva la solitudine. Quelle che tutti temono, ma che nessuno ammette.

Quella sensazione di vuoto che appassisce l'essenza di un uomo.

Forse un uomo innamorato? Oppure un ragazzo totalmente confuso e senza una rotta da seguire?

Probabilmente Joseph non aveva ancora ben chiaro se fosse veramente innamorato o no.

Si tirò su gli occhiali da vista dal naso e aggiustò un minimo il cappello di lana sottile nero che portava in testa.

Buttò a terra il mozzicone della sigaretta ormai terminata, e quando tirò su la testa, si fermò d'un colpo, come se qualcosa avesse catturato improvvisamente la sua attenzione.

Si girò lentamente.

Davanti a sé c'era un enorme vetrata trasparente.

Vi era attaccato un lungo e alto tavolo in legno.

Dietro a questo stava seduta solo una ragazza.

Stava tuffando nel ketchup uno dei suoi 20 Chicken Mcnuggets.

Aveva un basco rosso sopra ad una cascata di folti boccoli castani.

Poi un sorso di Coca Cola e alzò piano piano lo sguardo timidamente incontrando gli occhi di Joseph.

Abbozzò un sorriso impacciato mordendo una patatina fritta visibilmente imbarazzata.

Fece come per nascondersi, ma non fu in grado di distogliere la sua concentrazione dalla figura di Joe all'esterno del McDonald in piedi davanti a lei.

 

Esattamente in quel istante a Joseph venne una leggera voglia di Big Mac, talmente piccola, che fu costretto ad entrare all'interno del locale. In queste situazioni è bene ascoltare ciò che dice anche lo stomaco.

Una volta arrivato alla cassa, si girò verso di lei, verso la ragazza di poco prima. Lo stava ancora guardando e Joseph notò con piacere che il colorito delle sue guance stava assomigliando a quello del suo cappello.

“Signore? Signore? Ecco a lei le cose che ha ordinato” La voce dell'impiegata dietro il bancone lo fece ritornare con i piedi per terra.

 

Quella sera, uscendo dal McDonald alle undici di sera circa, Joseph non aveva più il suo cuore in petto.

 

E se fosse stato VERO AMORE? 

  
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