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Autore: Natsuki_Kuga    31/12/2011    4 recensioni
Kanashimi e Kurenai. Due passati difficili alle spalle, due caratteri complessi, modellati dalla solitudine. Un presente ingarbugliato. Gli occhi diabolici di Kana incrociano Kurenai. La odiano. La disprezzano. Ma non riescono più a fare a meno di lei.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio nome è Kanashimi.
I miei capelli sono neri come la pece, gli occhi rossi come il fuoco che mi divampa nel petto.
Il mio sguardo tetro incute timore a chiunque.
Tranne a lei.
 

***

 
Il mio nome è Kurenai.
I miei capelli sono lunghi e castani, i miei occhi viola e profondi.
Il mio sguardo distratto e disinteressato non si posa su nessuno.
Tranne su di lei.
 

 

§§§

 

Ci conosciamo da molto tempo. Io sono più giovane di Kurenai, di alcuni anni. Ciò, comunque, non mi ha mai impedito di considerarla al pari di me. Anzi, addirittura inferiormente, a volte, forse a causa della complessità del mio carattere.

Non ricordo quasi nulla della mia prima infanzia. La memoria parte da dopo il trasferimento nell’istituto. Ero una bambina con un passato difficile, avevo conosciuto sofferenze ignobili. La diffidenza verso gli umani che avevo maturato in seguito al fattaccio e la mia naturale introversione mi avevano portato ad amare la solitudine. Era come se il mondo intero non potesse capire né i sentimenti che mi ribollivano dentro, né tantomeno la mia personalità. Disprezzavo la compagnia delle altre persone, e più di ogni cosa, mi disgustava il contatto fisico. Mi metteva terribilmente a disagio, mi sentivo nuovamente violata.

Kurenai, naturalmente,  disobbediva sempre ai miei imperativi di isolamento, e mi importunava ogni volta che le capitava l’occasione. Mi saltava addosso, mi gettava le braccia al collo, mi stringeva, mi coccolava…voleva farmi apparire tenera agli occhi altrui, e la cosa mi irritava tremendamente.

-Avanti, Kanaaaa! Sorridi un pochino!- diceva, divertendosi a stuzzicarmi la guancia. La mia reazione sembrava divertirla. Le piantavo il broncio, la respingevo, guardandola col mio sguardo di morte, e mi allontanavo. E lei..rideva.
Sciocca.
 

***

 
Posso dire di aver avuto un’infanzia mediamente felice. Genitori pacatamente amorevoli, che mi riempivano di regali, viziandomi anziché dedicarmi il loro tempo. Amici temporanei, conoscenti più o meno noiosi. Individui caratterizzati da una costante: la mediocrità. Persone insipide, vuote, che passavano nella mia vita come passeggeri in un treno. Ci si accomodavano per breve tempo, senza lasciarmi nulla di loro, e se ne andavano, con la medesima indifferenza. Mi volevano bene, a loro dire, per il tempo di un viaggio, e poi sparivano, scendendo alla stazione successiva.

Poi, avvenne l’incidente. I miei genitori persero la vita sulla strada, e dovetti trasferirmi all’istituto, dal momento che nessuno dei miei parenti aveva accettato la responsabilità di prendermi a vivere con sé. Non mi rimanevano che una manciata di piccoli oggetti, i miei vezzi: rievocavano finti ricordi di felicità, che non avevo mai veramente vissuto.

Guardavo gli altri da lontano, senza troppo interesse. Parevano tutti presi dalla frenesia di voler apparire a tutti i costi meglio di come erano in realtà.
Soltanto una persona, tra tutte, pareva spezzare un po’ il tedio degli standard. Ed era Kanashimi. Lei, sentivo, era “diversa” dal resto. A lei non interessava uniformarsi alla massa. Non le interessava proprio per nulla entrare in contatto con un mondo che non fosse la sua interiorità. Mi chiedevo che cosa avesse tanto da rimuginare, e che cosa fosse quell’odio che traspariva sempre dai suoi occhi rossi. Forse era pazza? Forse mi nascondeva un terribile segreto? Forse era malvagia? Mi ero convinta di no, e studiare il suo comportamento era l’unica calamita che mi avesse mai attratto.
 

§§§
 

Note dell'autrice:

Questa storia è nata come un gioco, e poi si è dipanata praticamente da sola. I personaggi sono presi da un gioco di ruolo originale basato su Sailor Moon, intitolato "Sailor Moon and the Seven Deadly Sins Senshi" inventato dalla mia boss, Hotaru Tomoe, con l'aiuto della mia dolce metà cervello, Minako Aino. I caratteri dei personaggi e lo sviluppo della loro storia sono invece merito delle due player, Kanashimi Itou e Kurenai Itou, che ringrazio infinitamente per avermi fornito l'ispirazione. E' la mia prima fanfiction, non so cosa salterà fuori...dico solo che scriverla mi sta rubando l'anima. Grazie a chiunque si fermerà a leggere e a commentare!


Natsuki / Setsuna


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