Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Iwasbornthiswaybaby    30/12/2011    2 recensioni
Un colpo, un colpo di pistola e BAM! E' così che succede in guerra. E' così che finisce una vita.
Stati Uniti. 1943. Cinque coppie vengono sconvolte dalla partenza degli uomini per l'Europa, per combattere. Dolore, tristezza, ma anche amore acompagneranno i protagonisti di questa FF.
Talvolta i personaggi potrebbero essere un po' OOC.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti! Questa è la mia prima Fic che ha per protagonisti i personaggi di Glee, quindi diciamo che ci provo a scrivere.. Poi chissà, se magari la storia piace e vorrete lasciare un'opinione, è sempre ben accetta (ed anche ogni critica).. Detto questo, vi lascio alla storia.. Cercherò di aggiornare ogni venerdì...


≈Mattine in Famiglia




La bambina dai lunghi capelli mori salutò il padre, sulla porta di casa, mentre egli si allontanava per andare a lavoro. La piccola tornò in cucina, dove trovò la madre intenta a preparare il latte.
La donna non era alta e portava un vestito cucito con cura, risalente al periodo che precedeva la nascita della piccola Barbara.
Al periodo in cui la donna si esibiva in tutta New York, emozionando la gente con la sua voce perfetta. Ma adesso, con una figlia, Rachel Berry aveva smesso di cantare per dedicarsi alla famiglia che aveva costruito con Finn, il suo amore da sempre.
Avevano giurato di amarsi per sempre, scambiandosi due anelli, ben otto anni prima, in una piccola cappella, lontano dal caos a da ammiratori indiscreti.
Avevano promesso di rimanere uniti in salute e in malattia, nella buona e nella cattiva sorte.
E in quel momento, sebbene il Natale stesse per avvicinarsi, la cattiva sorte incombeva su di loro come mai era successo prima.
Già da qualche settimana la grande città aveva iniziato a riempirsi di cartelloni propagandistici, che invitavano ogni cittadino americano ad unirsi all’esercito, per combattere dall’altra parte dell’oceano. Rachel aveva paura. Sapeva che la guerra che stava devastando l’Europa avrebbe coinvolto anche gli Stati Uniti.
E sapeva che i manifesti erano solo una farsa, perché prima o poi ogni uomo sarebbe stato chiamato a proteggere la propria nazione, e questo le avrebbe strappato via il suo Finn.



-Buongiorno fratellino! Hai dormito bene?- chiese una giovane donna alta, snella e bionda a suo fratello, mentre egli stava entrando in cucina. Lui annuì pigro e si sedette al tavolo, mentre la sorella gli versava del caffè nella tazza. Il ragazzo, che arrivava appena si vent’anni, bevve il caffè, per poi tentare di dare un contegno ai suoi capelli castani.
Sua sorella gli si avvicinò e gli scoccò un bacio sulla guancia, sorridendo.
- Brittany, per favore, non ho più dieci anni- sbottò il giovane.
La bionda rise – Lo so Kurt, ma lo sai che adoro farti i dispetti!-
Le giornate iniziavano sempre così in casa Pierce-Hummel, con i battibecchi dei due fratellastri. Brittany Pierce e Kurt Hummel erano nati dalla stessa madre, ma avevano due padri diversi. Quando Kurt, il figlio più piccolo aveva sedici anni, la madre se n’era andata, ed era rimasta la sorella a prendersi cura di lui.
I due giovani si conoscevano benissimo, non si nascondevano niente, eccetto un unico, grande, segreto.



