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Autore: telesette    30/12/2011    4 recensioni
Riuscirà il povero Nesé, cuoco e amico di De Tréville e dei Moschettieri, a vincere la gara indetta dal Duca di Bayonne per conto di Sua Maestà Re Luigi ? Che cosa trama il perfido Conte di Fripouille, insieme al suo fido sgherro Parcelle ? E soprattutto riusciranno i Moschettieri a vigilare affinché la gara di Alta Cucina si svolga lealmente ?
Lo saprete solo leggendo...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Da quando il Duca di Bayonne ( una piccola cittadina della regione di Aquitania ) aveva indetto il suo speciale concorso per premiare la ricetta migliore di tutta la Francia, per Sua Maestà Luigi XIII si trattava di una questione di puro orgoglio. Infatti per regolamento, ogni cuoco partecipante doveva essere ingaggiato da un nobile e, in caso di vittoria, il nobile in questione avrebbe scelto il nome della ricetta vincitrice. Erano giorni e giorni infatti che decine di maestri nell'Alta Cucina affollavano il palazzo del Louvre, ognuno sperando di essere scelto da Sua Maestà in persona, tuttavia gli intingoli che costoro presentavano al re si rivelavano essere niente di più che schifezze insipide o immangiabili...
L'unico che sembrava immune dalla sete di competizione era proprio il vecchio Nesé, il cuoco al servizio di De Tréville, grande amico dei moschettieri ( soprattutto di Porthos! ). Nesé era un uomo semplice e tranquillo che, malgrado l'età, mostrava sagacia e gran senso dell'umorismo. D'Artagnan e i suoi amici erano soliti scherzare volentieri con lui mentre Porthos... Beh, lui preferiva cogliere ogni buona occasione per assaggiare le specialità culinarie di quel vecchio furfante anche lontano dai pasti.

- Veramente squisito, Nesé, complimenti - esclamò Porthos, divorando con gusto il contenuto del piatto.
- Sono contento che ti piaccia - rispose il vecchio distrattamente, rimestando qualcosa ai fornelli. - Tuttavia, se vai avanti così, sarò costretto a cambiare mestiere...
- Eh, e perché mai ?!?

Nesé si voltò a guardarlo con un sorrisetto ironico.

- Beh, perché il capitano potrebbe decidere di incriminarmi come "attentatore alla tua salute"...

D'Artagnan e gli altri scoppiarono a ridere fragorosamente, mentre Porthos si massaggiò la nuca con imbarazzo.

- Sei sempre il solito burlone, Nesé - osservò Athos. - Neanche Sua Maestà in persona riuscirebbe a tenere lontano Porthos dalle tue leccornie, figuriamoci De Tréville!
- Oh, andiamo - replicò Porthos, piuttosto seccato. - Un moschettiere avrà pure il diritto di nutrirsi come si deve, no?
- Infatti - sottolineò Aramis. - E fino a quando Nesé continuerà a cucinare così bene, non rischi certo di morire di fame!
- Andiamo, non bisticciate - tagliò corto il cuoco, agitando il mestolo. - Sedetevi a tavola piuttosto, che la zuppa è già pronta!
- Finalmente - fece Porthos, leccandosi i baffi. - Senti che profumino... Gnam! Gnam!

Proprio mentre il corpulento moschettiere stava già per assaporare la prima cucchiaiata, la porta si spalancò all'improvviso e un moschettiere trafelato apparve sull'uscio. Il rumore fece sobbalzare il tavolo e il contenuto della ciotola schizzò dritto sulla faccia di Porthos, tra le risate divertite dei suoi compagni.

- Nesé, sbrigati - disse il moschettiere appena entrato, rivolgendosi al cuoco. - Il capitano De Tréville vuole vederti, è urgente!
- Ma... Devo ancora finire di servire il rancio e...
- Andiamo, non perdere tempo - tagliò corto l'altro, rivolgendosi poi anche agli altri. - Il capitano vuole vedere anche voi!
- Umpf - sbuffò Porthos, asciugandosi il volto gocciolante di brodo. - Vorrei sapere cosa c'è di tanto urgente da rovinarmi il pranzo... Uffa!

***

Poco dopo, nell'ufficio di De Tréville, i moschettieri e Nesé attendevano curiosi di conoscere il motivo di tale convocazione.

- Mi ha fatto chiamare, signore? - domandò il cuoco.

De Tréville si voltò a guardarlo, con la sua solita espressione imperscrutabile, e si limitò ad annuire.

- Sul tuo foglio di arruolamento, ho letto che ti sei diplomato nella più importante scuola di cucina di Francia... E' vero, Nesé?
- Beh, sì - rispose l'altro. - Ma ho fatto regolare domanda per entrare nell'esercito e, che io sappia, il mio lavoro è stato sempre apprezzato finora...
- E' vero, signore - intervenne dunque Porthos. - Garantisco io!

De Tréville tossicchiò nervosamente.

- Non lo metto in dubbio, Porthos - esclamò. - Ma non ho convocato qui Nesé per rimuoverlo, bensì per promuoverlo!
- Sul serio?

Il vecchio parve incredibilmente stupito.

