Ciao a tutti ho deciso di scrivere una  nuova fanfiction.
Ho deciso infatti di attenermi in modo più fedele, di quanto abbia fatto nella precedente, al mondo di dragonball.
La storia inizia nella prima parte di dragonball z, la saga dei sayan, dopo la morte di Goku e Radish e durante l'anno di attesa per l'arrivo di Vegeta e Nappa.
Ci sarà l'introduzione di un nuovo personaggio che sarà la donna che intraprenderà un relazione sentimentale con Junior.
Quindi anche qui vi torno a scrivere che nonostante sappia bene che Junior è un namecciano e i namecciani fanno le uova ecc ecc, la trama principale della mia storia è proprio la relazione tra Junior ed una donna umana. Grazie a tutti coloro che leggeranno!
Laura! ;)

Erano passati un paio di mesi da quando Goku era andato all'altro mondo per colpa di Radish. Chichi e Gohan stavano attraversando un periodo molto difficile. La donna non avrebbe potuto continuare così, aveva bisogno di un aiuto morale e materiale, che la spingesse ad andare avanti nonostante ai suoi occhi la propria famiglia si stesse pian piano disgregando.

Goku dopo aver scoperto di appartenere alla razza sayan, si era sacrificato per salvare la terra; non era stata la prima volta e non sarebbe stata l'ultima che senza pensarci due volte avrebbe rinunciato alla sua vita per il bene del pianeta sul quale era cresciuto.

Il piccolo Gohan, contro tutte le aspettative di sua madre, si trovò coinvolto in un duro  allenamento. Dopo la morte del padre ed in vista dell'arrivo di altri due terribili sayan Junior aveva deciso di addestrare lui stesso il piccoletto. Il namecciano aveva avvertito da subito qualcosa di speciale dentro quel ragazzino, aveva sentito che rinchiudeva un'incredibile potenza ed era più che mai intenzionato a tirar fuori quell'enorme energia e farlo diventare un invincibile guerriero, proprio come suo padre.

Chichi invece era sull'olro di una crisi di nervi. Non avrebbe mai voluto che il suo adorato figlioletto seguisse le orme del padre e rischiasse la sua vita per combattere contro dei mostruosi nemici venuti per distruggere la terra, ma soprattutto non avrebbe mai voluto che un diabolico mostro come Junior si avvicinasse al suo ragazzino! 

Nonostante il namecciano, con grande sorpresa di tutti, aveva aiutato Goku a sconfiggere Radish, la donna non voleva fidarsi di quel mostro, ma sopratutto aveva paura che il suo Gohan subisse delle influenza negative stando così tempo a contatto con lui.

In più tutto quell'allenamento non faceva altro che distorglierlo dallo studio.

Chichi non era stata molto contenta quando suo padre gli aveva comunicato che sua cugina Jess si sarebbe trasferita a casa loro per darle una mano, fin da quando erano bambine le due cugine non erano andate d'amore e d'accordo a causa dei diversi caratetteri che le caratterizzavano. 

Jess era sempre stato uno spirito libero, le piaceva affermare se stessa e la propria personalità, parlava dalla mattina alla sera venendo considerata logorroica da tutti quelli che la conoscevano, le piaceva uscire fuori dagli schemi in tutto ciò che faceva, senza programmare nulla ed affrontando la vita giorno per giorno. 

Chichi al contrario, era una donna a cui piaceva comandare, tenere tutto sotto controllo e sicuramente non la si poteva definire una chiaccherona o una donna che uscisse fuori dagli schemi, insomma due bei caratterini che spesso, a causa della loro tenacia, erano entrati in conflitto. 

Era proprio questo il motivo per cui la madre del piccolo Gohan non aveva fatto i salti di gioia al pensiero di doverci convivere ma alla fine, convinta del padre, aveva accettato; nonstante tutto era sempre sua cugina e la presenza di un'amica le avrebbe potuto fare solo bene.

***

Gohan era sistemato di tutto punto, Chichi gli aveva messo addosso un orribile vestitino verde, formato da pantaloncini e giacchetta, il tutto completato da un rosso papillon sopra la camicetta.

"Mamma lasciami stare!" si era lamentato il piccoletto, mentre la madre ancora gli sistemava i capelli "Io devo allenarmi lo sai..!"

"Nossignore, oggi non ti allenaerai, non vorrai che Jess ti veda subito con quel mostro e scappi via! Ho bisogno di una mano e dovremo accoglierla nel migliore dei modi!"

"Uffi..." aveva piagnucolato il figlioletto

Madre e figlio erano nel giardino davanti alla casa quando videro un'auto avvicinarsi a loro, riconobbero la macchina del padre di Chichi che si fermò a qualche metro dalla porta di casa.

Il grande Giuma scese carico di valigie, dall'altro sportello Jess con un grande sorriso eccitato si guardò intorno lanciandosi poi addosso a Chichi.

"Cuginaaaaa!!!" le urlò mettendole le braccia al collo! "E' dal tuo matrimonio che non ti vedo! Mi dispiace tanto per il povero Goku, era così dolce, così simaptico! Ma non ti preoccupare, tuo padre mi ha raccontato tutto riguardo alle sfere del drago, i tuoi amici lo faranno tornare da te il più presto possibile! Sapevo che tuo marito sarebbe stato un guerriero valoroso, ha dato la sua vita per salvare tutti noi, dovresti essere molto orgogliosa di lui! Ti trovo bene, sei dimagrita, peccato per i capelli raccolti sai saresti molto più sexy se li tenessi sciolti, per quando Goku tornerà ti farò un'acconciatura a cui non potrà resitere..." stranamente la ragazza si interruppe "E questo deve essere il piccolo Gohan..." Chichi non era ancora riuscita a proferire parola. "Sei bellissimo..." disse la ragazza piegandosi sulle gambe "Assomigli tantissimo a tuo padre, devi esserne orgoglioso!"

"Ciao zia Jess!" disse sorridendo il bambino.

"Sono sicura che andremo d'accordo!!" la donna si girò nuovamente verso suo zio Giuma "Zio puoi portare le valigie dentro per favore?"

"Certo, forza cara fa vedere a Jess dove alloggerà." L'uomo si rivolse alla figlia.

"Si certo, vieni Jess..." Chichi un po' sconcertata da quel primo incontro fece strada al padre carico di valigie ed alla cugina che velocemente la seguì dentro casa.

La ragazza aveva lunghi capelli color bronzo, indossava un paio di pantaloncini di jeans, una maglietta bianca ed un paio di scarponcini marroni da trekking.

Gohan fu l'ultimo ad entrare in casa, prima di chiudere la porta  guardò dietro di se. Non troppo lontano da lui sapeva che Junior lo stava aspettando per allenarsi e farlo diventare un valoroso guerriero. Sconsolato dal fatto di non poterlo raggiungere il ragazzino chiuse la porta di casa alle proprie spalle.