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Autore: Sayra    30/12/2011    2 recensioni
Quel giorno ci separammo e io vivevo con la speranza di rivederlo un giorno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il destino

Fabrizio è un ragazzo dal viso dolce e innocuo come quello di un bambino, i suoi occhi azzuri e profondi mi danno un senso tranquillità e guardarlo mi fa star bene; quel suo viso sempre sorridente mi  fa provare gioia, ma tutto quello che mi rimaneva di lui era una fotografia. 
Conosco Fabrizio da quando eravamo piccoli e insieme combinavamo sempre guai, le nostre madri impazzivano nel tenerci a bada! Eravamo così inseparabili, due fratelli praticamente e ci confidavamo ogni più piccolo segreto!
Io presto mi sarei dovuta trasferire e non l’avrei mai più rivisto.
Dopo il trasferimento ho cercato di contattarlo tramite internet e il cellulare, ma di Andrea non avevo più sue notizie. Non capivo cosa gli fosse successo, forse si era dimenticato di me?, o aveva trovato un’ altra amica con cui parlare. Perché non rispondeva? Con tutto quello che abbiamo passato insieme lui mi dimentica così?
Spesso mi capitava di aprire il cassetto che custodisce i miei ricordi; e proprio lì trovai una pallina magica ( si una di quelle che i bambini si divertono a far rimbalzare), era di Fabrizio. Mi ricordo che da piccola la desideravo tanto e facevo i capricci pur di averla! E' vero avrei potuto prendermene una anche io, ma io volevo la sua: era così bella, colorata di un azzurro chiaro che mi ricordava tanto i suoi occhi, niente da fare io volevo la sua. Fabrizio, che è sempre stato buono, ma che come tutti gli altri bambini della sua età si divertiva a fare i dispetti, mi disse che me la’ avrebbe regalata solo quando non ci saremo più rivisti convinto che noi avremmo continuato a vederci per sempre, che non me sarei mai andata.

Il giorno dell’ addio lo aspettai a lungo vicino al portone di casa; i miei genitori , ormai pronti, mi chiamarono per salire in macchina, ma io continuavo a guardarmi intorno sperando nel suo arrivo. Proprio mentre aprivo lo sportello dell’auto, sentii una voce affannata che mi chiamava.
Mi girai con un sorriso e le lacrime agl’occhi e lo vidi con in mano una scatola blu: “ Questo è il simbolo della nostra amicizia,”mi disse ”non lo dimenticare mai… non piangere adesso, non siamo poi così lontani.” Le sue parole mi tranquillizzarono ed entrai in macchina felice di averlo salutato l'ultima volta.
Questo è tutto quello che mi rimane un ricordo,il suo sorriso…e quella pallina stretta nelle mie mani…

Col passare degli anni non sentì più Andrea, ora sono grande e ho trovato lavoro ma tengo ben stretto il ricordo della mia infanzia.
Due settimane fa, Mauro, il mio direttore, mi ha regalato un viaggio a Parigi. È una vita che sogno di andare a visitare quella città, ora ne avevo la possibilità.
Avevo una camera prenotata al Grand Hotel, ma prima di salire decisi di fare una passeggiata e soprattutto volevo prendere un caffè. Entrai nel bar dell’ albergo, chiesi un croissant alla marmellata e un caffè al tavolo.
Il servizio fu molto efficiente e il cameriere che mi servì aveva un’aria familiare, molto familiare. Più volte andai in quel luogo e tutte le volte che vedevo il bel cameriere dagl’occhi azzurri provavo una bella senzazione.
Una mattina mi trovai a fare colazione nello stesso posto , ma il mio bel camariere non c’era. All’improvviso una voce alle mie spalle mi spaventò e lasciai cadere la borsetta aperta dalla quale uscì la mia pallina. Il giovane la raccolse , lo ringraziai con la mia falsa pronuncia francese, alzandosi mi guardò e cadde un silenzio tra di noi. All’improvviso mi disse:” E la scatolina blu, dov’è?“. Feci un tuffo nel passato e rividi quel bambino che muoveva la mano in segno di saluto… ora eccolo qui davanti a me con qualche anno di più. Con la voce strozzata dalle lacrime prununciai il suo nome.
I giorni che seguirono furono indimenticabili, Fabrizio mi raccontò che in passato aveva avuto un incidente dove ha perso i suoi genitori e si è trasferito a casa della nonna a Parigi ed è per questo che non sono riuscita a rintracciarlo in questi anni.
È giunto un'altra volta il momento di separarci, io avevo finito la mia vacanza di lavoro e dovevo tornare nel mio Paese. Fabrizio questa volta mi disse che ero troppo importante per lasciarmi andare via di nuovo e decise di seguirmi sperando di recuperare gli anni perduti.
Ho rincorso a lungo il sogno di poterlo riavere accanto; ora sono qui, tra le sue braccia che mi tengono stretta per non perdermi un'altra volta.


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Ciao a tutti ^^
Ho voluto farvi leggere una storia che ho scritto circa un anno
fa per un concorso nazionale che ho vinto C:
Mi farebbe piacere ricevere le vostre opinioni!!
Per ora vi saluto :D
                                   Baci,  Sayra
  
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