- Mi spiegherò meglio: tra pochi giorni inizierà la famosa gara culinaria indetta dal Duca di Bayonne; ne avete sentito parlare, immagino?
- Certo, ma...
- Sua Maestà sta tuttora cercando un cuoco eccezionale che possa prendere parte alla gara... e vincerla, s'intende, ma finora i candidati che si sono presentati a palazzo si sono rivelate delle autentiche frane!
- Sì certo, capisco - mormorò il vecchio, sempre più confuso. - Ma io cosa c'entro?
- Semplice - tagliò corto De Tréville, puntando l'indice contro il vecchio. - Sua Maestà ha sentito parlare della tua bravura e vuole che tu prenda parte alla gara per conto suo!
- Io ?!?

Al vecchio Nesé per poco non cedettero le gambe dall'emozione. Non riusciva a credere alle sue orecchie, proprio lui in mezzo al fior fiore dei più grandi cuochi di Francia... Sembrava troppo bello per essere vero.

- Capitano, ma io... voi... cioé, come...
- Congratulazioni, Nesé - esclamò Porthos, battendogli energicamente la mano sulla spalla e facendolo barcollare in avanti. - Sua Maestà non avrebbe potuto fare una scelta migliore!
- Smettila, Porthos - sussurrò Athos. - Possibile che non ti rendi conto? Al concorso parteciperanno soltanto ricette originali... e il re si aspetta che Nesé vinca!
- Ops, non ci avevo pensato...
- Comunque - proseguì De Tréville, rivolgendosi ai moschettieri. - Voi quattro accompagnerete Nesé a Bayonne e veglierete su di lui, assicurandovi oltretutto che la gara si svolga correttamente e senza incidenti!
- Non capisco - obiettò D'Artagnan perplesso. - Perché dovrebbe succedere qualcosa? In fin dei conti, si tratta solo di una semplice gara di cucina...

L'occhiata severa di De Tréville fulminò il giovane guascone che scattò subito sull'attenti.

- D'Artagnan - disse. - Non si tratta solo di una gara di cucina: è in gioco l'onore e il prestigio di Sua Maestà re Luigi; molti nobili sicuramente mireranno a mettere fuori gioco Nesé e ad impedirgli di vincere in tutti i modi, e tutto allo scopo di superare Sua Maestà ed umiliarlo pubblicamente!
- Questo non sarà mai - ribatté Porthos, battendosi il petto. - L'onore di Sua Maestà è soprattutto il nostro!
- Ben detto, Porthos - osservò fiero il capitano. - Sono lieto che tu prenda la faccenda così seriamente!

Gli altri amici sgranarono gli occhi per lo stupore. La faccia di Porthos pareva l'immagine della serietà scolpita nella pietra, anché Nesé sembrava un po' più rassicurato.

- Capitano, posso chiedervi una cosa?
- Ma certo, Porthos, chiedi pure!
- Beh, ecco... In qualità di accompagnatori, potremmo avere anche l'onore di fare da assaggiatori ?

( CENSURA - immaginate voi le facce di D'Artagnan e degli altri )...

***

Il luogo predisposto per la gara era un attendamento piuttosto sfarzoso, proprio davanti alle porte della città. Il duca aveva fatto veramente le cose in grande: i partecipanti alla gara erano almeno una cinquantina, e tutti recanti le insegne di molti tra i nobili più illustri del reame...
Purtroppo, come giustamente previsto da De Tréville, vi era anche qualcuno che non si sarebbe posto troppi scrupoli pur di vincere una sfida di orgoglio contro Sua Maestà. Il Conte di Fripouille, assieme al suo fidato cuoco Parcelle, aveva inteso escogitare una sporca manovra ai danni di re Luigi. Parcelle era uno chef tanto abile quanto diabolico e, proprio come il suo padrone, disposto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi.

- Allora, hai capito bene, Parcelle? - domandò il conte, passandosi le dita umettate sui suoi sottili baffi neri. - Non posso perdere l'occasione di umiliare quel damerino incipriato di Re Luigi... Devi essere tu a vincere il concorso, spero di essere stato chiaro!
- Non preoccupatevi, eccellenza - rispose l'altro, sogghignando. - Ho già preparato un piano più che efficace: non appena il cuoco ingaggiato da Sua Maestà avrà terminato di preparare la sua ricetta, i miei due fidi aiutanti provvederanno ad intervenire...

Così dicendo, Parcelle scostò appena la tenda e due tipacci dall'aria assai poco raccomandabile gli rivolsero un cenno d'intesa col capo.

- ... A quel punto, non dovremo fare altro che una piccola sostituzione; noi ci impadroniremo della ricetta del cuoco reale e la sostituiremo con questo intruglio immangiabile, che ho quasi finito di preparare!
- E sei certo che funzionerà?
- Assolutamente - rispose Parcelle fiducioso. - In questa ciotola ho mescolato insieme: uova, sale, olio, aceto e limone... Chi mai potrebbe assaggiare una simile schifezza, senza mettersi a vomitare ?!?

Il conte sorrise soddisfatto.

- Molto bene, Parcelle - esclamò. - Procedete pure come stabilito e state ben attenti non farvi scoprire, non voglio sorprese, mi raccomando!

( continua )

Angolo dell'Autore:
Il mio arrivo su questo fandom non è stato decisamente dei più incoraggianti ( e probabilmente non riuscirò nemmeno mai ad adeguarmi ) ma, così come sono arrivato, intendo rimanere e scrivere qui per almeno altri cinquant'anni ( mese più, mese meno ).
In sostanza dunque, temo dovrete abituarvi all'idea di sopportare la mia presenza ancora per un bel po' di tempo... con tutto quello che ne consegue perché, con rispetto parlando, ho una testa piuttosto dura!
^__^ Saluti comunque

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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