*Si informano i lettori che il seguente brano fà strappare il cuore dal dolore.
 Pertanto si invita a continuare la lettura solo se prevenuti di fazzoletti ed insensibilità.*

Siete pronti a leggere la storia più straziante e malinconica che mai vi capiterà di trovare su questo fandom??
Io vi avverto..
Leggete a vostro rischio e pericolo..

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Quel solo e triste bimbo di sei anni se ne stava solo accasciato a terra. In preda ai singhiozzi aveva condotto le gambe verso il proprio petto, e dolorosamente aveva stretto i denti.
Cercava di non fiatare, di non svegliare quel piccolo rompiscatole del fratellino che si era da poco coricato.
Con estrema forza di volontà cercava di trattenere le lacrime in gola, stringendo i gomiti verso il proprio petto.
Non era la prima volta che faceva una cosa del genere, eppure sperava ardentemente di dimenticare quanto aveva appena vissuto.
Tutti quegli urli, tutto il sangue, e tutta la malvagità che quella sera aveva visto ed udito, si erano riversati su di lui in un disperato pianto che presisteva ormai da un paio d' ore.

Ma quel giorno il suo dolore non era solo dovuto al fatto che aveva visto sangue, disperazione o uno strano tizio che mostrava i segni di una qualsiasi entità malvagia.
No, quel giorno il suo braccio era stato segnato. Sul suo gomito si era disegnato un lungo e macabro taglio.
Quel taglio che aveva portato a quel piccolo e indifeso bimbo di sei anni tanto dolore. Quel taglio che aveva coperto di sangue le sue mani.
Una volta tornati al motel, John aveva delicatamente disinfettato la ferita e raccolta all' interno di una fascia.
Il piccolo non aveva mosso ciglio, non aveva accennato nemmeno un lamento. Si era mostrato forte e pacato, proprio come papà voleva vederlo.
Eppure quando John aveva messo a letto il piccolo Sammy, ed era celermente uscito dalla stanza, lui era subito volato in bagno, aveva stretto il gomito intorno alla mano, e aveva pianto.

In quel pianto lui riusciva a sentirsi normale.
A sentirsi un bambino a tutti gli effetti. Un bambino che, anche quando era ferito, aveva il privilegio di avere gli occhi lucidi e di bagnare i lineamenti del suo volto.

E mentre ancora era lì a terra, vittima dei singhiozzi e del dolore, vide la porta aprirsi lentamente ed udì un fastidioso cigolio, che indicò l' entrata di qualcuno.
Subito si tirò in piedi, portandosi rapidamente le mani intorno al viso. Non voleva che John lo vedesse piangere.
Eppure, con un pò di stupore, da quella porta semiaperta non comparve suo padre, ma l' immagine di un bambino di due anni dall' aria un pò goffa.
Il bimbo rimase pochi istanti immobile, con la piccola mano poggiata sulla sudicia maniglia della porta.
Poi si avvicinò a passo rapido al fratello maggiore, in una camminata a gambe larghe e poco equilibrate. Gli si attaccò alle gambe, nel tentativo di essere preso in braccio.
E subito fu accontentato.
Con un celere gesto, il più grande afferrò tra le sue braccia quell' ingenuo bimbetto, che, essendosi accorto delle sue lacrime, gli donò un tenero bacino appoggiando le sue labbra sulla fasciatura.

- Passato?

- Si Sammy, passato tutto..

E così quello che ormai era un piccolo uomo perse le sue ultime lacrime, e, davanti ai grandi occhioni del suo fratellino, ritrovò il sorriso.

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Ok, ok era uno scherzo, non odiatemi.
Chiedo perdono a tutti..
Se volete fucilarmi sappiate che uccidere è un reato!
Se volete condurmi in tribunale e chiedere un risarcimento per danni morali.. sappiate che ho un avvocato molto rispettabile!
Se mi perdonate.. vi prometto che la prossima volta scriverò qualcosa di serio!

Come vedete la shot non fà piangere.. volevo prendervi un pò giro (infuriatevi pure..)
Però ammettetelo: non sono carini?? *-*
Buon 2012!!! ;D