Quella che aveva non era la vita alla quale Quinn Fabray era stata preparata.
Non era la vita che i suoi genitori avevano scelto per lei.
Non era la vita che avrebbe dovuto fare.
Ma era la vita che lei aveva sempre sognato. Era la vita con l’uomo che amava, l’uomo con il quale era fuggita di casa, rifiutando quello che le imponevano i parenti.
Non era sposata con un ricco giovane di Boston, amico di famiglia, come tutti avevano stabilito per lei, ma con uno squattrinato musicista che poteva a malapena garantirle di arrivare alla fine del mese.
Ma lei era felice, come mai lo era stata, e non sarebbe mai tornata indietro. Aveva conosciuto Noah Puckermann, una sera, in un locale alla moda, mentre suonava la chitarra per intrattenere i clienti.
E la giovane era stata rapita dalla voce di quel giovane uomo che le stava davanti. Era stata rapita dai suoi occhi brillanti, dalla canzone che stava cantando, dai suoi capelli, particolari per il 1943, dalla sua bocca, dal suo aspetto affascinante.
In quel momento capì che avrebbe sfidato tutto il mondo, pur di stare con lui. Era tornata ogni giorno in quel locale, per incontrare di nuovo quel ragazzo, e l’aveva trovato.
Si era innamorati veramente in una serata, ed era come se fossero destinati a stare insieme, si completavano, erano simili, ma non potevano essere tanto diversi.
E Quinn aveva sfidato i genitori, la società e tutto quello che le garantiva protezione per poter stare con lui.
Ed adesso, sebbene vivesse in una misera casa in un quartiere povero di Boston, e non avesse più rivisto nessuno della sua famiglia, era soddisfatta, e avrebbe seguito Noah in ogni angolo del mondo, e sapeva che presto l’avrebbe fatto, perché sapeva che gli Stati uniti sarebbero scesi in guerra, e lei doveva soltanto trovare un modo per seguire il suo amore.



La donna non aspettava altro che Kurt Hummel varcasse la porta di casa sua per andare a lavorare, per poi entrare da Brittany.
Era appoggiata al palo sulla parte opposta a casa Pierce-Hummel.
Ancora pochi minuti.
Santana Lopez si sistemò lo chignon che le teneva stretti i lunghi capelli neri e si raddrizzò la gonna del tailleur rosa. Si specchiò alla vetrina del barbiere. Era perfetta.
Vide uscire il fratello della bionda, e si preparò ad entrare in quella casa. Si avvicinò a passo deciso verso la porta e busso con energia.
Brittany aprì subito e Santana si trovò davanti il più raggiante dei sorrisi.
Il sorriso del suo angelo, il sorriso per cui avrebbe dato tutto. La bionda aveva i capelli mossi che le ricadevano sulle spalle, le guance rosee ed occhi azzurri che parevano più luminosi del solito.
-Buongiorno- sussurrò la bionda, con una voce dolce.
-Buongiorno- mormorò Santana.
Fece un passo avanti e chiuse la porta dietro a sé, per poi avvicinarsi a Brittany, arrivando a sfiorare il suo nasino con quello dell’altra ragazza.
Kurt aveva notato la presenza di Santana Lopez in Anderson fuori da casa sua.
Sapeva che era diventata amica di sua sorella di recente. Ed era anche la moglie del suo capo. Il suo capo.
Si lasciò sfuggire un sospiro al pensiero. Il suo bellissimo capo. Blaine Anderson.
Ed ogni volta che vedeva sua moglie si rattristiva un po’, al pensiero di quella donna che amava Blaine, non ricambiata.
Sapeva che si erano sposati perché forzati dai genitori, ma ogni volta non poteva fare a meno di pensare che quella donna, bellissima a quel che si diceva, lui si asteneva dall’esprimere ogni giudizio, amasse l’uomo al centro dei suoi pensieri.



Emma sedeva tranquilla nel salottino della sua modesta casa in Ohio, con in braccio il piccolo Jack, di appena un anno.
Il marito Will era nel suo studio, dove stava scrivendo una lettera per un suo superiore dell’esercito. Sapeva che avere un marito nell’esercito era pericoloso, perché sarebbe stato il primo a ricorrere alle armi, nel caso di un attacco all’Europa. Aveva paura che la guerra potesse mettere fine alla loro felicità che con difficoltà avevano conquistato.
Lei, da parte sua, sarebbe dovuta partire comunque, in quanto membro della Croce Rossa, e forse, con qualche permesso, sarebbe riuscita a lavorare vicino a suo marito. Avrebbero lasciato il piccolo Jack dalla nonna paterna, in attesa del loro ritorno..
Il bambino emise un gridolino agitato e l’attenzione della donna si riversò su di lui.
-Vuoi vedere tuoi padre, eh, birbante?- chiese Emma.
Il piccolo si aggrappò ai suoi capelli rossi ed iniziò a tirarli. La donna fece una smorfia, per poi portare il bambino nel suo seggiolino, ed iniziare a preparare il pranzo.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Iwasbornthiswaybaby