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Autore: _Patty_    31/12/2011    2 recensioni
Questa One-shot è nata da un sogno fatto qualche giorno fa. Diciamo che era un po' un remake di Hurricane x'D però è stato divertente ricamarci sopra con qualcosa di ....paranormale. Credo sia colpa di tutti questi telefilm/libri sul paranormale che amo leggere e vedere xD I personaggi della storia non mi appartengono (purtroppo) Quindi vi auguro una Buona lettura. Pat.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-shot da vigilia di capodanno. Non che centri davvero qualcosa con capodanno x'D
Volevo farvi i miei più sinceri auguri per un felice anno.
è tempo di stilare la lista dei nuovi propositi per questo nuovo anno che ormai è alle porte e mi auguro voi lo passiate nel migliore dei modi, con gioia, amore e serenità.
Buon anno a tutti!
Un bacio Pat.






Mi svegliai e trovai il buio. La testa girava e sentì un liquido rigarmi il viso, provai a testare di cosa si trattasse ma mi accorsi di non potermi muovere a causa di fasce di cuoio strette tanto da far male, attorno ai miei polsi ed alle mie caviglie. Provai a divincolarmi ma non ci riuscì. Intorno a me non sentì altro che il mio respiro affannato rotto dai singhiozzi. Cercai qualche spiraglio di luce che mi permettesse di vedere ma il buio intorno a me era così fitto da rendere inutile ogni mio tentativo. Un faro venne acceso di fronte a me e istintivamente chiusi forte gli occhi a causa di quella luce accecante. Non avevo idea di dove mi trovassi e ne da quanto tempo fossi lì, cercai di ricordare cosa fosse successo ma tante immagini si susseguirono tra loro rendendo tutto più confuso di prima. L’ultima cosa che ricordai fu il freddo dell’asfalto e poi il buio.
“Bene bene, tu devi essere Marion, sbaglio?”
Vidi dei piedi sotto la luce del faro e un uomo alto dai lunghi capelli e dagli occhi castani si avvicinò ghignando. Di riflesso allontanai la testa ma sbattei contro la sedia. Dove diamine mi trovavo?
“chi sei?che vuoi da me?”
“c’è una cosa che vorremmo che tu facessi cara Marion”
Disse un altro uomo che a passo lento si avvicinò quel tanto che bastava per farsi vedere alla luce del faro andandosi a posizionare accanto all’uomo che stava a braccia conserte di fronte ai miei occhi. Era molto più basso rispetto all’altro, ed incuteva ancora più timore a causa di quei due occhi verdi molto simili a quelli di un gatto che aveva appena visto una preda .
“che.volete.da.me!”
dissi scandendo ogni parola con tono rabbioso.
“nell’edificio c’è un…mostro. Il tuo compito è quello di ucciderlo . Se ci riuscirai potrai tornare alla tua vita di sempre, nel caso invece questo non accada, beh….”
Non continuò lasciando incompleta la frase e ridendo avvicinandosi poi dopo a me.
“tutto chiaro vero ragazzina?”
Tutto chiaro cosa? Ma che voleva questo?
“senti, non so tu…voi…chi siate e sinceramente non voglio neanche saperlo e non ho alcuna intenzione di uccidere un mostro anche perché i mostri non esistono. Quindi sei pregato di liberarmi e portarmi subito a casa mia!o ovunque io fossi prima di essere legata su questa sedia.”
Dissi sbraitando.
“Tesoro sei stata scelta. Non puoi più tornare indietro quindi ora tu uscirai fuori da qui e andrai ad uccidere quel mostro. OK?”
disse sbattendo i polsi ad un palmo dal mio viso facendomi bloccare il respiro.
“ma scelta per cosa?Non capisco!”
“Lo capirai a tempo debito. Tieni, ti servirà.”

Disse liberandomi i polsi e posando nelle mie mani una piccola sfera rossa con un laccetto che poco dopo infilai sotto la t-shirt.
“Grazie eh!Qualcosa di….affilato almeno potevi darmelo!”
sbuffai.
“La troverai nel tuo cammino. Un consiglio voglio dartelo, rimani lucida, muoviti cautamente e non lasciarti stregare. Siamo tutti nelle tue mani Marion, non deluderci. Si prudente, spero ci rivedremo presto.”

