Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: VirginiaSupertramp    30/12/2011    1 recensioni
Un vampiro moderno dice la sua su film, libri, vita e tutto il resto! (Qualsiasi critica è bene accetta!)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono un vampiro del ventunesimo secolo e, oh, nessuno capisce come disprezzo la mia razza. Stavo tranquillo tranquillo l’altra notte a guardare la tv. Facevo zapping. Passavano un film per ragazzine, si chiama Twilight. Mi sono infervorato a tal punto che sono dovuto uscire a sfogarmi. Un po’ mi dispiace per quel gattino, aveva degli occhioni molto graziosi, ma Diamine come era succulento! Comunque, dicevo che mi sono proprio arrabbiato a vedere l’ennesima storia su vampiri. Così mi sono informato su internet su questo Twilight. Sì, mio caro stupido lettore, credi che un vampiro del ventunesimo secolo non possa guardare la tv o avere un computer? Dunque scopro che la mente che ha dato vita a questo libro è una certa Mayer. Dovrei passare a salutarla, un giorno di questi, per farle capire cosa ne penso delle sue storielle. Punto primo: mica luccichiamo alla luce del sole! Punto secondo: da quando in qua possiamo esporci alla luce del sole? Punto terzo: se un mio amico qualsiasi avesse avuto sotto gli occhi quella ragazza non ci avrebbe pensato due secondi a ficcarle i canini in gola. Ma in fondo non so nemmeno perché mi arrabbio tanto. È normale che si scrivano storie, che siano di vampiri vegetariani o conti spietati. Già. A proposito. Ho letto per la seconda volta Dracula. Sì, perché mi ero proprio incuriosito di capire quali fossero i pensieri di un comune mortale a proposito di noi. Un bel libro, per carità, ma che tristezza se penso che a quei tempi non si curavano nemmeno un po’ delle loro tombe. Magari erano casse di legno ammuffite. Quello che ora voglio precisare è che ho iniziato a scrivere perché la situazione mi è insostenibile. Non si sentono che storie sul nostro modo di vivere bla bla bla. Alcune sono vere, ma altre sfiorano il ridicolo. Un po’ di rispetto dannazione! Ora, tu, lettore, ti stai chiedendo: ma non odiavi la tua razza? Sì. Beh, in generale. Perché alcuni vampiri, devo ammetterlo, sono degni di essere rispettati. Quello che odio sono certi atteggiamenti. Per esempio l’altra sera quel tipo, Sean, che non fa altro che vantarsi, ah come se la tira! L’altra sera è tornato al nostro Covo (ora vi parlo del covo) con una ragazza nuova, una studentessa che si sarebbe laureata a breve. Allora l’ho guardato con gli occhi infuocati e gli ho piazzato un calcio nello stomaco. Noi non soffriamo molto questi colpi, ma di certo non gli avrà fatto un gran bene finire con la testa a sbattere sul muro. Poi me ne sono andato indignato. Ancora non capisci, lettore? Non è giusto comportarsi in questo modo! Quella povera ragazza avrà avuto anche un fidanzato, una vita tutta da vivere! Ci manca l’anima ma, alcuni di noi, conservano un tantino di pietà nel cuore che non batte. Secondo il mio parere, non bisognerebbe superare certi limiti. Qualche animale, perché il sangue animale mica fa schifo! Qualche orfano ogni tanto, perché non lo si priva di una vita splendida, di certo. Gli anziani che soffrono, ecco, mi sento quasi compiaciuto quando esco dalle case di riposo. Loro sono così gentili, io inizio parlandogli di me e loro tranquillamente mi fanno entrare. Certo, alcuni sono un po’ ammattiti, ma i più sono delle simpatiche persone. A volte a togliergli il sangue mi commuovo, perché mi chiedono di porre fine alle sofferenze. Io li accontento. Ma è una circostanza particolare quella dei vecchi! Penso ancora a quella povera ragazza. Ah già, devo dirvi del Covo. Beh, il Covo è un ritrovo di noi vampiri del quartiere. Una notte a settimana ci vediamo per giocare a carte, chiacchierare e ahimè, a volte entrano certe prede che tutti chiamano Emo. Sì, nel Covo succede anche questo. Innanzitutto vorrei dire che il Covo è la cantina del mio amico James. Bene, in questa cantina, ogni tanto, Sean e altri stupidi individui della mia cerchia, fanno entrare dei ragazzi che vogliono farsi succhiare il sangue. Non arriviamo mai a vampirizzarli, loro vogliono solo soffrire. Ora, io non so che razza di vita abbiano questi poveretti per volere una cosa del genere, ma da parte nostra non è neanche giusto assecondare la loro follia. Devo ammettere però che qualche volta anch’io ho preso un po’ del loro sangue da quelle braccine pallide. Sono ragazzi, e ogni tanto il sangue di adolescenti ci vuole. Ora che ho descritto così confusionalmente la mia vita, voglio risalire alla mia vita passata.
