Ok, ammetto.. Non so da dove mi sia venuta l'idea di scrivere questa cosa completamente priva di senso, ma appena ho visto l'immagine su internet non ho potuto fare a meno di arricchirla e metterla per iscritto.

Spero che riusciate a comprendere l'intera scena, soprattuto la parte finale che ahimè (si scrive così?), è venuta da sola.
Probabilmente è tutta colpa della mia mente che è impegnata a sbrilluccicare, insieme ai miei adorabili occhietti, di fronte al pupazzino, appena comprato, raffigurante Goku tornato dal pianeta Yardrat. I suoi capelli sono puntinosi e dorati. Ma che carino ♥ *w*
Quindi se dovete arrabbiarvi con qualcuno, prendetevela con Kaaaààrottt prima o poi ti distruggerò [cit. Vegeta] 
Accetto qualsiasi tipo di commento poichè sono abituata a scrivere solo cose che procurano una lametta per vene (che cosa schifosamente triste) ed è la prima volta che mi imbatto in un qualcosa di stupido e privo di senso. (Avrò mica ripetuto la parola "cosa" troppe volte?) Soprattutto se avete da consigliarmi il genere da impostare a sta Fic, fatelo senza obbiezioni! Io non ne ho idea.
Cooomunque giusto per chiarirvi le ultime frasi, Vegeta sperava nel profondo del suo cuore, in pieno atto ormonale, di arrivare a qualcosa di sodo con Goku soprattutto dopo lo sguardo provocatorio di quest'ultimo... Ma non è proprio così che va a finire..
Ba bè, vi lascio liberi miei cari pargoli!

» Dragon Ball di Akira Toriyama ©

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Pensieri bramosi

 

< Maledizione Goku! Ti rendi conto che sei completamente nudo?! Copriti razza di svergognato!! > Le mura in legno della modesta dimora Son tremarono nell’ospitare indesideratamente tra le loro fessure le tremende urla della chiassosissima ed educatissima Chichi che si apprestava a spaventare un innocuo Goku ingenuamente presentato proprio come mamma l’aveva fatto.

< Ma.. Chichina.. Non sapevo ci fossero ospiti.. > Un lieve rossore accompagnò la drastica situazione del nostro caro eroe che si accorgeva, solo a danno ormai compiuto, della presenza di sua Maestà in persona nel salotto di casa sua.

< Quell’uomo è proprio senza cervello. > Seppure gli anni erano passati per tutti nonostante i Saiyan non lo dimostrassero, la docile Bulma si mostrava ancora abituale a situazioni del genere. Poteva esserci addirittura una piccola possibilità che la donna dai capelli turchini avesse visto più volte nudo lo stesso depravato Goku che suo marito.

Un silenzio confuso calò nella piccola stanza mentre due occhi smaniosi si poggiavano avidamente su ogni parte di corpo a lui servita sotto sfondo argentato, come pietanza divina. Prima era la volta dei capelli irrimediabilmente neri e indisciplinati, poi delle possenti spalle ben piazzate, poi degli addominali lucidi e ben incisi per finire su postazioni alquante imbarazzanti per il medesimo Principe che dava voce mentalmente ai suoi pensieri bramosi. 

< E cosa se ne fa di un cervello con un corpo così? >

….

….
.....

Merda. Ma non aveva impostato il muto?

Lo sguardo traumatizzato, completamente traumatizzato dei presenti si fermò sull’oggetto di perseveranza da cui era appena uscita fuori quell’insolita e incredibile frase. Inutile tapparsi cocciutamente la bocca con potenza, ormai neanche un Big Bang avrebbe potuto rimediare all’errore commesso. Però, pensandoci bene, se lo avesse lanciato sulle due gallinacce, senz'ombra di dubbio, qualcosa avrebbe rimediato, sicuramente si sarebbe presentata a lui anche una nottata scottante con il guerriero di infimo livello oltre alla possibilità di liberarsi di due petulanti terrestri. Il sorriso d’intesa comparso, improvvisamente e sotto un velo celato, sul viso di Kakaroth gli fece capire da subito che non aveva poi sbagliato in modo così spaventoso. Anzi, lo attendeva una piacevole scappatella alla Capsule Corporation, al buio, in usualmente al buio e con quel maschione al suo fianco. Ma il nostro caro Vegeta, non poteva conoscere ciò che il realtà il giovane Saiyan voleva fargli intendere con quella strana ed enigmatica piega della bocca la quale nascondeva, in se, addirittura un ghigno di divertimento.

 

 

[…]

 

Non era poi così scomodo il divano di casa sua, poteva addirittura guardare la televisione in tutta tranquillità.

Mah meno male, Bulma si era mostrata alquanto clemente nonostante la terribile figuraccia che le aveva fatto fare a casa Son, almeno così continuava a frastornagli ululando nelle orecchie.
In fondo, aveva temuto il peggio.

O aveva sperato il meglio?