Disse diventando improvvisamente dolce e sparendo insieme all’altro uomo nel buio.
“Ma guarda tu che mi tocca fare! Non potevano farlo loro?Infondo non ci hanno pensato due volte a tirarmi qualcosa in testa! E poi come faccio a trovare l’uscita se qui c’è tutto buio?”
urlai stizzita. Fissai il faro e lo presi usandolo per farmi luce. Illuminai un po’ intorno e mi resi conto di essere in una stanza immensa e mi avviai verso la porta che stava dall’altro lato della stanza. L’aprì e trovai davanti ai miei occhi un corridoio che sembrava non finire più. Mi incamminai e sentì il pavimento cigolare.
“Perfetto. Meno male che dovevo muovermi cautamente”
Cercai di fare meno rumore possibile e proseguì il lungo corridoio. Mi trovai ad un bivio.
“ed ora?Destra o sinistra?”
Posando lo sguardo prima su un corridoio e dopo sull’altro.
“beh. Prima o poi spunterà fuori no?Quindi una strada vale l’altra”
Dissi voltandomi verso il corridoio alla mia destra. Sentì un rumore in lontananza e feci per ascoltare meglio. Mi avvicinai e sentì i piedi scalzi bagnarsi. Acqua.? Indietreggiai e vidi un onda avvicinarsi. Mi voltai e corsi dalla parte opposta finché non andai a sbattere contro qualcosa di duro.
“Scelta sbagliata”
Alzai lo sguardo e vidi due occhi blu guardarmi con aria minacciosa e di strafottenza come quei due poco prima.
“emh. Ti hanno mandato quei due con l’arma ?Non stare li impalato!Corri!”
feci per muovermi ma venni tirata da un polso e mi trovai con le spalle al muro. Letteralmente. Mi guardò e mi parve tanto di vedere un angelo. I miei battiti iniziarono ad accelerare, la paura divenne padrona del mio corpo e iniziai a tremare come una foglia. Era il mostro. Cercai di divincolarmi ma non ci riuscì gli tirai un calcio e mi liberò un secondo giusto il tempo di uscire dalla sua gabbia e correre.
“Dove pensi di andare?”
spuntò di fronte a me con una velocità inaudita e mi scaraventò contro il muro così forte che lo sentì spaccarsi sotto di me.
“E tu saresti la famosa ragazza che avrebbe dovuto uccidermi?Ma per piacere!Sei solo una ragazzina!Ammetto che mi dispiace un po’ doverti uccidere, ora.”
Disse strattonandomi dal polso.
“Emh…Parliamone!”
Rise di gusto.
“sentiamo di cosa dovremmo parlare?”
“Penso che prima di morire potrei anche farti due domande no?Tanto che ti costa uccidermi ora o tra 2 minuti?”

Rise, di nuovo.
“avanti, fa pure.”
“che tipo di mostro sei?”
“Ah ha!Domanda sbagliata piccola.”

Sbuffai.
“Ok, allora puoi dirmi perché quei due vogliono ucciderti no?”
“Mmmm, forse questo potrei dirtelo. Vedi, uno di quei tipi che hai visto prima è mio fratello. O meglio, è il fratello del corpo che ho deciso di occupare dopo un patto che non è riuscito a rispettare.”
“Quindi tu saresti…il….diavolo?”
“Bim-bim-bim!Bingo!”

Disse ridendo.
“e che patto non ha rispettato?Ha scommesso suo fratello?”
“Diciamo che quando qualcuno è ubriaco dice cose senza senso. E ora ha mandato te a rimediare ad un suo danno. Illuso. Non riavrà mai suo fratello e poi devo ammettere che questo corpo mi piace. Non lo trovi anche tu?”