Avevo 27 anni quando sono stato vampirizzato, da un vampiro che, tra l’altro, dopo poco si è auto-pugnalato al petto. Ma questa è un’altra storia. Conducevo una vita normale. Stavo con una ragazza splendida, eravamo sposati precisamente. Ah, la mia dolce metà! Si chiama Lucia. Non avevamo bambini e non ne sentivamo nemmeno tanto il bisogno. Faceva la maestra, e credo lo faccia tutt’ora. Io invece avevo un mio studio come dentista. Ironia della sorte eh? Il fatto che sia morto vittima di due denti. Ci rido su. Guadagnavo alla grande. Ero un professionista. Potrei continuare a farlo se volessi ma, la mia vita è cambiata e non ho bisogno di soldi o di nulla. Sono in pensione per sempre. Vi ho voluto accennare della mia vita da dentista perché questo spiega la mia mania per l’igiene. Infatti, sono stato ossessionato dall’igiene sin da piccolo. Ero allergico alla polvere e mi lavavo le mani ogni ora. Non credo di aver mai bevuto nella stessa bottiglia di un mio compagno di classe. I miei amici, ora, mi prendono molto in giro per questa mia mania, perché si sa, i vampiri sono proprio degli zozzoni. Lo erano, e lo saranno sempre. Li odio anche per questo. Si lavassero ogni tanto! Quel feto di morto a volte è fastidioso anche per me! Per non parlare della scarsa igiene orale. Tutto quel sangue  che sporca i denti è anche antiestetico! Forse sono paranoico, ma non tollero niente di tutto ciò.
Ricordo che quando mi sono svegliato nella tomba ho superato in fretta lo stato confusionale iniziale. Sono uscito e mi sono ritrovato in una cappella. C’erano dei fiori attorno a me e sulla tomba una mia foto. Diavolo, la mia cara Lucia avrebbe potuto scegliere anche una foto migliore! Ho vissuto lì per qualche settimana. Poi ho capito che la cappella veniva poco curata, o comunque, non di frequente. Ho deciso di avventurarmi nel mondo reale. Mi sono imbattuto per fortuna in James, di cui parlavo prima. È un caro vampiro, lui. Fa quasi ogni notte ricognizioni nel cimitero vicino per vedere se ci sono new entrys. Il cimitero in cui ero seppellito, sfortunatamente era nel quartiere in cui vivevo con Lucia, dunque mi sono dovuto avvicinare a questo quartiere prima di incontrarlo. Mi ha accolto con gioia. Mi ha fatto conoscere i segreti del mestiere. Lui è uno dei pochi che non disprezza le mie regole morali. Mi rispetta, e alcune le osserva anche lui. Ma non si sente di andare, come invece faccio io, contro la natura dei vampiri. Mi ha ospitato in casa sua, dove è sempre vissuto da solo anche prima di diventare vampiro, finché non mi sono trovato una casa nelle vicinanze. È stato duro trovarmi i soldi. Ho pagato a rate riuscendo a trovare un lavoro con un falso nome. Mi camuffavo ogni volta per uscire, ovviamente un lavoro notturno. Non avrei voluto ritrovarmi davanti qualche conoscente. Ora qui vivo bene. È un mono locale. Lindo e pulito come la mia vecchia casa. James mi ha anche regalato una nuova bara perché quella che avevano scelto per il mio funerale era davvero cupa. Vorrei parlarvi di James ma, la sua, è una storia davvero lunga. Viene dal diciannovesimo secolo e nemmeno io so ancora tutte le sue avventure.
Direi che mi sono sfogato abbastanza. È bene che io riprenda la mia non-vita, ora.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: VirginiaSupertramp