Lucida. Marion resta lucida. Che fare? Non sapevo perché avessero chiamato me quei due uomini e non sapevo come combattere quel demone. Perché diamine non mi ha detto come ucciderlo?
“Perché non puoi uccidermi dolce Marion. Attenta a ciò che pensi.”
Perfetto. Ascolta anche i miei pensieri. Cosa c’è di meglio? E ora che fare? Arma, Mi serve un arma. Lui ha detto che l’avrei trovata durante il mio cammino no?
“Ti ho detto che non c’è alcuna arma e ora mi stai davvero annoiando. Quindi ti ucciderò. Ne ho abbastanza dei tuoi pensieri caotici e idioti”
Disse avvicinandosi. Indietreggiai e mi misi a correre.
“Quanto sei stupida Marion?”
disse ad un palmo dal mio naso e con quegli occhi blu notte incollati ai miei. Di nuovo venni colta da brividi di paura lungo tutta la schiena e cominciai a tremare. Tutto intorno a me girava e si fece scuro.
-Marion.Marion non guardarlo!Marion ti prego combattilo. Ho bisogno che tu smetta di guardarlo per poter uscire di qui. Marion ascoltami.
Non capisco. Chi è che parla?
-Marion mi chiamo Jared. Ascolta ciò che ha detto mio fratello. Resta lucida. Ti prego Resta lucida! Continuai a guardare quell’uomo e venni scossa da singhiozzi implacabili. La mente si annebbiò e un dolore lancinante mi trafisse il petto. Mi accasciai a terra senza riuscire a staccare gli occhi dal suo sguardo. Non riuscivo a respirare. Sentì l’aria mancarmi.
“ch-che mi stai f-f-facendo?S-s-smettila!”
“sai, non c’è cosa più bella di veder contorcere una persona quando la stai uccidendo. Tra poco il dolore che proverai sarà così intenso che mi pregherai per far si che finisca. Perderai completamente i sensi e scivolerai in un abisso senza fine e la tua anima morirà di solitudine in un posto buio come la morte e freddo tanto da gelare il cuore e non potrai far nulla per tornare in superficie perché qualsiasi tuo tentativo sarà inutile. Finirai nell’abisso ogni volta che tu cercherai di opporti. Alla morte non c’è scampo mia cara Marion e tu sei stata così sciocca da cadere nella mia trappola quando hai scelto la via sbagliata da seguire credendo di vedere di fronte a te l’acqua.”

Ero a terra agonizzante come se mi avesse infilato un paletto nel cuore. Aveva ragione, stavo cadendo nell’oblio e nulla mi avrebbe fatto riemergere. Il dolore era così forte che senza accorgermene lo pregai di uccidermi. Il buio intorno a me si fece più fitto e mi abbandonai completamente a quel vortice di paura e terrore.
Marion,Marion reagisci ti prego!
Due occhi azzurri sbucarono in quel buio facendo più luce di quanto potessi mai immaginare e rivelando poi l’uomo che poco prima stava cercando di uccidermi.
-Chi sei?
-Sono Jared ,Marion. Ascolta le mie parole, non abbiamo molto tempo. Ti aiuterò a riemergere ma tu devi collaborare. Mi stai ascoltando Marion?
-Si.
-Bene, Senti cosa faremo ora. Io ti guiderò fin sopra la luce. Tu una volta tornata in superficie dovrai stringere la sfera luminosa al tuo collo e invocare il mio nome. Solo in quel modo potrò uscire da li e combattere il demone. È tutto chiaro Marion? Mi hai ascoltato?
-Si.

Mi prese per mano e mi trascinò in superficie in un batter d’occhio e mi ritrovai di nuovo nell’albergo insieme al demone.
“Marion, Marion, Marion. Ti avevo detto di non opporti. Ti avevo detto che qualsiasi tuo tentativo di tornare in superficie sarebbe stato inutile e io odio ripetere le stesse cose due volte.”
La testa girava e mi appoggiai al muro e barcollando mi tirai su.
“Vaffanculo cazzone.”
Strinsi forte la sfera che mi trovavo al petto ed essa iniziò a brillare.
Jared. Jared. Jared.
Iniziai a chiamarlo nella mia testa. Mi sentivo tanto una stupida. Se non avesse funzionato?
Jared.Jared ti prego ho bisogno di te ora.
Un bagliore si espanse dalla sfera e venni scaraventata dall’altra parte della stanza. Jared sbucò davanti ai miei occhi.
“brava Marion. Ora scappa. Corri nella stanza nella quale ti sei svegliata e chiama mio fratello Shannon.”
“Jared ma ti ucciderà!”
“No Marion. So come sconfiggerlo e ora vai. Scappa più veloce che puoi”
“Ok. Grazie Jay”
"no grazie a te piccola Marion. Sapevo che ce l'avresti fatta."

Lo abbracciai un secondo e scappai. Scappai più forte che potei,mi voltai a guardarli e non riuscì a distinguere chi fosse Jared e chi fosse il demone e appena vidi uno dei due sbattere prepotentemente contro il muro sperai ardentemente che non si trattasse di Jared. Mi voltai e arrivai alla porta dalla quale tutto ebbe inizio.
“Shannon!Shannon!Dove diamine sei?”
Uno dei due uomini si materializzò di fronte ai miei occhi.
“Marion!Sei viva!”
Mi abbracciò di colpo staccandosi poco dopo
”Dov’è mio fratello?”
“lui…sta combattendo contro il demone….mi ha detto di correre da te e scappare via ma Shannon noi non possiamo lasciarlo li!Ti prego andiamo ad aiutarlo!”

Dissi iniziando a singhiozzare convulsamente.
“No Marion. È una battaglia che solo lui può vincere e non può farlo se noi gli stiamo intorno. Ora ti porteremo in un posto sicuro”
E al suo fianco spuntò l’altro uomo di poche ore prima
“Ti rivedrò Shannon?....Lo rivedrò?”
“Si Marion”

Detto questo mi presero per mano e improvvisamente venni risucchiata in un vortice, più piacevole di quello precedente, finché non persi i sensi.

Mi mossi e sotto le mie mani trovai la seta del lenzuolo del letto. Ma io non avevo lenzuola di seta. Aprì di scatto gli occhi e una luce accecante me li fece chiudere di colpo.
“Buongiorno principessa”
Urlai. Aprì lentamente gli occhi e sulla poltrona vidi con mio immenso piacere Jared.
“Jay!”
Saltai giù dal letto e gli saltai addosso abbracciandolo.
“sei vivo!Ma come hai fatto?”
“te lo spiegherò più tardi piccola ora andiamo di la. Gli altri stavano aspettando il tuo risveglio”
“Jay ma dove siamo?”
“a casa tua.”
“casa mia?Ma che stai dicendo?”

Rise.
“Te lo spiegherò dopo. Ora andiamo”
Uscimmo dalla camera e davanti ai miei occhi si parò un lungo corridoio.
“oh, no. Di nuovo no!”
Rise di nuovo e si beccò una gomitata nel fianco destro. Una volta percorso il corridoio arrivammo nel salotto dove vi erano tutti gli altri.
“Shannon!!!”
Gli corsi incontro e lo abbracciai forte.
“Piccola Marion”
disse ridendo.
“ok ora spiegatemi tutto.”
“Marion che giorno è oggi?”
“5 dicembre.”
Risposi sicura.
“Di quale anno?”

continuò Jay.
“2006.Perché ?”
“sbagliato. Siamo nel 2014.”

Risi.
“Jay dai, ho bisogno di una spiegazione seria.”
“è la verità. Siamo nel 2014 e tu sei la mia compagna”
“COSA?Ma se a mala pena ti conosco!”
“Esatto, ma mi conoscerai in futuro, imparerai ad amare i Thirty Seconds To Mars e diventerai un Echelon e poco dopo ci incontreremo. Sei tornata indietro nel tempo per evitare che io morissi a causa di un talismano trovato da mio fratello in una bottega di oggetti antichi. Non pensavamo davvero che fosse stregato. Neanche noi credevamo a queste cose ma la donna prima di vendercelo ce l’aveva detto. Aveva detto che se avremmo risvegliato il demone il sortilegio sarebbe caduto su di noi ma non l’abbiamo ascoltata e mentre eravamo ubriachi ce lo siamo trovato tra le mani e non ricordo neanche io cosa è successo, so solo che dopo ogni concerto venivo risucchiato nella sfera che hai al collo e gli unici con cui riuscivo a parlare erano Shannon e Tomo, dopo un po’ di tempo sei entrata a far parte della nostra famiglia e io ti ho osservata tutto il tempo rendendomi conto che tu eri l’unica persona che avrebbe potuto tirarmi fuori di qui e così è stato. “

ascoltai tutta la spiegazione di Jay a bocca aperta. Stava succedendo tutto troppo velocemente e la mia testa era colma di notizie che a fatica riuscivo a comprendere.
“Ok. Troppe cose tutte in una volta. Credo di aver bisogno d’aria. “
Rise ancora abbracciandomi forte.
"ah Shan."
"Si?"
"ti devo una botta in testa"

La sfera si illuminò ed ebbi paura che tutto questo potesse svanire di colpo. La sfera prese a brillare ancora più forte e la luce divenne accecante.


“Marion svegliati!”
“eh?come?dove sono?”
“cretina sei nel tuo letto. Muoviti che dobbiamo andare al concerto!”
“Concerto?quale concerto?” Ero con la mia amica in camera mia.
“dai Marion, non fare la scema. Mi avevi promesso che mi avresti accompagnata al concerto dei Thirty seconds to Mars no? Dai che per arrivarci ci vogliono 6 ore di treno”
“Thirty seconds to mars hai detto?Che giorno è oggi?”
“Marion ma sei scema? È il 5 dicembre.”
“di che anno?”
“2006! Ma che ti prende?Marion hai bevuto ieri alla festa?Mi sa che sei ancora ubriaca! Vado a farti un caffè vestiti nel frattempo. Tzè roba da pazzi!”

Mi portai le mani sulla fronte e sospirai. Ok ora sapevo cosa dovevo fare.




FINE
  
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